Giovedì 2 dicembre 2021

     

    1a Settimana di Avvento

     

    Aforisma del giorno di Blaise Pascal

    Corriamo senza vedere il precipizio, dopo aver messo qualcosa davanti a noi per impedirci la vista.

     

    Preghiera del giorno

    Signore, tu ci scrolli dal nostro torpore e ci gridi: Vegliate! Non fatevi prendere di sorpresa! Non temete: perché ecco, io vengo!

    Grazie, Signore, per questa nuova venuta: fa’ che ad essa ci prepariamo con speranza; fa’ che ci tolga di dosso il sonno della chiusura a Te e ai fratelli, il sonno della pigrizia, dell’egoismo, dell’irresponsabilità di fronte alla storia degli uomini. Amen.

     

    Santo del giorno

    S. GIOVANNI di RUYSBROECK

    Giovanni nacque a Ruysbroeck (Bruxelles) nel 1293. Nella sua vita fu decisiva la figura dello zio prete che accolse il nipote e lo fece studiare.

    Ordinato sacerdote nel 1317, per 25 anni Giovanni svolse mansioni umili, ma con grande zelo e compose 5 trattati spirituali tra i quali “l’ornamento delle nozze spirituali” il suo capolavoro.

    La vita intima con Dio, sempre più intensa, indusse Giovanni, lo zio e un altro prete a trasferirsi nella foresta di Groenendal, dove i 3 condussero vita religiosa seguendo la regola di S. Agostino.

    Nella nuova fondazione Giovanni fu per quasi 40 anni direttore spirituale, educatore e guida dei confratelli più giovani. Morì nel 1381 lasciando il ricordo di un direttore spirituale incomparabile.

    La sua immersione in Dio e unione a Cristo lo propongono come un maestro del pensiero che invita a guardare al cielo. E’ uno dei più importanti mistici fiamminghi.

     

    La Parola di Dio del giorno Matteo 7,21.24-27

    Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia.

    Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

     

    Riflessione del giorno dagli scritti di S. Giovanni di Ruysbroeck

    Se il sole si porta a picco sopra una valle stretta tra due pareti di roccia, ma in modo che esso possa farvi giungere i suoi raggi fino in fondo, abbiamo tre effetti: la valle riceve più luce grazie ai riflessi delle pareti, e quindi si riscalda di più e diventa più fertile di una pianura aperta ai venti.

    Allo stesso modo, quando un uomo buono ammette la profondità della sua piccolezza e riconosce ch’egli non è niente, che non ha e non può nulla con le sue sole forze…egli prende più chiara coscienza della povertà e inadeguatezza dei suoi mezzi, scava ancora più a fondo nella valle della sua umiltà e mette la sua insufficienza sotto i raggi della bontà divina.

    La valle è profonda ma Cristo, Sole di giustizia, sta al vertice dello splendore, alla destra del Padre, e di là manda i suoi raggi nelle profondità del cuore degli uomini.

    Egli non è mai insensibile alle preghiere degli umili. Dal fondo della valle, allora, vengono su due steli: il desiderio di servire e lodare Dio e il desiderio di coltivare nel modo più perfetto le virtù.

    I due steli crescono e, attraverso i cieli, raggiungono Dio, trafiggono la sua generosità misericordiosa, che si apre e inonda la valle. L’anima, cioè, riceve nuovi e più abbondanti doni.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo per tutti gli ospiti del Patronato, bambini, giovani e adulti, italiani e stranieri.

     

    Don’t Forget! Santi e beati della carità

    S. FRANCESCO ANTONIO FASANI SACERDOTE DEI FRATI MINORI CONVENTUALI

    Nacque a Lucera il 6 agosto 1681, da umile famiglia di lavoratori. Battezzato con i nomi di Donato Antonio Giovanni, era chiamato Giovanniello. Molto giovane entrò tra i Minori Conventuali di Lucera e si fece notare per innocenza di vita, spirito di penitenza, povertà e zelo apostolico.

    Compiuto il noviziato e emessa la professione nel 1696, fu mandato, nel 1703, a completare la sua formazione nel S. Convento di Assisi dove fu ordinato sacerdote nel 1705. Quindi insegnò come dottore di teologia a Roma nel collegio di S. Bonaventura. Nel 1707 rientrò definitivamente a Lucera dove mise in atto un intenso apostolato nei paesi della Capitanata e località limitrofe.

    “Profondo in filosofia e dotto in teologia” fu reggente di studi nel collegio filosofico di Lucera, e poi guardiano del convento e maestro dei novizi.

    Nel 1721 Papa Clemente XI lo nominò ministro della provincia conventuale di S. Angelo, che si estendeva dalla Capitanata al Molise. Suo principale intento era di “farsi capire da tutti” e la sua catechesi era rivolta agli umili verso cui si sentiva particolarmente attratto.

    Inesauribile era la sua carità verso i poveri e sofferenti, per i quali promosse anche la simpatica usanza dei pacchi-dono in occasione del S. Natale. Ma il suo zelo sacerdotale rifulse in modo singolare nell’assistenza ai carcerati e ai condannati che accompagnava di persona fino al supplizio per confortarli.

    Fu devoto dell’Immacolata Concezione e ancora oggi è visibile nella chiesa di S. Francesco la bella statua dell’Immacolata, che egli fece venire da Napoli. Morì a Lucera il 29 novembre 1742 e fu beatificato da Pio XII il 15 aprile 1951. In Puglia è noto anche come il Santo della pioggia per i numerosi miracoli da lui compiuti in casi di siccità.

     

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