Domenica 1° settembre 2024

     

    XXII settimana T. Ordinario

     

    Aforisma Giacomo 1, 17-18

    Ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento.

     

    Preghiera

    Guarda, o Padre, il popolo cristiano radunato nel giorno memoriale della Pasqua, fa’ che la lode delle nostre labbra risuoni nella profondità del cuore: la tua parola seminata in noi santifichi e rinnovi tutta la nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di Dio della XXII domenica del tempo ordinario anno b

    Deuteronomio 4,1-2.6-8; Salmo 14; Giacomo 1,17-18.21b-22.27; Marco 7,1-8.14-15.21-23

    In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».

    Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro.

    Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

     

    Riflessione commento al vangelo

    Gesù pone al centro di essa il cuore dell’uomo e la sua liberazione dal male, mentre i farisei difendono il rituale esteriore della religione venuta da Dio. “Il suo cuore è lontano da me”. Tutti dobbiamo ammettere questa verità, che noi non controlliamo il nostro cuore. Quanti vorrebbero smettere di bere troppo e non lo possono fare? Prendiamo anche il noto esempio del grande santo della Chiesa dei primi secoli, il cui cuore fu così diviso, per molti anni, da spingerlo a pregare così: “Signore rendimi casto, ma non subito!” (S. Agostino).

    Quanti vorrebbero disfarsi dell’invidia e dell’orgoglio e, invece, si sorprendono a fare il contrario? “Non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto” (Rm 7,15). Spesso ci rendiamo conto di questo per la prima volta quando cominciamo a prendere più seriamente la nostra fede e a seguire più da vicino un modo di vita cristiano. Ci stupiamo della nostra tendenza a ripetere gli stessi errori e a ricadere nello stesso peccato. Cominciamo a capire il grido di san Paolo: “Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?” (Rm 7,24). “Il suo cuore è lontano da me”. Il fine della vita cristiana è l’unione con Dio e l’unità con il prossimo.

    Per raggiungere questo scopo, dobbiamo liberarci dalla schiavitù delle cattive intenzioni e conquistare la libertà! Quest’impresa è interamente opera della grazia del Redentore. Così Gesù promette: “Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero” (Gv 8,36). La Chiesa cattolica non ha per fine quello di dare spettacolo, ma quello di adempiere a un dovere semplice e divino: la conversione della nostra vita grazie ad un cambiamento di cuore, ispirato dalla grazia. La Chiesa ritiene che, facendo ciò, ha fatto tutto mentre, se non fa ciò, non vale la pena di fare nient’altro. Essa prega, predica e soffre per un vero battesimo del cuore, a fine di liberarlo perché accolga Cristo.          

     

    Intenzione di preghiera settimanale

    Per il Papa, i vescovi, i sacerdoti, i diaconi e i catechisti: predichino la religione cristiana vera, che non consiste in pratiche magiche, in un vuoto ritualismo, ma nel rendere grazie a Dio con la vita.

     

    Don’t Forget! Avvenne il 1° settembre…

    1715 – Luigi XIV di Francia, muore dopo aver regnato per 72 anni più a lungo di ogni re europeo

    1923 – Un terremoto devasta Tokyo e Yokohama facendo circa 100.000 vittime.

    1939 – La Germania nazista invade la Polonia. Inizia la seconda guerra mondiale.

    1969 – Un colpo di Stato in Libia porta al potere il colonnello Muʿammar Gheddafi.

    2004 – A Beslan terroristi ceceni armati prendono in ostaggio bimbi e adulti nella scuola della città.

     

    Santo del giorno

    L’epoca in cui visse l’abate Egidio (in francese Gilles) non si conosce con precisione. Alcuni storici lo identificano con l’Egidio inviato a Roma da S. Cesario di Arles all’inizio del secolo VI; altri lo collocano un secolo e mezzo più tardi, e altri ancora datano la sua morte tra il 720 e il 740.

    La leggenda in questo caso non ci viene in aiuto, poiché tra i vari episodi della vita del santo annovera anche quello che viene illustrato da due vetrate e da una scultura del portale della cattedrale di Chartres, in cui è raffigurato Sant’Egidio mentre celebra la Messa e ottiene il perdono di un peccato che l’imperatore Carlo Magno non aveva osato confessare a nessun sacerdote.

    La tomba del santo, venerata in un’abbazia della regione di Nimes, risaliva probabilmente all’epoca merovingica, anche se l’iscrizione non era anteriore al secolo X, data in cui fu anche composta la Vita del santo abate, intessuta di prodigi sul tipo delle pie leggende raccontate a scopo di edificazione. Numerose sono le testimonianze del suo culto in Francia, Belgio e Olanda.

     

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