giovedì 15 novembre ’18

    XXXII Settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine un dipinto di Albert Anker

     

    Proverbio del giorno

    «Sacrificate la vostra fortuna per la vostra vita e la vostra vita per il vostro onore (India)»

     

    Iniziamo la Giornata pregando

    O Dio, che vegli sulle sorti del tuo popolo, accresci in noi la fede che quanti dormono nella polvere si risveglieranno; donaci il tuo Spirito, perché operosi nella carità attendiamo ogni giorno la manifestazione gloriosa del tuo Figlio, che verrà per riunire tutti gli eletti nel suo regno. Amen

     

    Alberto Magno Vescovo-dottore della Chiesa

    Nato in Germania verso il 1200, da giovane venne in Italia per studiare. Qui conobbe i domenicani, dai quali fu inviato a Colonia e a Parigi dove tenne la cattedra di teologia con allievo Tommaso d’Aquino. Rimandato a Colonia portò con sé Tommaso col quale commentò l’opera di Dionigi l’Areopagita e gli scritti di Aristotele. Grande studioso, Alberto non rifuggì però dagli incarichi pastorali: provinciale dei domenicani e vescovo di Ratisbona, partecipò al concilio di Lione. Il «dottore universale» morì nel 1280.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Lc 17,20-25)

    Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», Gesù rispose: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione». 

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    Il regno non è transennabile. Semmai è vero il contrario: il regno è già presente. Ci avvolge e ci abita e senza strepitare. Frequenta il nostro intimo mondo interiore e le nostre dinamiche relazioni. Non è manipolabile e non si può rinchiudere in luoghi, tempi, esperienze, sentimenti, concetti, nemmeno dogmatici o morali.

     

    Riflessione Per Il Giorno (Mons. Ravasi Mattutino)

    Nella nostra epoca gli uomini sembrano più portati a confondere la saggezza con la dottrina e la dottrina con l’informazione. Si sta sviluppando una nuova specie di provincialismo, fatto non di spazio ma di tempo: il mondo è proprietà esclusiva dei vivi, una proprietà di cui i morti non possiedono azioni. È morto nel 1965, eppure le parole di Thomas S. Eliot, colpiscono nel segno la società e la cultura in cui oggi viviamo. Non è forse vero che anche la scuola si sta adeguando a venerare la nuova trinità “Internet-Inglese-Impresa”, fissandosi tutta sul presente, sull’utilitarismo, sull’informazione? È un provincialismo temporale (e non solo spaziale: c’è anche quello): la grande eredità civile, culturale e spirituale del passato è ostracizzata o ignorata; ben altre sono le questioni che premono, quelle appunto dell’efficienza, della logica di mercato e di consumo, della produttività. E, così, si scambia la sapienza, che è visione d’insieme, con le teorie di una tecnica sofisticata ma disumana e amorale, e si confonde la dottrina teorico-pratica con una superficiale informazione. È, dunque, necessario non aver timore di riproporre la conoscenza seria del grande lascito che sta alle nostre spalle, evitando la riduzione all’immediato, all’utilitaristico, alla superficialità. Bisogna tornare al rigore della ricerca non solo scientifica, ma anche umanistica. Aveva ragione il filosofo francese Jean-Jacques Rousseau quando scriveva: «L’arte di interrogare non è facile come si pensa. È arte più da maestri che da discepoli: bisogna aver già imparato molto per saper domandare ciò che non si sa».

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per chi lavora nell’informazione e nei mass media, perché non calpestino verità e rispetto

     

    Don’t forget!

    Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada.

     

     

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