Venerdì di Pasqua
Accadde il 5 aprile…
1648 – Fine della Repubblica napoletana di Masaniello e Genoino
1722 – Jakob Roggeveen sbarca sull’Isola di Pasqua
1794 – Parigi: Robespierre fa ghigliottinare Georges Jacques Danton e Camille Desmoulins
1930 – Mahatma Gandhi conclude la Marcia del sale iniziata il 12 marzo
1992 – La Bosnia ed Erzegovina si rende indipendente dalla Jugoslavia, ha inizio l’assedio di Sarajevo
Aforisma di S. Agostino
Gli uomini ammirano le vette dei monti, le onde enormi del mare, le correnti amplissime dei fiumi, la circonferenza dell’oceano, le orbite degli astri, mentre trascurano sé stessi…
Preghiera Inno delle lodi
Sfolgora il sole di Pasqua, risuona il cielo di canti, esulta di gioia la terra. Dagli abissi della morte
Cristo ascende vittorioso insieme agli antichi padri. Accanto al sepolcro vuoto invano veglia il custode: il Signore è risorto.
O Gesù, re immortale, unisci alla tua vittoria i rinati nel battesimo. Irradia sulla tua Chiesa, pegno d’amore e di pace, la luce della tua Pasqua. Sia gloria e onore a Cristo, al Padre e al Santo Spirito ora e nei secoli eterni. Amen.
Santo del giorno
Nato a Valencia intorno al 1350, Vincenzo visse al tempo del grande scisma d’Occidente, quando i papi erano 2 e poi 3. E si trova al centro della divisione che minaccia il vertice della Chiesa. Ancora giovane domenicano, era stato notato da Pietro de Luna, legato del papa avignonese.
Seguendo da vicino il cardinale, si rese però conto che la Chiesa aveva più che mai bisogno di unità e riforma morale. Incominciò allora la predicazione. Nel 1394 il suo protettore divenuto papa col nome di Benedetto XIII, lo nomina confessore, cappellano domestico, penitenziere. Egli intensifica l’attività ma nel 1398 ha una visione in cui appare Gesù con i santi Domenico e Francesco.
Il Signore gli ordina di mettersi in viaggio e conquistare le anime. Vincenzo lascia Avignone e predica in Spagna, Svizzera, Francia, contribuendo alla fine dello scisma e a migliorare i costumi. Muore a Vannes nel 1419.
Parola di Dio del giorno Giovanni 21,1-14
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!».
Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di 153 grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò.
Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Riflessione le persone “girasole”
Io ho una teoria. La mia teoria riguarda i girasoli. Seguitemi bene, perché è una teoria tutta mia. I girasoli sono dei fiori particolari: nascono, vivono, e muoiono per il sole. Così come alcune persone, che io chiamo girasoli, vivono per l’amore in tutte le sue forme. Sono persino un po’ attratte dalla sofferenza, come il fiore che vive di tristezza quando il sole va via.
Le persone girasole sono persone particolari, le noti subito perché hanno una strana luce dentro gli occhi, e sono belle, belle da morire. E lucenti come un fuoco che arde. È difficile spegnere certe persone: a volte si spengono da sole, mai per gli altri, e hanno questa capacità di illuminare ogni cosa che hanno attorno. Fateci caso.
A volte ci sono delle persone che incontrate e vi sentite migliori, perché loro fanno questo, vi fanno sentire qualcos’altro: qualcosa di buono, qualcosa che brilla. I girasoli illuminano ogni posto in cui mettono piede. Sono fatte così loro: non puoi non amarle, non puoi spegnerle, non puoi non brillare accanto a loro. Sono dei fiori ma profumano di cielo.
Intenzione di preghiera
Quante candele occorrono per far risplendere gli otto miliardi di ceri che sono gli uomini e le donne del mondo? Una. Dio l’ha accesa la notte di Pasqua e nessuno potrà mai più spegnerla. Preghiamo perché da Cristo attingiamo la luce necessaria a illuminarci e a illuminare la terra.
Don’t Forget! Foto della settimana
SABATO 30 MARZO. BIALY DUNAJEC POLONIA Bambine e bambini in costume tradizionale per la benedizione del cibo, una consuetudine del SABATO SANTO in cui si fanno benedire in chiesa cestini con pane, uova, salsicce, sale e pepe EPA/ GRZEGORZ MOMOT VIA ANSA.
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