Venerdì 10 maggio 2024

     

    6.a settimana di pasqua

     

    Avvenne il 10 maggio…

    1752 – Benjamin Franklin effettua il primo esperimento di funzionamento del parafulmine

    1837 – Le banche di New York falliscono e la disoccupazione raggiunge livelli da record. L’episodio passa alla storia con il nome di “panico del 1837”.

    1877 – La Romania si dichiara indipendente dalla Turchia. Il riconoscimento sarà il 26-3-1881 dopo la guerra dell’indipendenza rumena.

    1940 – La Germania nazista invade Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo.

    1994 – Nelson Mandela viene eletto presidente del Sudafrica

    2006 – Giorgio Napolitano eletto presidente della Repubblica Italiana.

     

    Aforisma di Nicolas Gomez Dàvila

    Vivere con lucidità una vita semplice, silenziosa, discreta, tra libri intelligenti, amando poche persone.

     

    Preghiera

    Esaudisci, o Padre, le nostre preghiere, perché con l’accoglienza del Vangelo si compia in ogni luogo la salvezza acquistata dal sacrificio di Cristo, e la moltitudine dei tuoi figli adottivi ottenga la vita nuova promessa da lui, Parola di verità. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    Santo del giorno

    S. Giovanni d’Avila

    Giovanni d’Avila visse nel sec. XVI. Profondo conoscitore delle S. Scritture, era dotato di spirito missionario e seppe penetrare con singolare profondità i misteri della Redenzione operata da Cristo. Uomo di Dio, univa la preghiera costante all’azione apostolica. Si dedicò alla predicazione e all’incremento della pratica dei Sacramenti, concentrando il suo impegno nel migliorare la formazione dei candidati al sacerdozio, dei religiosi e dei laici, in vista di una riforma della Chiesa.

    Proficua la sua collaborazioni con grandi santi spagnoli contemporanei come Ignazio di Loyola, Francesco Borgia, Pietro d’Alcantara e Teresa d’Avila. Beatificato nel 1894 e canonizzato nel 1970, Papa Benedetto XVI lo ha proclamato “Dottore della Chiesa” il 7-10-2012. Papa Francesco nel 2021 ha iscritto il suo nome nel Calendario Romano al 10 maggio con il grado di memoria facoltativa.

     

    Parola di Dio del giorno Giovanni 16,20-23

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo.

    Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».

     

    Riflessione dal “Mattutino” di Mons. Ravasi

    La verità è simile a Dio: non appare immediatamente, bisogna che la intuiamo attraverso le sue manifestazioni. «Cos’è la verità? disse Pilato per scherzo e non aspettò la risposta». Così il pensatore inglese Francesco Bacone ironizzava sulla figura del Pilato. Sta di fatto, però, che anche se disattesa e sbeffeggiata, la sua rimane una domanda che continua a serpeggiare nell’umanità. Molti appunto l’accantonano, altri le riservano risposte sbrigative, altri sono scettici sulla possibilità di una risposta.

    Ma oggi mettiamo alla ribalta quelli che desiderano scoprire il volto autentico della verità. E a costoro il poeta tedesco Goethe indica una via nel testo citato: come Dio si svela mediante i suoi segni ed epifanie, così accade per la verità. Ci vogliono, quindi, occhi limpidi e vigili, capaci di identificare le tracce che il vero dissemina nell’essere e nell’esistere, nello spazio e nella storia. Bisogna essere molto attenti nel procedere in questo itinerario di ricerca. Aristotele giustamente osservava che «la più piccola iniziale deviazione dalla verità si moltiplica, man mano che si avanza, mille volte tanto» e così ci si allontana sempre più da essa.

    Un po’ come avveniva nel campo descritto dalla parabola di Gesù, ove grano e zizzania crescevano insieme, così accade anche nella storia umana, ove non sempre è facile distinguere tra i frutti buoni della verità e quelli avvelenati della falsità. D’Annunzio diceva che «il falso e il vero son le foglie alterne d’un ramoscello», ed è necessaria molta cura per discernerle. Per questo nel Vangelo di Giovanni lo Spirito Santo è detto «Spirito di verità» che svela la profonda e unica verità che libera e salva.

     

    Intenzione di preghiera

    Perché i cristiani non dimentichino che “la verità di Dio vale più della vita (nostra)” e l’accolgano con fiducia, la custodiscano con amore, la trasmettano con generosità.  

     

    Don’t Forget!

    MARTEDÌ 7 MAGGIO MOSCA, RUSSIA Il presidente russo Vladimir Putin tiene un discorso durante la cerimonia del giuramento per il suo quinto mandato al palazzo del Cremlino (AP PHOTO/ ALEXANDER ZEMLIANICHENKO, POOL)

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