Quando scende, immancabilmente ci porta nei luoghi più intimi delle nostre case. E nei bambini, in tutti i bambini del mondo, quando si deposita nei prati diventa lo specchio della loro vita interiore, del loro animo puro e trasparente. Sarà per questo che anche noi grandi restiamo affascinati dalla sua purezza.
La neve. Che ci sorprende tutte le volte che scende.
Con alcuni ragazzi della Ciudad de los Niños s abbiamo raggiunto i 4000 metri così che Jimmi e Nestor, due fratelli di 10 e 12 anni, per la prima volta hanno affondato i loro piedi nella neve e cercato di camminare sopra alcuni laghetti ghiacciati.
Mentre li guardavamo scivolare, tra i lama e gli alpaca sorpresi da questa piccola invasione, mi sono ricordato di una filastrocca di Gianni Rodari che la maestra delle elementari ci aveva fatto imparare a memoria:
… l’orme dei piedini, la neve serberà
per guidare i bambini
a casa, quando mamma chiamerà…
Ognuno di noi lascia orme in questo mondo e sopra queste orme altri camminano, intuendo che già una via è stata tracciata. Chi educa, chi forma la vita interiore dei più piccoli, chi ama, lascia orme che diventano sicurezza per chi deve affrontare il cammino della vita.
Chissà cosa avranno sognato Jimmi e Nestor sabato pomeriggio di ritorno da questa escursione, mentre in auto lasciavano ciondolare la testa, presi dalla stanchezza! Il volto disteso e felice ci hanno fatto percepire che anche a loro nella vita è stata data la possibilità di intraprendere sentieri sicuri.
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