Mercoledì 26 giugno 2024

     

    XII Settimana T. Ordinario anno B

     

    Avvenne il 26 – 6 …

    1819 – Viene brevettata la bicicletta.

    1960 – Il Madagascar è indipendente dalla Francia.

    1945 – Viene firmato lo Statuto delle Nazioni Unite

    1948 – Gli alleati occidentali danno il via al Ponte aereo per Berlino dopo che l’URSS ha bloccato l’accesso via terra a Berlino Ovest

    2015 – Gli USA legalizzano i matrimoni fra persone dello stesso sesso in tutti i 50 Stati

     

    Aforisma Claude Levi Strauss

    Lo studioso non è l’uomo che fornisce le vere risposte, ma colui che fa le vere domande.

     

    Preghiera salmo 118

    Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti e la custodirò sino alla fine. Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge e la osservi con tutto il cuore. Guidami sul sentiero dei tuoi comandi, perché in essi è la mia felicità. Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti e non verso il guadagno.

    Distogli i miei occhi dal guardare cose vane, fammi vivere nella tua via. Ecco, desidero i tuoi precetti: fammi vivere nella tua giustizia. Amen

     

    Santo del giorno

    Vigilio era un trentino di origine romana, vissuto tra la fine del IV e l’inizio del V secolo, che fu eletto terzo vescovo di Trento. Su suggerimento di Ambrogio, vescovo di Milano, Vigilio affidò a tre presbiteri cappadoci – Sisinnio, Martirio e Alessandro – l’evangelizzazione dell’Anaunia, oggi Val di Non.

    I tre, che egli aveva personalmente formato, verranno poi martirizzati. Vigilio inviò le reliquie dei tre a Costantinopoli e a Milano, dove vengono accolte rispettivamente da Giovanni Crisostomo e Simpliciano. Anche Vigilio subì il martirio dieci anni più tardi: nel 405 stava predicando nella remota Val Rendena, quando abbatté una statua di Saturno, il dio dell’agricoltura; i contadini infuriati, timorosi di perdere il raccolto, lo lapidarono.

    Trento rivendica il possesso delle sue reliquie insieme a quelle di sua madre e dei suoi fratelli, ma è probabile che siano state traslate a Milano nel xv secolo.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 7,15-20

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi?

    Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

     

    Riflessione da: “Il piccolo principe” – Antoine de Saint-Exupéry

    Oh, piccolo principe, ho capito a poco a poco la tua piccola vita malinconica. Per molto tempo tu non avevi avuto per distrazione che la dolcezza dei tramonti.  Ho appreso questo nuovo particolare il quarto giorno, al mattino, quando mi hai detto: “Mi piacciono tanto i tramonti. Andiamo a vedere un tramonto…” “Ma bisogna aspettare…” “Aspettare che?” “Che il sole tramonti…” 

    Dapprima hai avuto un’aria molto sorpresa, e poi hai riso dite stesso e mi hai detto: “Mi credo sempre a casa mia!” Infatti.  Quando negli Stati Uniti è mezzogiorno tutto il mondo sa che il sole tramonta sulla Francia. 
    Basterebbe poter andare in Francia in un minuto per assistere al tramonto. Sfortunatamente la Francia è troppo lontana. 

    Ma sul tuo piccolo pianeta ti bastava spostare la tua sedia di qualche passo. E guardavi il crepuscolo tutte le volte che volevi… “Un giorno ho visto il sole tramontare 43 volte!” E più tardi hai soggiunto: “Sai… quando si è molto tristi si amano i tramonti…” “Il giorno delle 43 volte eri tanto triste?” Ma il piccolo principe non rispose.

     

    Intenzione di preghiera

    Per la fame nel mondo, perché la solidarietà dei più ricchi sia offerta con gratuità per attuare la giusta perequazione dei beni.

     

    Don’t Forget! Figure significative del Clero Bg

    don Fortunato Benzoni

    Fondatore “Comunità missionaria Paradiso”

    1895 – 1968

    Giuseppe Fortunato Benzoni nasce a Clusone (Bg) il 17-2-1895 da numerosa famiglia di contadini e di migranti all’estero. Entra in Seminario in 4.a ginnasio nel 1908, ma deve partecipare come combattente alla guerra 1915-’18. Il 29-5-1920 è ordinato prete dal Vescovo Luigi Maria Marelli che lo destina a rettore della vicinia di Valmaggiore, parrocchia di Endine. Qui in pochi anni costruisce la chiesa nuova e la casa canonica e dà il meglio di sé nel ministero parrocchiale e nella predicazione.

    Nel 1929 con il beneplacito del Vescovo raggiunge a Parigi don Costantino Balbini futuro superiore delle Missioni Cattoliche per migranti in Europa e insieme a lui dà inizio a una regolare assistenza religiosa e sociale degli italiani in Francia. L’esperienza decennale parigina fa sorgere nel suo animo l’idea di un’Istituzione che promuova, formi e assista operatori pastorali per le zone più scristianizzate all’interno della Chiesa.

    Ma il trasferimento ad Annecy nel 1939, la seconda guerra mondiale, la prigionia in campo di concentramento, gli impediscono l’attuazione concreta dell’idea, finché nel 1946 nella festa di S. Francesco di Sales patrono della cittadina savoiarda, espone il suo «sogno» in una lunga lettera al Vescovo di Bergamo Mons. Adriano Bernareggi. Si inizia così un periodo di corrispondenza epistolare, di contatti, di viaggi, di speranze e delusioni che portano alla fine alla fondazione dell’«Istituto dei Sacerdoti Missionari del Sacro Cuore» coll’inaugurazione della sede il 4 novembre 1949.

    Dieci anni dopo, il 9-6, Papa Giovanni XXIII ricevendo in udienza privata tutta la comunità, guidata da Mons. Giuseppe Piazzi, chiamerà l’antico discepolo: «electus et bonus». Già però una malattia inarrestabile mina la salute di don Benzoni, sempre più costretto a limitare i suoi spostamenti cd interventi fino a giungere ad una quasi totale infermità. Il 31/12/1967 celebra al tavolo dello studio l’ultima sua S. Messa e confortato dalla benedizione di Mons. Clemente Gaddi muore la sera del 19 gennaio 1968.

    Don Fortunato Benzoni forma con don Bepo Vavassori e con don Pietro Buffoni una triade di sacerdoti che han segnato un solco profondo e duraturo, ciascuno a suo modo, nella vita della Chiesa di Bergamo. Don Vavassori, fondatore del Patronato S. Vincenzo, il prete educatore e dell’assistenza sociale ai giovani. Don Buffoni, fondatore dell’Opera dei Ritiri Spirituali, prete dell’azione interiore, l’uomo dello spirito. Don Benzoni, ispiratore e cofondatore della Comunità Missionaria Paradiso, l’uomo apostolico, il prete del post-concilio Missionario.

    (don Arturo Bellini)

     

     

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