lunedì 17 giugno ’19

    XI Settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine un dipinto di Lesser Ury

     

    Proverbio del Giorno

    «Troppo è peggio che poco (Giappone)»

     

    Iniziamo la giornata Pregando

    O Padre, che a piene mani semini nel nostro cuore il germe della verità e della grazia, fa’ che lo accogliamo con umile fiducia e lo coltiviamo con pazienza evangelica, ben sapendo che c’è più amore e più giustizia ogni volta che la tua parola fruttifica nella nostra vita. Per Cristo nostro Signore. Amen

     

    Giulitta Martire

    Durante la persecuzione di Diocleziano a Iconio (oggi in Turchia) Giulitta, donna ricca, vedova con il figlio in tenera età, Quirico, lascia la città, per sfuggire alla persecuzione, e scende con le ancelle in Cilicia, dove è arrestata con l’accusa di essere cristiana. La leggenda narra che il persecutore teneva il fanciullo sulle ginocchia: Quirico, vista la madre sofferente, si disse anch’egli cristiano e morì scaraventato a terra dal governatore. La madre, impietrita dal dolore, restò ferma nella fede e dopo strazianti torture, fu consegnata al boia per essere giustiziata intorno al 304

     

    La Parola di Dio del giorno (Matteo 5,38-42)

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle».

     

    La riflessione del giorno (S. Gerolamo: commento al salmo 95)

    Quando parlo della croce, non penso al legno, ma al dolore. In effetti questa croce si trova in Britannia, in India e su tutta la terra. Cosa dice il Vangelo? Se non portate la mia croce e non mi seguite ogni giorno… (Lc. 14, 27). Notate cosa dice! Se un animo non è affezionato alla croce, come io alla mia per amor vostro, non può essere mio discepolo. Felice colui che porta nel suo intimo la croce, la risurrezione cioè il luogo della nascita e dell’ascensione di Cristo! Felice chi ha Betlemme nel suo cuore, nel cui cuore, cioè, Cristo nasce ogni giorno! Che significa del resto “Betlemme”? Casa del pane. Siamo anche noi la casa del pane, di quel pane che è disceso dal cielo. Ogni giorno Cristo vien per noi affisso alla croce. Noi siamo crocifissi al mondo e Cristo è crocifisso in noi. Felice colui nel cui cuore Cristo risuscita ogni giorno, quando egli fa penitenza per i suoi peccati anche i più lievi. Felice chi ascende ogni giorno dal monte degli ulivi al regno dei cieli, ove crescono gli ulivi rigogliosi del Signore, ove si eleva la luce di Cristo, ove si trovano gli uliveti del Signore. Sono come un olivo fecondo nella casa di Dio (Salmo 51, 10). Accendiamo anche la nostra lampada con l’olio di quell’olivo e subito entreremo con Cristo nel regno dei cieli.

     

    L’intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i cappellani delle carceri e per tutti i carcerati

     

    Don’t forget! …Ricorda!

    17/06/1978: 40° anniversario dell’Ordinazione Sacerdotale di don Fausto Resmini

     

    100 immagini che hanno cambiato il mondo – IL TELEGRAFO SENZA FILI ATTRAVERSA L’ATLANTICO

    12 dicembre 1901 – Terranova Canada

    Questa foto in bianco e nero documenta in modo ufficiale un esperimento rivoluzionario che ha aperto la strada alle moderne telecomunicazioni. Il giovane (27 anni) in piedi a sinistra è lo scienziato e inventore italiano Guglielmo Marconi. L’uomo seduto è il suo assistente britannico George Kemp. I due posano per documentare la prima trasmissione del telegrafo senza fili attraverso l’Atlantico, invenzione che procurerà a Marconi il premio Nobel per la fisica nel 1909. Per realizzare questo straordinario esperimento Marconi aveva fatto costruire in Cornovaglia un grande trasmettitore con un’antenna di 130 metri. Poi coi suoi assistenti G. Kemp e P. Paget aveva raggiunto l’isola canadese di Terranova dopo aver dato istruzione alla stazione inglese di trasmettere tutti i giorni alla stessa ora i punti dell’alfabeto morse che rappresentano la lettera S sperando di captare il messaggio a una distanza di 3.000 Km. Il messaggio avrebbe dovuto rimbalzare sulla ionosfera e propagarsi seguendo la curvatura della terra, cosa ritenuta impossibile dalla comunità scientifica. E invece contro ogni aspettativa l’esperimento riuscì e il giovane scienziato italiano stupì il mondo.

     

     

     

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