Domenica 30 giugno 2024

     

    XIII domenica T. Ordinario anno B

     

    Aforisma da S. Francesco di Assisi

    «Laudato si’, mi Signore, per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare.

    Guai a quelli che morranno ne le peccata mortali; beati quelli che trovarà ne le tue sanctissime voluntati, che la morte secunda noi farà male». 

     

    Preghiera colletta

    O Padre, che nel mistero del tuo Figlio povero e crocifisso hai voluto arricchirci di ogni bene, fa’ che non temiamo la povertà e la croce, per portare ai nostri fratelli il lieto annunzio della vita nuova. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di Dio del giorno

    Sapienza 1,13-15;  2,23-24; Salmo 29; 2 Corinzi 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43

    In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.

    Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.

    E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata.

    Va’ in pace e sii guarita dal tuo male». Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano.

    Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.  

     

    Riflessione

    L’uomo moderno, come d’altronde l’uomo di sempre, ha un senso acutissimo della morte. Dominatore della natura, esploratore dell’universo, artefice di imprese sempre più ardite, egli si scontra inevitabilmente con lo scacco della morte.

    La morte è per lui un mistero altrettanto fitto e pauroso quanto per i suoi progenitori, che, per la prima volta, hanno fatto l’esperienza di una vita che si spegne. E il mistero è non tanto quello che c’è al di là dell’ultima soglia, il mistero è il fatto stesso della morte. Il cristiano di fronte alla morte Per il cristiano è possibile una doppia considerazione nei confronti della morte.

    La morte è tremenda e terribile, perché è il prezzo del peccato, e tutto il nostro essere «mortale» vi si ribella. Ma la morte è anche la «porta aperta» sui cieli nuovi e sui mondi nuovi che abbatte la fragile parete e ci permette di gettarci nelle braccia del Padre.

    Ecco perché accanto ad espressioni di angoscia e di paura, troviamo, nella agiografia cristiana, esempi non solo di calma e di pace di fronte alla morte, ma addirittura di desiderio che le distanze siano accorciate. Ricordiamo solo san Paolo: «Desidero che questo mio corpo sia disciolto e possa incontrarmi con Cristo».

     

    Intenzione di preghiera

    Per la Chiesa di Dio: là dove domina la cultura di morte, essa diffonda nel mondo la parola di Gesù, che dona la vita ed offre la speranza.

     

    Santi del 30-6-‘24

    PROTOMARTIRI DELLA CHIESA DI ROMA

    Subito dopo la memoria dei Santi Pietro e Paolo, la Chiesa celebra molti cristiani che, come attesta Papa Clemente, furono trucidati nei giardini vaticani da Nerone dopo l’incendio di Roma (19 luglio 64).

    Anche lo storico romano Tacito nei suoi Annali dice: ‘alcuni ricoperti di pelle di belve furono lasciati sbranare dai cani, altri furono crocifissi, ad altri fu appiccato il fuoco al termine del giorno in modo che servissero di illuminazione notturna’. La persecuzione si protrarrà fino all’anno 67.

    “Allora – scrive ancora Tacito – si manifestò un sentimento di pietà, pur trattandosi di gente meritevole dei più esemplari castighi, perché si vedeva che erano eliminati non per il bene pubblico, ma per soddisfare la crudeltà di un individuo”, Nerone. Tutti questi erano discepoli degli Apostoli e primizie dei martiri che la Chiesa di Roma presentò al Signore.

     

    Avvenne il 9 giugno…

    356 a.C. – Alessandro Magno nasce contemporaneamente al passaggio di una stella cadente in cielo

    1564 – Concilio di Trento, papa Pio IV lo conclude approvando i decreti con la bolla Benedictus Deus

    1988 – Marcel Lefebvre ordina 4 nuovi vescovi nonostante l’opposizione di papa Giovanni Paolo II e viene pertanto scomunicato

    2019 – Incontro al confine tra le due Coree fra il presidente USA Donald Trump e il presidente nordcoreano Kim Jong-un; è la prima volta di un presidente USA in Corea del Nord

     

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