XXVII settimana del tempo ordinario
Aforisma del giorno
La propria impotenza è pericolosa quanto l’altrui prepotenza. (Stanislaw Jerzy Lec)
Iniziamo la giornata Pregando (colletta)
Padre giusto e misericordioso, che vegli incessantemente sulla tua Chiesa, non abbandonare la vigna che la tua destra ha piantato: continua a coltivarla e ad arricchirla di scelti germogli, perché innestata in Cristo, vera vite, porti frutti abbondanti di vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo…Amen
La Parola di Dio del giorno Isaia 5,1-7; Filippesi 4,6-9; Matteo 21,33-43
Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
Riflessione per il giorno (Commento al Vangelo)
La vigna è piantata con cura e competenza, deve essere ben protetta da furti, danni ed invasioni: è la cura paterna di Dio verso ognuno di noi. Ci ha creati a sua immagine e resi capaci di produrre frutto ed è quindi legittimo che venga a ritirarli. Così per ognuno, così per il popolo prediletto. Con la parabola Gesù predice due tristissime realtà: la sterilità di ogni vita sprecata e la storia dei vignaioli infedeli che diventano omicidi e deicidi. La conclusione potrebbe sembrare l’esplosione della giusta ira divina, ma sappiamo che non sarà così: l’ira si tramuterà in misericordia e perdono e l’efferato omicidio, la morte del Figlio di Dio, sarà causa della nostra e universale salvezza. Solo dalla mente di Dio poteva sgorgare una trama che permettesse di trasformare un orrendo delitto in motivo di redenzione. Il peccato, l’offesa più grande, l’assurda condanna che coinvolge il Figlio di Dio invece di generare il meritato castigo, sfocia nella pienezza della redenzione. Così ci è consentito di vedere da una parte gli effetti devastanti del nostro peccato e dall’altra la forza invincibile dell’amore che perdona: è l’essenza stessa della nostra esistenza, è l’alternarsi dell’insania che ci affligge e della luce che ci irradia. Ci arride però la ferma speranza di una vittoria finale e definitiva.
Intenzione del giorno
Preghiamo per coloro che hanno perduto del tutto o in parte il dono della vista.
S. REPARATA Martire La prima testimonianza del culto di S. Reparata risale al IX sec. Il martirio di S. Reparata sarebbe avvenuto a Cesarea di Palestina sotto l’imperatore Decio a causa del suo rifiuto di sacrificare agli idoli: sottoposta a diverse torture fu infine messa a morte con un colpo di clava. |
Don’t forget! Giornata mondiale della Vista |
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