domenica 28 maggio ’17

    Ascensione del Signore

     

    nella fotografia la Cupola di San Giovanni a Parma – quadro del Correggio raffigurante l’Ascensione

     

    Proverbio del giorno

    Se al piőf ol dè l’Ashensa, per quaranta dè a’n sé mia sensa. (Se piove il giorno dell’Ascensione, per 40 giorni non saremo senza pioggia)

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Egli è Dio…

     

    ASCENSIONE DEL SIGNORE

    Per la chiesa cattolica e le chiese protestanti, la solennità dell’Ascensione si colloca di norma 40 giorni dopo la Pasqua, cioè il giovedì della sesta settimana del Tempo pasquale, quello successivo alla VI domenica di Pasqua. In Italia dal 1977 la festività infrasettimanale è stata soppressa, per questo l’Ascensione si celebra di domenica.

     

    Ascoltiamo La Parola di Dio del giorno (Matteo 28,16-20)

    In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. 
    Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

     

    La Riflessione del Giorno (S. Agostino)

    Oggi nostro Signore Gesù Cristo è asceso al cielo. Con lui salga pure il nostro cuore. Come egli è asceso e non si è allontanato da noi, così anche noi già siamo lassù con lui, benché nel nostro corpo non si sia ancora avverato ciò che ci è promesso. Cristo è ormai esaltato al di sopra dei cieli, ma soffre qui in terra tutte le tribolazioni che noi sopportiamo come sue membra, infatti, pur trovandosi lassù, resta ancora con noi. E noi, similmente, pur dimorando quaggiù, siamo già con lui. E Cristo può assumere questo comportamento in forza della sua divinità e onnipotenza. A noi, invece, è possibile, non perché siamo esseri divini, ma per l’amore che nutriamo per lui. Egli non abbandonò il cielo, discendendo fino a noi; e nemmeno si è allontanato da noi, quando di nuovo è salito al cielo. Questa sottolinea l’unità tra lui nostro capo e noi suo corpo. Quindi nessuno può compiere un simile atto se non Cristo, perché anche noi siamo lui, per il fatto che egli è il Figlio dell’uomo per noi, e noi siamo figli di Dio per lui.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché la festa dell’Ascensione ci ricordi che la nostra patria è nei cieli.

     

    Don’t forget!

    28-05-1994: data di ordinazione di don Marco Perrucchini

    28-05-1974: Strage piazza della Loggia a Brescia

    PAOLO HẠNH In Cocincina, ora Viet Nam, Paolo Hanh, (1826-1859) dimentico della morale cristiana, si era posto a capo di una banda di ladri; arrestato, si professò cristiano e, non potendo né lusinghe, né flagellazioni, né tenaglie farlo desistere dalla fede, andò incontro al martirio mediante decapitazione.

    Diocesi di Milano: Beato Luigi Biraghi. Brescia: Beato Ludovico Pavoni, sacerdoti

     

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