Sabato 12 ottobre 2024

     

    XXVII settimana T. Ordinario

     

    Avvenne il 12 ottobre…

    1492 – Cristoforo Colombo nel 1° viaggio approda sull’isola di Guanahani che chiama S. Salvador, e scopre il Nuovo Mondo.

    1654 – Delft in gran parte distrutta dall’esplosione di un deposito di polvere da sparo: morirono oltre un centinaio di persone (fra cui il pittore Carel Fabritius) e migliaia furono i feriti

    1822 – Il Brasile è formalmente indipendente dal Portogallo; Don Pedro ne è proclamato imperatore

    1931 – Guglielmo Marconi da Roma inviò il segnale radio che illuminò il Redentore a Rio de Janeiro

    1946 – L’Italia adotta l’Inno di Mameli come inno nazionale provvisorio

    1999 – Golpe del generale Pervez Musharraf che prende il controllo in Pakistan

     

    Aforisma la sapienza dei Chassidim

    Con ciascun essere umano viene al mondo qualcosa di nuovo, qualcosa che ancora non era mai esistito, qualcosa di primo e di unico.

     

    Preghiera

    Dio onnipotente ed eterno, che esaudisci le preghiere del tuo popolo oltre ogni desiderio e ogni merito, effondi su di noi la tua misericordia: perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Figlio primogenito di Andrea Acutis e Antonia Salzano, Carlo nacque a Londra il 3 maggio 1991. Trascorse l’infanzia a Milano, circondato dall’affetto dei suoi cari e imparando da subito ad amare il Signore.

    Frequentatore assiduo della parrocchia di S. Maria Segreta a Milano, allievo delle Suore Marcelline alle elementari e alle medie, poi dei padri Gesuiti al liceo, s’impegnò a vivere l’amicizia con Gesù e l’amore filiale alla Vergine Maria, ma fu anche attento ai problemi delle persone che gli stavano accanto, anche usando da esperto, seppur autodidatta, le nuove tecnologie.

    Colpito da una forma di leucemia fulminante, la visse come prova da offrire per il Papa e per la Chiesa. Lasciò questo mondo il 12 ottobre 2006, nell’ospedale San Gerardo di Monza, a 15 anni compiuti. Fu beatificato il 10 ottobre 2020, nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, sotto il pontificato di papa Francesco.

     

    Parola di Dio del giorno

    Galati 3,22-29 – Luca 11,27-28

    Fratelli, la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, perché la promessa venisse data ai credenti mediante la fede in Gesù Cristo. Ma prima che venisse la fede, noi eravamo custoditi e rinchiusi sotto la Legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata.

    Così la Legge è stata per noi un pedagogo, fino a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. Sopraggiunta la fede, non siamo più sotto un pedagogo. Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.

     

    Riflessione su Carlo Acutis

    Che cosa distingue Carlo da tanti suoi coetanei? Nel corso della sua esistenza, molto presto ha scoperto una Persona singolare: Gesù Cristo, e di Lui, crescendo, si innamora perdutamente. Fin, da piccolo, l’incontro con Gesù sconvolge la sua vita: trova in Lui l’Amico, il Maestro, il Salvatore, la Ragione stessa della sua esistenza.

    Senza Gesù nel suo vivere quotidiano, non si comprende nulla della sua vita, in tutto simile a quella dei suoi amici, ma che custodisce in sé questo invincibile Segreto. Cresce in un ambiente profondamente cristiano, in cui la fede è vissuta e testimoniata con le opere, ma è lui che sceglie liberamente di seguire Gesù con grande entusiasmo.

    In un mondo basato sull’effimero e sulla volgarità, testimonia Gesù e il Vangelo, che i più hanno smarrito o dimenticato, che molti combattono. Non ha paura di presentarsi come un’eccezione al mondo e di andare contro-corrente, contro la mentalità imperante oggi. Sa che per seguire Gesù, occorrono una grande umiltà e un gran sacrificio.

    I suoi modelli sono i Pastorelli di Fatima, Giacinta e Francesco Marto, S. Domenico Savio e S. Luigi Gonzaga, e poi S. Tarcisio martire per l’Eucaristia. Carlo, con continua coerenza e non in modo passeggero, si inserisce in questo stuolo di piccoli che con la loro esistenza narrano la gloria di Gesù. Si impegna fino al sacrificio per vivere continuamente nell’amicizia e nella grazia con Gesù. Trova, assai presto per la sua vita, due colonne fondamentali: l’Eucaristia e la Madonna.

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché termini l’escalation bellica che si è scatenata in Terra Santa e rischia di sfuggire al controllo e i governanti non facciano più della “vendetta” l’unico modo di risolvere i problemi.

     

    Don’t Forget! Divina Commedia – Dante Alighieri

    Inferno, canto 2°

    TESTO POETICO

    1-3 Lo giorno se ne andava e l’aere bruno toglieva gli animai che sono in terra da le fatiche loro; e io sol uno

    4-6 m’apparecchiava a sostener la guerra sì del cammino e sì de la pietate, che ritrarrà la mente che non erra.

    7-9 O muse, o alto ingegno, or m’aiutate; o mente che scrivesti ciò ch’io vidi, qui si parrà la tua nobilitate.

    10-12 Io cominciai: «Poeta che mi guidi, guarda la mia virtù s’ell’è possente, prima ch’a l’alto passo tu mi fidi.

    13-15 Tu dici che di Silvïo il parente, corruttibile ancora, ad immortale secolo andò, e fu sensibilmente.

     16-18 Però, se l’avversario d’ ogne male cortese i fu, pensando l’alto effetto ch’uscir dovea da lui, e ‘l chi e ‘l quale

    19-21 no pare indegno ad omo d’intelletto; ch’e’ fu de l’alma Roma e di suo impero ne l’empireo ciel per padre eletto: 22-24 la quale e ’l quale, a voler dir lo vero, fu stabilita per lo loco santo u’ siede il successor del maggior Piero.

    PARAFRASI

    1-3 Il giorno stava terminando e il buio costringeva gli uomini e le bestie della terra a sospendere le loro fatiche; e io, solo, unico al mondo

    4-6 mi preparavo ad affrontare la guerra del cammino e della pietà che la mia memoria racconterà fedelmente.

    7-9 O Muse, o mio grande talento poetico, ora aiutatemi; o memoria che hai preso nota di tutto ciò che ho visto, qui si mostrerà la tua grandezza.  

    10-12 Io cominciai: «Poeta che mi guidi, valuta bene se le mie forze ce la possono fare, prima che tu, dandomi fiducia, mi spinga a un passo così impegnativo.

    13-15 Tu racconti che il padre di Silvio, Enea, entrò nell’aldilà col corpo, mentre era ancora vivo.

    16-18 Perciò non sembra incomprensibile a un uomo intelligente, che Dio, nemico di ogni male, sia stato così generoso con lui:

    19-21 pensa a che grande effetto doveva derivarne, a chi era e a quali capacità aveva!

    22-24 Perché egli fu scelto nell’alto dei cieli come padre della sacra città di Roma e del suo impero scelti come luogo santo dove siede (il Papa) il successor del sommo Pietro  

     

     

     

     

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