Il festival di BERGAMOINCONTRA nella cornice del parco dell’ex Monastero di Sant’Agostino, all’interno di Città Alta, è un appuntamento cittadino che mette a tema l’uomo, i suoi bisogni ed il suo desiderio di conoscere la verità ultima delle cose attraverso l’incontro con persone ed esperienze. Il programma – dal 14 al 16 giugno, quest’anno è il seguente: guardare, ascoltare e prendersi cura illustrati attraverso 12 pannelli. Tra questi uno è dedicato a don Roberto Pennati e a Paolo di Capriate malati SLA, e uno a tre RSA: Istituto Santa Chiara, don Orione e Carisma.
Don Roberto Pennati malato di SLA dal 1996, deceduto il 17 maggio 2019, era un sacerdote del Patronato S. Vincenzo, un custode appassionato del carisma del fondatore don Bepo Vavassori. La SLA ha gradualmente compromesso la sua mobilità, ma non gli ha impedito di pubblicare libri di spiritualità e autobiografici e di testimoniare la fede che alimenta la carità. Il pannello della mostra mette in evidenza un suo motto: «La vita è quello che dai e quello che ricevi e quello che sei». Quando smetti di donare, quando non ti rendi conto di quel che ricevi e non ti metti in gioco con tutto te stesso è segno che non stai amando. Ne è sintomo la pesantezza che ti prende a vivere il quotidiano: ogni fatica diviene un sacrificio penoso. Una madre o un padre, non avvertono la fatica di un lavoro stressante, di veglie e di sacrifici vari quando li compiono per il loro figlio. La caratteristica fondamentale dell’amore è la gratuità, non ammette interesse o calcolo; non si attende ricompensa e neppure gratitudine, perché per la persona amata si vuole unicamente il suo il suo bene e la sua felicità.
IRRADIARE IL RAGGIO DEL SOLE DI DIO
Così fa il Signore con noi. La società contemporanea, che è decisamente più egoista, ci ha disabituato al gratuito puro, al dare senza richiedere in cambio, al sacrificio di sé per amore. È per questo scrive che non conosce la verità del detto di Gesù, riferito da san Paolo: «C’è più gioia nel dare che nel ricevere». Ha ragione don Bepo Vavassori: «Chi riceve il raggio [del sole di Dio] rifulge della sua gloria».
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