giovedì 29 dicembre ’16

    Tempo di Natale

     

     

    Iniziamo la Giornata Pregando                                                                                                                

    O Emmanuele, tu sei il Dio con noi! Adoriamo il Dio della vita inginocchiamoci dinanzi al presepe contempliamo il divino mistero. Le antiche promesse sono avverate: questa è la tua fedeltà, o Dio, questo è il tuo amore per noi. È Natale nel mondo è Natale di vita di pace e di bontà.  E Natale nel cuore di tutti a ognuno la sua luce, a ognuno la sua stella, tutti insieme a cantare: O Emmanuele, tu sei il Dio con noi! Amen.”  

     

    TOMMASO BECKET VESCOVO E MARTIRE (1118 –1170)

    Lord Cancelliere del Regno d’Inghilterra dal 1154, venne eletto arcivescovo di Canterbury e primate d’Inghilterra nel 1162: ostile ai propositi di Enrico II di ridimensionamento dei privilegi ecclesiastici, venne ucciso forse per ordine del re.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio 1 Gv 2,3-11

    Figlioli miei, da questo sappiamo di avere conosciuto Gesù: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di rimanere in lui, deve anch’egli comportarsi come lui si è comportato. Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, rimane nella luce e non vi è in lui occasione di inciampo. Ma chi odia suo fratello, è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.

     

    Riflessione Per Il Giorno

    Quando si viene a conoscenza delle spaventose efferatezze del Califfato (Isis), tutti parlano, con orrore, di «medioevo». Ma credete forse che i precedenti, civilissimi, Romani, fossero meglio? Crocifissioni indiscriminate per i non «cittadini» romani e decapitazione per questi ultimi, cristiani arsi vivi o sbranati dalle belve, gladiatori che si massacravano per divertire il popolo, torture inenarrabili nelle carceri, schiavi di ogni età a uso e consumo dei padroni. E se questo facevano i Romani il cui «diritto» si studia ancora oggi nelle università, pensate un po’ gli altri. Eppure non c’è niente da fare: ogni barbarie continua a essere definita «medievale». E invece, fu proprio l’opera incessante del cristianesimo (e proprio nel Medioevo) a costruire una civiltà un po’ più giusta e meno crudele. L’unica che finora sia esistita.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i Vescovi defunti della nostra diocesi e in modo particolare per Mons. Amadei, Oggioni, Gaddi, Piazzi e Bernareggi

     

    Don’t forget! …Ricorda!

    29-12-2009: 4° anniversario della morte di Mons. Roberto Amadei Vescovo di Bergamo

     

    153° quadro della serie: “1.000 quadri più belli del mondo”

    GIROLAMO DAI LIBRI: NATIVITÀ detta PRESEPIO DEI CONIGLI 1500 museo di Castelvecchio Verona

     

    Girolamo dai libri (1477-1555) era un pittore veronese figlio di un noto miniatore (ecco perché venne detto “dai libri”) è l’autore di questa bella natività. Diamo uno sguardo generale. L’impostazione è piramidale con due grotte: quella tradizionale col bue e l’asino e quella dei conigli. Nel paesaggio tutto reca l’impronta di Dio, tutto rimanda a Dio che ha voluto e fatto il creato. Che abbondanza di natura c’è in questo dipinto e che attenzione ai particolari: le felci sulla roccia, il melograno segno di unità e molteplicità e di martirio per il colore rosso, le case e il paesaggio sullo sfondo…Del resto il pittore appartiene alla scuola veneta del Giorgione, del Bellini…e come loro ha una vera passione per il paesaggio. Due santi diversi tra loro: S. Girolamo: – cardinale (si vede dal capello) – accompagnato dal suo amico leone si batte il petto con un sasso in segno di penitenza. Il Battista indica Gesù e tiene con la sinistra una croce con la scritta “Ecco l’agnello di Dio”: un altro esplicito riferimento alla passione e morte di Gesù. I due viandanti: uno scruta la grotta, getta un’occhiata, l’altro no… Tirano dritto perché non interessati e con la testa altrove. L’asino guarda la natività, il bue no.

    Giuseppe, in piedi, quasi fuori scena appoggiato a un bastone, sta proprio sotto la croce del Battista; appare disorientato ma passa attraverso la nascita di Gesù e supera questa sua condizione. Maria: – contempla il Figlio e prega: Gesù è adagiato sul manto blu che indica l’umanità di madre e Figlio: è girato verso di lei ma guarda noi. I coniglietti: sembrano estranei al resto del dipinto…Il coniglio indica la paura, la fecondità (i parti dei conigli sono numerosi) e la lussuria: indicano la distrazione ossia il porre attenzione a ciò che è secondario distogliendo lo sguardo da ciò che conta. Il risultato finale della composizione è poetico e coinvolgente: un gran bel quadro insomma.

     

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