Sabato 6 aprile 2024

     

    Sabato di Pasqua

     

    Aforisma di S. Agostino

    Non possiamo vivere quanto vogliamo, e moriamo anche se non vogliamo.

     

    Preghiera Preconio Pasquale (1.a parte)

    Gesù ha pagato per noi all’eterno Padre il debito di Adamo e con il sangue sparso per la nostra salvezza ha cancellato la condanna della colpa antica. Questa è la vera Pasqua, in cui è ucciso il vero Agnello, che con il suo sangue consacra le case dei fedeli. Questa è la notte in cui hai liberato i figli di Israele, nostri padri, dalla schiavitù dell’Egitto e li hai fatti passare illesi attraverso il Mar Rosso. Amen

     

    Santo del giorno

    Era nato nel XII secolo da genitori eretici manichei, ma l’innata rettitudine del cuore gli fece intuire da che parte stava la verità. A sette anni imparò alle scuole dei cattolici il Credo, che per lui sarà un principio di vita e una luce che rischiarerà per sempre il suo cammino.

    Entrato nell’Ordine Domenicano, anelante le sante lotte per la fede, nei lunghi anni di preparazione al futuro apostolato, mise le basi di quella robusta santità che ne fece un atleta di Gesù Cristo.

    Un giorno confidò a un confratello che da quando era sacerdote, celebrando la S. Messa, alla elevazione del calice aveva sempre chiesto al Signore la grazia di morire martire, tale era l’ardore della sua fede e carità. Nominato nel 1242 Inquisitore Generale per la Lombardia, combatté senza posa gli eretici con la spada della divina parola, finché fu ucciso per loro mano, come egli aveva predetto, sulla strada da Como a Milano.

    Il suo corpo venne trasportato a Milano dove ebbe esequie trionfali e fu sepolto nel cimitero dei Martiri, presso S. Eustorgio. La sua morte provocò la conversione di uno dei suoi assassini, che entrò poi nell’Ordine Domenicano.

     

    Parola di Dio del giorno Marco 16,9-15

    Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Magdala, dalla quale aveva scacciato sette demoni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.

    Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.

    Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».

     

    Riflessione

    La vita di ognuno è un’attesa. Il presente non basta a nessuno: l’occhio e il cuore sono sempre avanti, oltre la breve gioia, oltre i limiti del nostro possesso, oltre le mete raggiunte con aspra fatica.

    In un primo momento della nostra esperienza pare che ci manchi qualcosa; più tardi ci si accorge che ci manca “qualcuno“, e lo attendiamo…I discepoli chiusi nel cenacolo per paura, cosa aspettavano? Niente aspettavano! Eppure o forse proprio per questo il Signore è tornato! È questa divina ostinazione d’amore ch’io sento come il dono più grande Io non lo attendo e Lui viene.

    Io non lo amo e Lui viene lo stesso Forse anche voi siete nella mia stessa condizione. Non lo aspettate, né gli volete bene, né lo volete. Ed Egli rimane con me e con voi! Non abbiate paura di Lui.

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché non si spenga nel cuore dell’uomo l’attesa di Colui che deve venire, anzi è venuto a portare la pace e la gioia, Gesù morto e risorto per noi. 

     

    Don’t Forget! Accadde il 6 aprile…

    1250 – 7.a crociata: il sultano Ayyubide d’Egitto sconfigge e fa prigioniero re Luigi IX di Francia

    1520 – Muore a Roma di Venerdì santo il “divino” pittore Raffaello Sanzio

    1896 – Atene: primi Giochi olimpici dell’era moderna, 1500 anni dopo la fine di quelli antichi

    1994 – I presidenti del Ruanda e il presidente del Burundi muoiono nell’attentato aereo presidenziale, questo fatto è considerato l’evento iniziale del genocidio del Ruanda

    2009 – L’Aquila: terremoto di magnitudo 6,3 Mw, colpisce l’Italia centrale 309 morti e ingenti danni

     

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