Lunedì 22 maggio 2023

     

    VII Settimana di Pasqua 

     

    Aforisma di Charles Bukowski (1920-1994)

    “Attenti a quelli che cercano continuamente la folla, da soli non sono nessuno”.

     

    Preghiera del giorno

    Venga su di noi, o Signore, la potenza dello Spirito Santo, perché aderiamo pienamente alla tua volontà e la possiamo testimoniare con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    Santo del giorno

    S. Giulia martire in Corsica

    All’epoca in cui Cartagine fu presa d’assalto, Giulia, una ragazza cartaginese vissuta nel V sec. fu comprata da un uomo di nome Eusebio. Il suo padrone, sebbene fosse pagano, ammirava il coraggio e la dedizione con cui la donna compiva il suo servizio.

    Quando, finito il lavoro, Giulia poteva finalmente riposare, si dava invece alla lettura o alla preghiera. Digiunava spesso e il suo padrone non riuscì mai a farle interrompere il digiuno un solo giorno, se non la domenica di Pasqua.

    Un giorno che la nave del suo padrone si trovava in un porto della Corsica, Giulia, rimasta sulla imbarcazione fu rapita; il governatore del posto, Felice, uomo violento e crudele, voleva tenere con sé la bella schiava e fece in possibile per convincerla a rinnegare la fede cristiana, ma Giulia si rifiutò di rinnegare Cristo.

    Per questo fu torturata e flagellata, ma in mezzo ai tormenti, la Santa continuò a confessare la fede con sempre più ardore. Per questo fu condannata a morire crocifissa.

     

    Parola di Dio del giorno Giovanni 16,29-33

    In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».

    Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

     

    Riflessione del giorno

    “Ho trovato lavoro, ma ho bisogno di una bici elettrica perché l’azienda è a dieci km da Bergamo: ne avrei trovata una a 200 euro”. L’operatore gli chiede: “Prima fammi vedere il contratto, poi parliamo di soldi”. Il giorno dopo il giovane nostro ospite torna alla carica: “Il foglio del contratto non lo trovo più…fortuna che l’avevo salvato sul telefonino che si è rotto e il negoziante per ripararlo mi ha chiesto 100 euro”.

    L’operatore: “No problem: portami l’impegnativa e risolviamo la cosa”. Due giorni dopo riappare con un amico e un foglietto scritto in modo illeggibile, dove l’unica cosa chiara è il numero 50: “Cos’è questa cosa?” gli fa l’operatore e lui: “L’ha scritta il cinese del negozio: sono i 50 euro che gli devo per riavere il cellulare”. “A parte che se fosse scritta in cinese sarebbe più comprensibile, non erano 100 gli euro?”. “Sì –fa lui- gli altri 50 me li ha prestati questo mio amico e devo restituirli”.

    Al che l’operatore rilancia: “A restituire i soldi all’amico ci pensi tu, mentre al negozio vado io a pagare: dove si trova?”. Preso alla sprovvista, lui esita: “Si trova in via…ma non ricordo il nome. Verifico e torno subito”. Sono passati vari giorni e il tipo non si è più fatto vivo, ma sappiamo che rientra la sera tardi con una bici elettrica nuova. Noi l’avremmo anche aiutato a pagarla, se solo avesse evitato di montare tutto quel castello di menzogne. A proposito: il nostro non lavora affatto.

     

    Intenzione di preghiera

    Per i giornalisti e chi lavora nell’ambito dell’informazione perché siano guidati dall’amore alla verità e dal rispetto delle persone.

     

    Don’t Forget! Grandi personaggi e veri credenti

    Gregor Johann Mendel 1822-1884

    JOHANN (nome di battesimo) MENDEL nacque il 22 luglio 1822 a Hyncice, in Moravia (oggi Rep. Ceca). Suo padre Anton era appassionato di sperimentazione agricola e nella fattoria paterna Mendel imparò fin da bambino l’arte di selezionare gli alberi da frutta. Iniziò a studiare scienze naturali e si laureò nel 1843, nonostante un grave dissesto economico familiare. Per approfondire i suoi studi naturalistici entrò nel convento agostiniano di Brno, prendendo nel 1847 i voti col nome di Gregor.

    Il giovane Gregor mostrava notevoli doti intellettuali e così i superiori lo mandarono a Vienna perché perfezionasse gli studi di fisica e scienze. Nel 1853 Mendel, tornato al convento, iniziò quegli esperimenti di incrocio di piante impiegando come laboratorio l’orto del suo monastero, con lo scopo di trovare delle leggi che spiegassero la continuità nella trasmissione dei caratteri. Selezionò 22 varietà di piselli e prestò attenzione a 7 coppie di proprietà opposte, facili da distinguere (forma del seme, grandezza della pianta, colore dei cotiledoni, ecc.).

    Ogni primavera guardava i risultati e li interpretava con cura, procedendo all’elaborazione statistica dei dati. Dopo aver analizzato circa 30.000 piante di Pisum sativum in dieci anni di lavoro, arrivò a formulare le leggi fondamentali dell’ereditarietà, valide ancor oggi, e spiegate a distanza di più di un secolo anche a livello della biologia molecolare. I suoi lavori, pubblicati nel 1866 (Esperimenti sugli ibridi delle piante), non suscitarono negli ambienti scientifici alcun interesse.

    Solo all’inizio del Novecento, 35 anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1884, ci si accorse dell’importanza della scienza dell’ereditarietà, da cui si è sviluppata la genetica moderna. Ancora oggi a Brno, nel museo situato accanto al suo convento, si trova un’iscrizione dedicata al grande ricercatore che dice, in lingua ceca: Mà doba prijde ossia «Il mio tempo arriverà». Mendel ha vissuto l’attività scientifica con la massima dedizione, senza esitare a staccarsene quando nel 1866, fu eletto all’unanimità abate del monastero e adempì scrupolosamente i suoi obblighi come uomo religioso e sacerdote.

    La nostra conoscenza della personalità di Mendel è stata di recente arricchita dalla pubblicazione di due sunti autografi di prediche da lui tenute, compilati negli ultimi anni di vita. Chi scorre queste sue riflessioni avverte che in esse parla un uomo di fede profonda, un buon pastore di anime, che pensa in unità con la Chiesa e intende trasmettere queste sue convinzioni al suo uditorio. Insomma un grande scienziato e un ottimo religioso a conferma che fade e scienza non sono assolutamente inconciliabili, anzi…

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