venerdì 8 maggio ’15

    V.a Settimana del tempo pasquale

     

    MADDALENA DI CANOSSA

    Nata a Verona nel 1774, da una delle famiglie più illustri di quel tempo, orfana di padre e abbandonata dalla madre, a 7 anni viene affidata a un istituto. Nel 1801 ospita nel palazzo di famiglia due povere ragazze, raccolte da lei stessa e inizia con altre ragazze in difficoltà un’esperienza di vita in comune presso l’ex convento delle Agostiniane veronesi: nascono le Figlie della Carità, suore educatrici dei poveri. Maddalena ottiene l’assenso di Pio VII; in seguito si reca a Venezia, a Milano, a Bergamo e a Trento, per fondare nuove sedi e scuole. Mentre prepara l’apertura di altre sedi a Brescia e a Cremona nel 1835 la morte la coglie a Verona.

    Parola di Dio del Giorno (Gv 15,12-17)

    “In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».”.                                                                                                                                                                    

    Riflessione per il giorno (di Susan Sontag)

    «Per quale motivo nella capitale degli Stati Uniti, una città la cui popolazione è in prevalenza nera, non esiste un museo sulla storia della schiavitù? A dire il vero, un memoriale simile non esiste da nessuna parte, negli Usa. Creare un simile ricordo è considerato troppo pericoloso per la stabilità sociale. Il Museo dell’Olocausto è dedicato ad eventi avvenuti fuori dagli Stati Uniti e perciò il lavorio della memoria (il passato che non si vuol far passare) non corre il rischio di riaccendere contrasti. Istituire un ricordo di quel crimine che è stata la tratta e la schiavitù negli Usa sarebbe riconoscere che il male era anche qui. Gli americani preferiscono invece immaginare che il male era ed è sempre altrove ed essi –Nazione unica, messianica, redentrice– ne sono stati, come al solito, esenti. Invece di riconoscere che anche nella nostra storia c’è stato, e c’è, il crimine preferiamo proclamare che l’America è la soluzione e la cura».

    Preghiera del giorno (salmo 118)

    Lampada ai miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino. Ho giurato, e lo confermo,di custodire i tuoi precetti di giustizia. Sono stanco di soffrire, Signore,dammi vita secondo la tua parola. Signore, gradisci le offerte delle mie labbra, insegnami i tuoi giudizi. La mia vita è sempre in pericolo,ma non dimentico la tua legge. Gli empi mi hanno teso i loro lacci, ma non ho deviato dai tuoi precetti. Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, sono essi la gioia del mio cuore. Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti, in essi è la mia ricompensa per sempre.”

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per chi si sforza di promuovere la giustizia e la pace fra i popoli

    Don’t forget! …Ricorda!

    GIORNATA MONDIALE DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE

    Il commercio equo e solidale (fair trade in inglese) garantisce al produttore e ai suoi dipendenti un prezzo giusto e predeterminato, assicurando anche la tutela del territorio. È, dunque, una forma di commercio internazionale nella quale si cerca di far crescere aziende sane nei paesi sviluppati e di garantire a produttori e lavoratori dei paesi in via di sviluppo un trattamento economico e sociale equo e rispettoso. Si contrappone allo sfruttamento spesso applicato dalle multinazionali che agiscono in ottica della massimizzazione del profitto.

     

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