lunedì 12 dicembre ’16

    III Settimana di Avvento

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Canti liturgici di Avvento)

    Cielo, terra e mare invocano la nuova luce che sorge sul mondo: luce che irrompe nel cuore dell’uomo, luce allo stesso splendore del giorno. Tu come sole percorri la via, passi attraverso la notte dei tempi e dentro il grido di tutto il creato sopra la voce di tutti i profeti. Viviamo ogni anno l’attesa antica, sperando ogni anno di nascere ancora, di darti carne e sangue e voce, che da ogni corpo tu possa risplendere. Per contemplarti negli occhi di un bimbo e riscoprirti nell’ultimo povero, vederti piangere le lacrime nostre oppur sorridere come nessuno. A te che sveli le sacre Scritture ed ogni storia dell’uomo di sempre, a te che sciogli l’enigma del mondo, il nostro canto di grazia e di lode

     

    V. MARIA DI GUADALUPE

    L’apparizione, nel dicembre 1531 della “Virgen Morenita” all’indio J. Diego, a Guadalupe, ha lasciato un solco profondo nella cultura e religiosità messicane. L’evento è un caso di inculturazione miracolosa: meditare su questo evento significa oggi porsi alla scuola di Maria, maestra di umanità e di fede, annunciatrice e serva della Parola, che deve risplendere in tutto il suo fulgore, come l’immagine misteriosa sulla tilma (poncho) del veggente messicano, che la Chiesa ha di recente proclamato santo

     

    Ascoltiamo La Parola di Dio (Matteo 21,23-27)

    In quel tempo, entrato Gesù nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?». 
    Gesù rispose: «Vi farò anch’io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Ed essi riflettevano tra sé dicendo: «Se diciamo: “dal cielo, ci risponderà: “perché dunque non gli avete creduto?”; se diciamo “dagli uomini” abbiamo timore della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo perciò a Gesù, dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose». 

     

      Riflessione del giorno (Cristianesimo a Cuba)

    Nell’isola orfana di Fidel Castro, non c’è mai stata vita facile per chi manifestava il credo cristiano. Ma Papa Francesco ha stemperato i rapporti tra il Vaticano e il líder màximo, con la mediazione nei rapporti tra Cuba e gli Usa. E ci sono piccole/grandi storie che fanno pensare e tengono viva la speranza. Una di queste viene dalla Capitale: nascoste nel cuore dell’Avana, ogni giorno, impastano acqua e farina: sono quindici religiose e vivono in un grande edificio. Sono le operaie della fabbrica più singolare di Cuba e forse del mondo: oltre alle preghiere e alle meditazioni delle S. Scritture, le suore si dedicano con straordinaria professionalità e sono le uniche a fabbricare ostie per tutte le parrocchie e chiese cubane. Producono oltre un milione di ostie ogni anno. Tra loro c’è Sr. Teresa María de la Virgen de la Caridad, 90 anni, di cui 69 senza uscire dal suo convento: entrò in clausura quando aveva 14 anni, nel 1945/46, 13 anni prima del trionfo della Rivoluzione di Fidel Castro. La più giovane è Liset, entrata in clausura solo due anni fa ed è stata lei a coordinare la produzione delle tantissime ostie richieste per le Celebrazioni Eucaristiche di Papa Francesco nella sua visita all’isola.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per gli ammalati e per tutti coloro che soffrono

     

    Don’t forget!

    12-12-1969: Strage di Piazza Fontana nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano: 16 morti e 88 feriti.

     

    gingol

     

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