1.a Settimana del Tempo Ordinario
Iniziamo la Giornata Pregando (Macario il grande)
“Signore, amico degli uomini, a Te ricorro al mio risveglio, cominciando il compito assegnatomi nella tua misericordia: assistimi in ogni tempo ed in ogni cosa; preservami da ogni seduzione mondana, da ogni influenza del demonio; salvami e introducimi nel tuo Regno eterno. Tu sei infatti il mio Creatore, la fonte ed il dispensatore di ogni bene: in te riposa tutta la mia speranza, ed io ti rendo gloria ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.”
VIATORE, VESCOVO DI BERGAMO
Viatore è unanimemente ritenuto il successore del primo vescovo di Bergamo S. Narno. Il suo episcopato si svolse all’incirca dal 343 al 370; è quasi sicuro che partecipò al Concilio di Sardica (Sofia in Bulgaria) del 342-343 e che ne sottoscrisse i decreti. Della sua vita non si sa altro, ma il culto che gli è stato tributato è antico e certissimo. Viatore fu sepolto nella cripta della cattedrale di S. Alessandro.
Ascoltiamo la Parola di Dio (Mc 2,1-12)
Gesù entrò di nuovo a Cafarnao…Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov’egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?». Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori? Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino – disse al paralitico – alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua». Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
Riflessione Per Il Giorno (Mons. Ravasi)
“Le persone più insopportabili sono gli uomini che si credono geniali e le donne che si credono irresistibili”. La battura del francese Henri Asselin è efficace e colpisce una malattia dell’anima che infetta un po’ tutti, la vanagloria. Fa venire in mente un’altra battuta dello scrittore russo Maksim Gorkij (1868-1936): «Gli esseri umani hanno piccole anime grigie e tutti le vogliono imbellettare». Che si voglia aver successo è umano, che si ricorra a qualche vanteria è comprensibile, che si adotti l’affabulazione per conquistare chi ti ascolta può essere giustificabile. Insopportabile è l’eccesso: ho conosciuto persone che stimo ma diventano insostenibili quando si lodano o vogliono che li si esalti a ogni piè sospinto. Certo, un po’ si perdona quest’immaturità ma alla fine ci si ribella o si ricorre alla derisione nascosta. Dato che il rischio è per tutti, ecco allora la necessità di controllare esibizionismo e ostentazione, di praticare modestia e semplicità, di esercitare sobrietà e autoironia. In agguato, infatti, non c’è solo il peccato di superbia ma anche il ridicolo!
Intenzione del giorno
Preghiamo perché tutti possiamo fare l’esperienza della misericordia di Dio, che non si stanca mai di perdonare.
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