XXV Settimana del tempo ordinario
nell’immagine un dipinto di Pierre Bonnard
Aforisma del Giorno (Cartesio)
Alla resa dei conti, non c’è vizio che nuoccia tanto alla felicità dell’uomo come l’invidia.
Iniziamo la Giornata Pregando
O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore…
Gerardo Sagredo
Nacque a Venezia intorno al 980 dalla nobile famiglia Sagredo. Giorgio, raggiunta l’età, entrò in monastero. Divenne priore del monastero e poi abate, ma rinunciò alla carica e partì per un pellegrinaggio in Palestina, ma raggiunse invece l’Ungheria dove si stabilì e fu ordinato vescovo di Csanád. Partecipò all’opera di evangelizzazione del popolo magiaro, voluta dal re Stefano ‘il santo’, tanto da meritarsi il titolo di apostolo dell’Ungheria. Morì nel 1046, per mano di un gruppo di pagani, che lo spinsero giù dal monte Kelen che prese poi il nome di Monte Gerardo.
La Parola di Dio del giorno (Luca 8,16-18)
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere».
BREVE COMMENTO AL VANGELO (S. josemaria Escrivà de Balaguer)
Il lavoro professionale, qualunque sia, diviene lucerna che illumina colleghi ed amici. Ecco perché non importa che si dica di un tale che è un buon cristiano, se è un pessimo calzolaio! Se non si sforza di apprender bene il suo mestiere e di esercitarlo con cura, non potrà né santificarlo né offrirlo al Signore. E la santificazione del lavoro di tutti i giorni è, per così dire, il cardine della vera spiritualità per tutti noi che siamo decisi ad esser di Dio calati nelle realtà temporali.
Riflessione del giorno – (S. Francesco di Sales (1567-1622), Introduzione alla Vita devota, II, cap. 21)
Se la gente del mondo ti domanda perché ti comunichi così spesso, di’ loro che è per imparare ad amare Dio, per purificarti dalle tue imperfezioni, per liberarti dalle tue miserie, per consolarti nelle tue afflizioni e trovare sostegno nelle tue debolezze. Di’ loro che due categorie di persone devono comunicarsi spesso: i perfetti, perché, essendo ben disposti, farebbero molto male a non accostarsi alla fonte della perfezione, e gli imperfetti, per poter appunto aspirare alla perfezione; i forti per non diventare deboli, e i deboli per diventare forti; i malati per essere guariti e i sani per non ammalarsi…Di’ loro che quelli che non hanno molte occupazioni nel mondo devono comunicarsi spesso perché ne hanno la possibilità, e quelli che hanno molte occupazioni nel mondo, perché ne hanno la necessità, e chi lavora molto ed è carico di fatiche deve mangiare cibi sostanziosi e frequentemente. Di’ loro che ricevi il SS. Sacramento per imparare a riceverlo bene, perché non si fa molto bene un’azione a cui non ci si esercita spesso. Comunicati spesso, più spesso che puoi, secondo il parere del tuo padre spirituale; e credimi, le lepri, sulle nostre montagne, in inverno diventano bianche, perché non vedono e non mangiano altro che la neve; anche tu, a forza di adorare e di mangiare la bellezza, la bontà e la purezza stessa in questo divino Sacramento, diventerai tutta bella, tutta buona e tutta pura.
Intenzione del giorno
Preghiamo per gli ex-allievi e tutti gli ospiti attuali del Patronato S. Vincenzo
Don’t Forget!
Secondo il rapporto Eurispes 2016 il 71% degli italiani si dichiara cristiano di confessione cattolica, e di essi è praticante il 25%. Tra i cattolici, si reca però a Messa ogni domenica il 21 %, mentre il 15 % entra in chiesa 2/3 volte al mese. Il 31% frequenta le chiese in occasione di feste religiose, il 21% solo in occasione di battesimi, comunioni, cresime, funerali. Sacramenti: i cattolici danno maggior importanza al battesimo (88 %), al matrimonio (84%), seguito da eucarestia (78%), cresima (77%) e confessione (64%), ma di fatto si confessa solo il 27%. Ammonterebbe a 1.600.000 il numero di italiani non cattolici: oggi rappresentano il 3 % della popolazione. Primi i cristiani protestanti (27%), poi i testimoni di Geova (25%), i musulmani (15%), i cristiani ortodossi (10%), i buddhisti (9%), gli ebrei (2%), gli induisti (2 %).
Nessun commento
È possibile postare il commento di prima risposta.