IV Settimana di Quaresima

     

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    Gesù Cristo guarisce il cieco nato

    El Greco – c. 1567,  Olio su tavola, 65,5 x 84 cm, Gemäldegalerie, Dresden

     

    S. LEONARDO MURIALDO

    nasce a Torino nel 1828 da  famiglia borghese. Studia dai padri Scolopi di Savona e alla Regia Università di Torino laureandosi in Teologia. Viene ordinato sacerdote nel 1851 e dedica i primi anni del suo ministero ai giovani torinesi nell’oratorio di San Luigi a Porta Nuova. Nel 1867 fonda la confraternita  di San Giuseppe per aiutare i ragazzi poveri e abbandonati. Nel 1871 dà vita all’Unione operai cattolici. È anche il fondatore dell’Associazione della Buona Stampa e tra gli ideatori del giornale «La voce dell’operaio». Viaggia in tutta Italia per conoscere le realtà assistenziali delle altre città. Muore nel capoluogo piemontese il 30 marzo 1900.

    Vangelo del giorno (Gv 9, 1-41)
        
    In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita  e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio».  Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Egli diceva: «Sono io!»….I farisei chiamarono l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che questo Gesù è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui.

    Riflessione Per Il Giorno – S. Agostino

    Tutti i prodigi compiuti da nostro Signore Gesù Cristo sono insieme fatti e parole: dei fatti perché sono veramente accaduti, delle parole perché hanno un significato. Se noi riflettiamo sul significato del miracolo di oggi, ravvisiamo in questo cieco l’intero genere umano: tale cecità gli incolse mediante il peccato nella persona del primo uomo dal quale tutti abbiamo tratto l’origine non solo della morte ma anche del peccato. Se infatti la cecità rappresenta l’infedeltà e l’illuminazione la fede, il Cristo, allorché venne nel mondo, chi trovò fedele, dal momento che l’Apostolo nato dalla stirpe dei profeti afferma: Un tempo eravamo anche noi per natura figli dell’ira, come tutti gli altri (Ef 2, 3)? Se eravamo figli dell’ira, eravamo figli della vendetta, figli della condanna, figli della geenna. In che senso per natura, se non perché col peccato del primo uomo il male infettò la natura? Se il male infettò la natura, ogni uomo spiritualmente nasce cieco. Se vedesse, non avrebbe bisogno di guida: se ha bisogno di chi lo guidi e lo illumini, è perché è cieco dalla nascita.”.
     
    Preghiera del giorno – Preghiera Colletta

    O Dio, Padre della luce, tu vedi le profondità del nostro cuore: non permettere che ci domini il potere delle tenebre, ma apri i nostri occhi con la grazia del tuo Spirito, perché vediamo colui che hai mandato a illuminare il mondo e crediamo in lui solo, Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore.”

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché la serenità e la gioia del Vangelo abitino i nostri giorni

    Don’t forget! …Ricorda!

    La 4.a domenica di quaresima è detta anche DOMENICA LAETARE per la prossimità della salvezza pronta a rivelarsi: per questo sono permessi fiori sull’altare e il suono dell’organo, oltre al colore rosaceo del paramenti.

     

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