domenica 11 marzo ’18

    4.a settimana di Quaresima

     

    Proverbio del giorno (S. Agostino)

    Nessuno può essere veramente amico dell’uomo se non è innanzi tutto amico della verità.

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera Colletta)

    “Dio buono e fedele, che mai ti stanchi di richiamare gli erranti a vera conversione e nel tuo Figlio innalzato sulla croce ci guarisci dai morsi del maligno, donaci la ricchezza della tua grazia, perché rinnovati nello spirito possiamo corrispondere al tuo eterno e sconfinato amore. Amen

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Matteo 5,43-48)

    Gesù disse a Nicodemo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

     

    Riflessione Per Il Giorno (Commento al Vangelo)

    La nostra vicenda, personale e comunitaria, presenta sorprendenti analogie con la storia del passato e dei suoi protagonisti: l’uomo sembra perseguire unicamente i propri interessi, incapace di calcolare con coscienza critica la carica negativa delle proprie scelte. Anche il credente che respira questa atmosfera inquinata è spesso incapace di assecondare la forza liberatrice della parola di Dio, di leggere i segni, della fedeltà e della vicinanza di Dio. Eppure la fede continua a proclamare il suo «evangelo»: il Figlio di Dio innalzato sulla croce è il segno permanente di un amore fecondo di salvezza. Se il corso della storia non è cambiato in modo clamoroso, ne è però cambiato il senso. Nella morte di Cristo, offerta per amore e vissuta in comunione con Dio, il negativo è diventato positivo, la sconfitta è diventata vittoria e fonte di vita. Chi «guarda» al crocifisso con fede, chi adempie la volontà di Dio e si lascia determinare nel proprio comportamento dalla logica di Cristo, rivela l’esatta dimensione della propria vita, illuminata e mossa dall’amore. Chiudersi alla proposta di Dio è rifiutare la luce e, dunque, ritrovarsi in una situazione di cecità, di non-senso, di autocondanna

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i milioni di bambini vittime di sfruttamento e di violenza.

     

    Don’t forget!

    11-03-2011: nel Giappone settentrionale, un terribile terremoto di magnitudo 9,0 con tsunami, è il più potente mai misurato. Più di 15.000 i morti e 5.000 i dispersi. Incalcolabili i danni e particolarmente quelli alle Centrali nucleari di Fukushima.

     

    Benedetto da Milano Vescovo

    E’ il 41° vescovo di Milano, vissuto tra il VII e l’VIII sec. Paolo Diacono lo definisce «uomo di particolare santità, la cui buona fama si diffuse in tutta l’Italia». Il suo episcopato sarebbe durato ben quarantasette anni.

     

     

     

     

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