Giovedì 28 agosto 2025

     

    21.a settimana tempo ordinario

     

    Avvenne il 28 agosto…

    430 – S. Agostino muore a Ippona, in Numidia

    475 – Il generale germanico Flavio Oreste costringe l’imperatore romano d’occidente Giulio Nepote a scappare dalla sua capitale (Ravenna) e nomina al suo posto Romolo Augusto

    489 – Teodorico re degli Ostrogoti, sconfigge Odoacre all’Isonzo e si fa strada in Italia

    1963 – Martin Luther King Jr. tiene il famoso discorso del “I have a dream” davanti al Lincoln Memorial di Washington

    1988 – In un’esibizione aerea a Ramstein (Germania Ovest), 3 aerei delle Frecce Tricolori si scontrano in volo e precipitano sul pubblico: 69 vittime.

     

    Aforisma di S. Agostino

    “Non uscire da te stesso, rientra in te: nell’intimo dell’uomo risiede la verità.”

     

    Preghiera Colletta

    Suscita sempre nella tua Chiesa, o Signore, lo spirito che animò il tuo vescovo Agostino, perché anche noi, assetati della vera sapienza, non ci stanchiamo di cercare te, fonte viva dell’eterno amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    S. Agostino nasce in Africa a Tagaste, nella Numidia – attualmente Souk-Ahras in Algeria – il 13-12-354 da una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Dalla madre è educato cristianamente, ma dopo aver letto l’Ortensio di Cicerone abbraccia la filosofia manichea. Risale al 387 il viaggio a Milano, città in cui conosce S. Ambrogio.

    Da Ambrogio riceve il battesimo, poi ritorna in Africa col desiderio di creare una comunità di monaci; dopo la morte della madre si reca a Ippona, dove viene ordinato sacerdote e vescovo. Le sue opere teologiche, mistiche, filosofiche e polemiche – che riflettono l’intensa lotta che Agostino intraprende contro le eresie, a cui dedica parte della sua vita – sono tutt’ora studiate.

    Agostino per il suo pensiero, racchiuso in testi come «Confessioni» o «Città di Dio», ha meritato il titolo di Dottore della Chiesa. Mentre Ippona è assediata dai Vandali, nel 429 il santo si ammala gravemente. Muore il 28 agosto del 430 all’età di 76 anni.

     

    Parola di dio Matteo 24,42-51

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.

    Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.

    Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».

     

    Riflessione dagli scritti di s. agostino

    Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile. E l’uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Ma come invocare il mio Dio, il Dio mio Signore?

    Invocarlo sarà comunque invitarlo dentro di me; ma esiste dentro di me un luogo, ove il mio Dio possa venire, ove possa venire dentro di me Dio, Dio, che creò il cielo e la terra? C’è davvero dentro di me, Signore Dio mio, qualcosa capace di comprenderti? Ti comprendono forse il cielo e la terra, che hai creato e in cui mi hai creato? Oppure, poiché senza di te nulla esisterebbe di quanto esiste, avviene che quanto esiste ti comprende?

    E poiché anch’io esisto così, a che chiederti di venire dentro di me, mentre io non sarei, se tu non fossi in me? Non sono ancora nelle profondità degli inferi, sebbene tu sei anche là, e quando pure sarò disceso all’inferno, tu sei là.

    Dunque io non sarei, Dio mio, non sarei affatto, se tu non fossi in me; o meglio, non sarei, se non fossi in te, poiché tutto da te, tutto per te, tutto in te. Sì, è così, Signore, è così. “Parlatemi del mio Dio; se non lo siete voi, ditemi qualcosa di lui”; e tutte le cerature esclamarono a gran voce: “È lui che ci fece”. Le mie domande erano la mia contemplazione; le loro risposte, la loro bellezza”.

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché la Chiesa possa crescere nella sapienza, nell’amore fraterno e nella fede, imitando l’esempio di Sant’Agostino e diventando essa stessa un dono di Dio ai fratelli.

     

    Don’t Forget! I Luoghi di S. Agostino in Lombardia

    CASSAGO BRIANZA

    La CASSICIACUM ai tempi di S. Agostino, oggi è un comune del Parco della Valle del Lambro che confina con il parco di Monza. Qui Agostino soggiornò tra il 386 il 387 con la madre Monica, che lo aveva raggiunto dall’Africa, nel periodo della sua conversione e della preparazione al battesimo. All’interno del Parco Storico Archeologico si trova la cosiddetta Fontana di S. Agostino, di origine romana, che nel Settecento divenne luogo di devozione popolare.

    Cfr. foto a fianco

    MILANO

    Agostino fu battezzato nel Battistero di S. Giovanni alle Fonti, situato nel complesso episcopale di Milano, vicino all’antica cattedrale di S. Tecla e sotto l’attuale Piazza del Duomo, nella notte di Pasqua del 387, per mano del vescovo Ambrogio. I resti di questo battistero, con la vasca ottagonale, sono stati riportati alla luce durante gli scavi della metro milanese e sono visitabili oggi.

    Cfr. foto a fianco

    PAVIA

    La tomba di S. Agostino si trova a Pavia, all’interno della splendida Basilica di S. Pietro in Ciel d’Oro, nel presbiterio. Le reliquie del Santo sono conservate in uno scrigno d’argento dell’VIII secolo, che è racchiuso all’interno di una monumentale Arca gotica del XIV secolo, capolavoro degli scultori campionesi. Qui a fianco un dettaglio della tomba che rappresenta il trasporto delle spoglie mortali di S. Agostino alla basilica di S. Pietro.

    BERGAMO

    La nostra città custodisce una delle più belle chiese di Lombardia dedicate al Santo Vescovo di Ippona, la quale con il convento annesso oggi è sede della Università cittadina. Si ha la certezza che la chiesa fu terminata nel 1330 e il complesso fu affidato agli Eremitani di S. Agostino fino al 1443. La chiesa e il convento si salvarono dalla distruzione per la costruzione delle mura venete che vide l’abbattimento di 24 chiese. Ma nel 1797 con Napoleone chiesa e convento furono trasformati in caserma militare

     

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