Venerdì 7 giugno 2024

     

    IX settimana T. Ordinario (A. pari)

    Festività del S. Cuore di Gesù

     

    Avvenne il 7 giugno…

    1099 – Prima crociata: inizia l’Assedio di Gerusalemme

    1494 – Spagna e Portogallo firmano il Trattato di Tordesillas che divide il Nuovo Mondo tra le due nazioni

    1654 – Luigi XIV viene incoronato re di Francia

    1862 – Gli USA e il Regno Unito concordano per la soppressione della tratta degli schiavi

    1929 – Città del Vaticano diventa uno Stato sovrano

    1984 – Il leader del PCI Enrico Berlinguer viene colpito da un ictus: morirà 4 giorni più tardi

     

    Aforisma Salmo 32,11.19

    Di generazione in generazione durano i pensieri del suo Cuore, per salvare dalla morte i suoi figli e nutrirli in tempo di fame.

     

    Preghiera

    Padre misericordioso, che nel Cuore del tuo Figlio trafitto dai nostri peccati ci hai aperto i tesori infiniti del tuo amore, fa’ che rendendogli l’omaggio della nostra fede adempiamo anche al dovere di una degna riparazione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    La preoccupazione del Signore per la pecorella smarrita è ricordata nella liturgia del Sacro Cuore di Gesù. Il buon pastore ha tutto il cuore rivolto alle sue pecore, non a sé stesso. Provvede ai loro bisogni, guarisce le loro ferite, le protegge dagli animali selvaggi.

    Conosce ogni pecora per nome e, quando le porta al pascolo, le chiama una per una. Si preoccupa in modo particolare della pecora che si è smarrita, non risparmiandosi pena alcuna pur di avere la gioia di ritrovarla. Una pecorella smarrita è assolutamente indifesa, può cadere in un fossato o rimanere prigioniera fra i rovi.

    Proprio allora, però, nel pericolo, essa scopre quanto sia prezioso il suo pastore: dopo il ritrovamento, egli la riporta all’ovile sulle sue spalle con gioia. Se un lupo si avvicina, il buon pastore non fugge, ma, per la sua pecorella, rischierà anche la vita. In questi frangenti si rivela il cuore del buon pastore.

     

    Parola di Dio del giorno Giovanni 19,31-37

    Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui.

    Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.

    Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

     

    Riflessione di K. Rahner

    «Il cuore è la realtà intima e unificante che evoca il mistero che resiste a tutte le analisi, che è la legge silenziosa più potente di ogni organizzazione e utilizzazione tecnica dell’uomo. Cuore indica il luogo dove il mistero dell’uomo trascende nel mistero di Dio; là la vuota infinitudine che egli esperimenta dentro di sé grida e invoca la infinita pienezza di Dio. Evoca il cuore trafitto, il cuore angosciato spremuto morto.

    Dire cuore significa dire amore, l’amore inafferrabile e disinteressato, l’amore che vince nell’inutilità, che trionfa nella debolezza che ucciso dà la vita, l’amore che è Dio. Con questa parola si proclama che Dio e là dove si prega: “Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.

    Con la parola cuore si nomina qualcosa che è totalmente corporeo e tuttavia è tutto in tutto, al punto che si possono contare i suoi battiti e ci si può fermare in un pianto beato perché non è più necessario andare avanti dal momento che si è trovato Dio. Chi può negare che in questa parola noi ritroviamo noi stessi, il nostro destino e il modo proprio dell’esistenza cristiana che ci è imposto come peso o grazia insieme, e assegnato come nostra missione?».

     

    Intenzione di preghiera

    Perché chi si sente ferito dal peccato o schiavo dell’egoismo, abbia il coraggio di lasciarsi curare da Cristo accostandosi ai sacramenti del Perdono e dell’Eucaristia.

     

    Don’t Forget! LE PIÙ BELLE CHIESE DEDICATE AL S. CUORE

    Iglesia Sagrado Corazón Cordoba Argentina

     

    Basilique du S. Coeur

    Parigi – Francia

     

    Herz-Jesu-Kirche

    Monaco di Baviera – Germania

     

    S. Cuore di Gesù in Prati

    Roma – Italia

     

    Basilique du Sacré-Cœur

    Bruxelles – Belgio

     

    Cathedral of the Sacred Heart

    Houston – Texas USA

     

     

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