giovedì 10 settembre ’20

     

     

    nell’immagine un dipinto di August Macke

     

     

    XXIIIa Settimana T. Ordinario

     

    Proverbi Della Bibbia – Siracide 6,36

    Cerca il sapiente, avvicinalo di buon mattino e il tuo piede logori la soglia della sua casa

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Inno)

    O Padre, che ascolti quanti si accordano nel chiederti qualunque cosa nel nome del tuo Figlio, donaci un cuore e uno spirito nuovo, perché ci rendiamo sensibili alla sorte di ogni fratello secondo il comandamento dell’amore, compendio di tutta la legge. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

     

    Nicola da Tolentino

    Nato nel 1245, a 14 anni entrò fra gli eremitani di sant’Agostino di Castel Sant’Angelo come oblato e nel 1274 fu ordinato sacerdote. Era un asceta che diffondeva sorriso, un penitente che metteva allegria: veniva da 8-10 ore di preghiera e digiuno a pane e acqua, ma aveva parole che spargevano sorriso. Molti venivano da lontano a confessargli ogni sorta di misfatti, e andavano via arricchiti dalla sua fiducia gioiosa. Sempre accompagnato da voci di miracoli, nel 1275 si stabilì a Tolentino dove resterà fino alla morte il 10 settembre 1305.

     

    La Parola di Dio del giorno Luca 6,27-38.

    Gesù disse: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

     

    Riflessione del Giorno (E. Gotti Tedeschi: la conversione)

    La storia di Nicodemo nel Vangelo di Giovanni, è un esempio che illustra in modo esemplare il problema della conversione. Nicodemo era un intellettuale, membro del Sinedrio, forse dottore della legge. Gesù infatti lo chiama “maestro in Israele”. Ma ostentando Nicodemo la sua conoscenza, mette in condizione Gesù di provocarlo, facendogli intendere quanto fosse lontana la sua conoscenza dalla vera sapienza, perché nonostante i suoi studi Nicodemo era ignorante “delle cose di Dio”. Gli dice Gesù infatti: “Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?”. Nel colloquio con lui, Gesù spiega a Nicodemo, che lo aveva interrogato, che se non si rinasce dall’alto non si può vedere il regno di Dio (“sapienza”). Nicodemo non intende il significato di rinascere. Gesù glielo spiega e lo convince con il meraviglioso passo evangelico: “Dio ha tanto amato il mondo da…” (Giov. 3.12-21). S. Tommaso d’Aquino in proposito osserva che Gesù rimproverò Nicodemo perché continuava a riporre fiducia nel suo sapere, nella sua conoscenza. Gesù innalza la scienza e conoscenza di Nicodemo in “sapienza”, rendendolo consapevole che la realtà divina supera sempre la limitata intelligenza umana. La conversione di Nicodemo è esemplare nel mondo di oggi impregnato di cultura nichilista, grazie alla quale gli uomini di oggi non sanno più distinguere tra cause ed effetti, tra fini e mezzi e non sanno più dare un senso all’uso degli strumenti sofisticati che hanno creato, lasciando loro prendere autonomia morale. Nicodemo converte la sua conoscenza in sapienza e trova la luce vera. Oggi certa neo dottrina teologica, forse timorosa di non apparire sufficientemente realistica, sembra voler proporre di convertire la sapienza in conoscenza. Con effetti intuibili.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i morti a causa degli attentati e delle guerre dopo l’11 settembre 2001

     

    …Don’t forget!

    11-9-2001: Quattro aerei vengono fatti schiantare sui due grattacieli del World Trade Center, sul Pentagono e in un campo in Pennsylvania, causando migliaia di vittime.

    15-9-1993: la mafia uccide a Palermo don Pino Puglisi per il suo impegno evangelico e sociale

     

    Il Ricordo e il Grazie….

    Don Luigi Rossoni

    IL PROFESSORE CHE HA DEDICATO LA VITA AI BISOGNOSI

    Morto il 30 Marzo 2020

    Nato il 24-4-1944 a Ghisalba, è stato ordinato il 27-6-1970. È stato collaboratore parrocchiale a Capizzone dal 1970 al 1972, a Sforzatica dal 1972 al 1975 e a Mornico dal 1975 al 1977. È stato poi parroco a Cornalba dal 1977 al 1982, vicario parrocchiale a Cologno dal 1982 al 2019 e poi residente nella stessa parrocchia dal 2019. Don Luigi è stato professore di religione delle scuole superiori i Treviglio, aveva a cuore le persone bisognose e più deboli, per le quali aveva un’innata sensibilità e attenzione. Amava anche i ragazzi, i suoi studenti delle scuole superiori, con i quali amava ricordare gli anni trascorsi insieme. I suoi ex alunni, infatti, andavano a visitarlo spesso, ricordando i tempi sui banchi di scuola. Don Luigi è stato un uomo generoso, di compagnia e attento al rinnovamento portato dal Concilio. I suoi gesti e le sue opere rimarranno nei cuori di chi ha aiutato: i suoi studenti, i poveri, gli immigrati e le persone bisognose. Ad annunciare la scomparsa del vicario parrocchiale è stato il parroco di Cologno don Emilio Zanoli. “Carissimi, devo annunciarvi con dolore che il Signore ha chiamato a sé il nostro caro Luigi – ha scritto – con riconoscenza preghiamo per lui. Solo Gesù Cristo risorto è la nostra speranza! Uniti nella preghiera”.

     

     

     

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