Lunedì 20 maggio 2024

     

    VII settimana T. Ordinario (Anno pari)

     

    Avvenne il 20 maggio…

    325 – Ha inizio il Concilio di Nicea I, il primo concilio ecumenico del Cristianesimo.

    1293 – Sancho IV di Castiglia fonda l’Università Complutense di Madrid.

    1815 – Con il trattato di Casalanza il Regno di Napoli è affidato nuovamente ai Borbone.

    1932 – Amelia Earhart decolla per la prima traversata atlantica senza scalo eseguita da una donna.

    1940 – I primi prigionieri arrivano nel nuovo campo di concentramento di Auschwitz.

    1970 – In Italia viene promulgata la legge 20-5-1970 n. 300, meglio nota come Statuto dei lavoratori.

     

    Aforisma di Raoul Follerau

    “La più grande disgrazia che ci possa capitare è quella di non essere utili a nessuno, e che la nostra vita non serva a niente.”

     

    Preghiera

    Dio, Padre di misericordia, il tuo Figlio unigenito, morente sulla croce, ci ha donato la sua stessa Madre, la beata Vergine Maria, come nostra Madre; concedi che la tua Chiesa, sorretta dal suo amore, sia sempre più feconda nello Spirito, esulti per la santità dei suoi figli e raccolga nel suo grembo l’intera famiglia degli uomini. Per Cristo nostro Signore. Amen

     

    Santo del giorno

    Nato a Massa Marittima l’8-9-1380, rimase orfano dei genitori e fu allevato a Siena da due zie. Frequentò lo Studio senese fino a 22 anni, quando vestì l’abito francescano e divenne uno dei propugnatori della riforma dei francescani osservanti. Devoto del santo nome di Gesù, ne faceva incidere il monogramma «YHS» su tavolette di legno, che faceva baciare al pubblico dopo le sue prediche.

    Stenografati da un discepolo, i discorsi in volgare di Bernardino sono giunte fino a noi. Anche dopo la sua morte avvenuta all’Aquila il 20-5-1444 continuò la sua opera di pacificazione. Era infatti giunto morente in questa città e non poté tenervi le prediche che si era prefisso. Persistendo le lotte tra le opposte fazioni, il suo corpo nella bara cominciò a versare sangue e il flusso si arrestò solo quando i cittadini dell’Aquila si rappacificarono. Fu canonizzato nel 1450, cioè a soli sei anni dalla morte.

    Il 21 novembre 1964, a conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, il Papa Paolo VI dichiarò la beata Vergine Maria «Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo cristiano, tanto dei fedeli quanto dei Pastori, che la chiamano Madre amantissima». Papa Francesco a conferma di questa decisione ha disposto che il lunedì dopo Pentecoste fosse dedicato alla B.V. Maria madre della Chiesa. 

     

    Parola di Dio del giorno Giovanni 16,29-33

    In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete».

    Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito. Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via.

    Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.

     

    Riflessione frammenti di vita

    Alla fine del rito il sagrato è pieno di genitori, parenti e padrini dei cresimati che si salutano. Uno dei ragazzi esclama: “Anche questa è fatta: adesso l’hanno finita di romperci le …”. Il papà scoppia a ridere, la mamma invece si contiene, ma non ce la fa a nascondere l’espressione sollevata di chi ha archiviato una fatica in più.

    Eppure poco prima in chiesa la catechista aveva ringraziato i cresimati definendoli “questi nostri meravigliosi ragazzi” con un entusiasmo decisamente eccessivo e il parroco -più terra terra- aveva ricordato che essendo stati “confermati” ora toccava a loro il compito di “confermare” l’impegno preso. La strafottente battuta del bulletto ha messo in evidenza che purtroppo i cresimati si stavano di fatto congedando dalla pratica della vita cristiana.

    Ma è probabile che questa sia solo la lettura esteriore dei fatti e che ce ne sia anche un’altra, tutta interiore. Infatti il protagonista della Cresima è lo Spirito Santo che a differenza di noialtri, è serio e sicuro, non lascia a metà le cose, non perde chi gli è stato affidato e soprattutto non ha fretta. I ragazzi si accorgeranno, strada facendo, che non sarà facile sbarazzarsi di Lui, il che è una grossa fortuna per gente che di sapienza, intelletto, consiglio e via discorrendo non sembra averne molto nelle sue corde.  

     

    Intenzione di preghiera

    Per le persone che ogni giorno incontriamo e per quelle che si raccomandano alla nostra preghiera.

     

    Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo       

    ÉMILE RENOUF: LA MANO AMICA (LA MAIN TENDUE)

    1881 – Olio su tela – 156,8 x 224,8 cm

    Emile Renouf (1845–1894) fu un artista realista francese noto per le sue raffigurazioni di paesaggi e uomini in mare come si vede in La mano amica (1881), un dipinto di un pescatore e una ragazzina che remano insieme su una barca da pesca. Espositore abituale al Salon di Parigi, Renouf guadagnò notorietà tra i membri della comunità artistica francese dopo aver ricevuto una medaglia d’oro all’Esposizione Universale del 1889.

    Le sue opere sono conservate nelle collezioni del Metropolitan Museum of Art di New York e del Musée des beaux-arts de Quimper. Per oltre 100 anni, Un Coup de Main, la più grande opera di Émile Renouf, ha attirato visitatori alla Collezione Corcoran di Washington, con il suo soggetto accattivante dipinto su scala impressionante e con dettagli realistici. Rapidamente divenne un’icona dell’arte accademica francese del XIX secolo nella capitale degli USA e in tutti gli Stati Uniti, grazie all’ampia distribuzione delle sue incisioni appese nelle aule, nelle chiese, negli ospedali e nei salotti americani.

    “L’artista ha capito e qui ha trasferito sulla tela una delle emozioni più belle della vita: l’amore comprensivo e la simpatia dei vecchi per i più piccoli…L’artista ha subordinato tutto nel quadro al centro di interesse a quelle piccole mani volenterose che si uniscono a quelle del pescatore nello sforzo di condurre la barca al di là dagli scogli affioranti, verso il mare aperto”.

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