1.a Settimana di Avvento
GIOVANNI DAMASCENO – SACERDOTE E DOTTORE DELLA CHIESA
Nato nel 676 circa da famiglia araba di fede cristiana, assunse importanti responsabilità amministrative sotto il governo del Califfo di Damasco. Caduto in disgrazia, si ritirò nel monastero di San Saba in Palestina dove diventò vescovo: predicò molto, scrisse importanti opere teologiche, combatté l’iconoclastia, compose una serie di inni ancora in uso nelle chiese orientali. Morì nel suo monastero verso il 749.
La Parola di Dio del giorno (Mt 7,21.24-27)
“Chi ascolta queste mie parole –dice Gesù- e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chi ascolta le mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande”
Il quadro della settimana – 45° quadro della serie: “i 1.000 quadri più belli del mondo”
Il Pagamento del tributo, affresco di Masaccio, fa parte della decorazione della Cappella Brancacci in S. Maria del Carmine a Firenze. L’opera ritrae la scena evangelica (Matteo 17,24-27) in cui Gesù invita Pietro a pagare il tributo chiesto dal gabelliere per entrare nella città di Cafarnao. Nel quadro sono dipinti i tre momenti successivi della scena: 1) al centro: la richiesta di pagamento da parte dell’esattore ritratto di scena mentre Gesù domanda a Pietro: “Che ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?”. 2) a sinistra: Pietro prende il pesce sulla riva del lago e vi trova la moneta per pagare il tributo. 3) a destra: Pietro paga il tributo al gabelliere, alle porte della città. Siamo di fronte a una delle più alte espressioni dell’arte di Masaccio e del Rinascimento in generale, nella quale il giovane artista voleva rimarcare il ruolo di guida della Chiesa per la salvezza dell’uomo, soprattutto dopo che il Concilio di Costanza (1418) aveva posto fine allo scisma d’Occidente.
Il vero miracolo in questo episodio è la fede di Pietro nei confronti di Cristo: egli, infatti, ubbidisce ciecamente all’ordine del maestro e proprio per questo trova nella bocca di un pesce i soldi necessari a poter pagare il gabelliere. Importante è anche la scenografia nella quale si svolgono i tre tempi dell’episodio, dove tutto è regolato dalla prospettiva e dall’osservazione naturalistica, che creano un paesaggio vivo e realistico come mai visto fino ad allora in pittura. Masaccio tratta i personaggi in modo audace e del tutto convincente: la scena è solenne, ma carica di dinamismo e la tensione psicologica che si esprime nello sguardo di Cristo e dei discepoli è fortissima. Il dipinto è affascinante per le emozioni che trasmette e per l’intensità dei personaggi che sono vivi, palpitanti, come mai era successo in pittura e raramente si ripeterà poi.
Preghiera del giorno
“Signore, che hai fissato le stagioni dell’anno e quelle della vita, fa’ che possieda il cuore di tutte le stagioni : allegro come la primavera, sereno come l’estate, dolce come l’autunno, chiaro come l’inverno. Amen”
Intenzione del giorno
Preghiamo perché viviamo in tempo di Avvento in spirito di attesa e vigilanza operosa
…Don’t forget… BERGAMASCHI ILLUSTRI: IN CONTE CARRARA GIACOMO CARRARA: (Bergamo 1714-1796). Fin da giovane studiò l’arte e la cultura artistica e letteraria. Alla morte del padre ereditò un ricco patrimonio con cui potè soddisfare le ambizioni di collezionista con l’acquisto di libri, disegni, medaglie e dipinti. Si dedicò alla frequentazione di famose gallerie, botteghe dei pittori ed allo studio di pitture in chiese e palazzi, conseguendo una preziosa esperienza ed accrescendo l’entità delle collezioni. Decisa a dare una collocazione degna ai suoi quadri, fondò una Scuola di pittura e la Galleria che prenderà il suo nome. La costruzione dell’edificio venne affidata all’architetto Gallizioli in stile neoclassico. |
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