Non è solo chi ci vive e lavora a far notare che il Patronato S. Vincenzo è un luogo dove ogni giorno accadono cose che sorprendono o sconcertano e dove i bravi e tranquilli si mescolano con gli stravaganti, i “fuori di testa” e qualche elemento pericoloso.
Ma poi è inevitabile che si guardi a quel che succede fuori del recinto e si scopre che nel resto del mondo c’è un paese dove i capi ordinano di sparare a vista alle ragazze che non portano il velo nel modo giusto; un altro dove il presidente premio Nobel per la pace scatena una guerra con migliaia di morti e 5 milioni di profughi; un altro dove il capo, un tipo basso e tondo, chissà perché si diverte a lanciare missili atomici minacciando i vicini.
C’è il paese più sconfinato della terra il cui “Zar” si fa inquadrare mentre varca altissime porte d’oro per annunciare al mondo che ama tanto i suoi vicini da invaderli, perché non può vivere senza di loro. Un altro dove al potere barbuti “studenti” scoraggiano le donne dal frequentare gli studi e così via (ci fermiamo qui…ma come assaggio basta e avanza).
Che dire? Dopo questo quotidiano sguardo sul mondo offerto da tv, giornali e web, uno torna a guardare dentro casa e tira un sospiro di sollievo: in confronto a ciò che avviene fuori, nel Patronato regna la pace e la normalità.
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