giovedì 20 giugno ’19

    XI Settimana del tempo ordinario

     

     

    nell’immagine un dipinto di Lesser Ury

     

     

    Proverbio del giorno

    «Chi a vent’anni non ne ha, a trenta non ne fa, a quaranta perde quel poco che ha»

     

    Iniziamo la giornata pregando

    Signore, rendici attenti alla sofferenza del mondo: facci scoprire solidali nella povertà con tutti i desolati e gli oppressi della terra. Fa’ che non siamo ciechi alle piaghe degli uomini e sordi ai gemiti dei dolenti. Fa’ che il nostro cuore batta nell’unico palpito del dolore dell’Uomo. Donaci di rifiutare la ribellione e la rassegnazione, per vivere con Te crocifisso l’offerta generosa e totale, che cambia la storia. E la Tua Croce diventi in noi libertà contagiosa dalla paura di amare. Amen.

     

    Margherita Ball martire

    Margherita è una donna irlandese che rimasta vedova, fu arrestata, su denuncia del suo stesso figlio, per avere accolto in casa molti sacerdoti ricercati e, dopo varie torture, morì settuagenaria in un giorno rimasto sconosciuto

     

    La Parola di Dio del giorno (Matteo 6,7-15)

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di che cosa avete bisogno ancor prima che glielo chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci abbandonare alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.» 

     

    Riflessione Per Il Giorno –  Girard, Renè (1923, Antropologo e Critico letterario

    “L’azione del cristianesimo nel nostro mondo ha creato una società che non è comparabile a nessun’altra, e questa tendenza oggi ha unificato il mondo. Per quanto si esaminino le testimonianze antiche e si facciano inchieste non si troverà nulla che assomigli anche solo da lontano alla preoccupazione moderna per le vittime. Né la Cina dei mandarini, né il Giappone dei samurai, né le Indie, né le civiltà precolombiane, né la Grecia, né la civiltà Romana della repubblica o dell’impero si curavano minimamente delle vittime che, con mano generosa, sacrificavano ai loro dei, all’onore della patria, all’ambizione di grandi o piccoli conquistatori. Ormai per sfuggire davvero al Cristianesimo, il nostro mondo dovrebbe rinunciare del tutto alla sensibilità per le vittime ed è appunto quello che Nietsche e il nazismo avevano compreso”

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i profughi e i rifugiati di tutto il mondo.

     

     

     

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