Lunedì 8 aprile 2024

     

    2.a settimana di pasqua

    Annunciazione del Signore

     

    Preghiera

    O Padre, tu hai voluto che il tuo Verbo si facesse carne nel grembo della Vergine Maria: concedi a noi, che professiamo la fede nel nostro redentore, vero Dio e vero uomo, di essere partecipi della sua natura divina. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di Dio della Festività dell’Annunciazione di N.S. Gesù Cristo

    Isaia 7,10-14; 8,10; Salmo 39; Ebrei 10,4-10; Luca 1,26-38

    In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo.

    L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».

    Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

     

    Riflessione

    A colpire, nell’Annunciazione, è che una “religione pura” esige un dialogo vivente e costante fra Dio e ogni uomo. Qui Dio ha pronunciato la sua ultima Parola a Maria, perché si compissero le parole che, nella storia di Israele, erano state dette ad Abramo, a Mosè e ai profeti. Essi avevano ascoltato e obbedito; lasciarono entrare nella loro vita la Parola di Dio, la fecero parlare nelle loro azioni e la resero feconda nel loro destino. I profeti sostituirono alle loro idee la Parola di Dio; anche Maria lasciò che la Parola di Dio si sostituisse alle sue convinzioni religiose.

    Di fronte alla profondità e all’estensione di questa nuova Parola, Maria “rimase turbata”. Straordinario è poi che Dio non solo si avvicina a Maria, ma le offre il proprio Figlio eterno perché divenga il suo Figlio. Come è possibile che il “Figlio dell’Altissimo” diventi suo Figlio? “Lo Spirito Santo scenderà su di te”. Come scese sul caos, in occasione della creazione, lo Spirito Santo scenderà su Maria e il risultato sarà una nuova creazione. “Maria disse: Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. Nell’Annunciazione si ha il tipo di dialogo che il Padre del nostro Signore Gesù Cristo vorrebbe avere con ciascuno di noi.

    L’esperienza di Maria a Nazareth sottolinea questa verità per tutto il popolo di Dio. Il suo “sì” in risposta all’offerta divina e il cambiamento drammatico di vita che ne sarebbe seguito, mostrano che la venuta di Dio in mezzo a noi esige un cambiamento radicale. Ma, cosa più importante, l’Annunciazione a Maria ci pone di fronte ad una grande verità: ognuno di noi ha avuto un’“annunciazione” personale. Se esaminate la vostra vita passata, troverete un’esperienza che è stata decisiva; forse non ebbe allora conseguenze immediate, ma, ripensandoci adesso, vi accorgete che è stata fondamentale.

    Era il Dio di Maria di Nazareth che si annunciava a voi. Voi avete dunque avuto una “vostra” annunciazione. E se non avete risposto “sì”, o se avete pronunciato soltanto un “sì” timido? Basta riconoscere l’annunciazione ora e cercare di recuperare il tempo perduto, vivendo per Dio e per gli altri. “Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”.

     

    Intenzione di preghiera

    Per i preti del P.S.V. che oggi rinnovano le loro promesse, perché fedeli al carisma del Fondatore don Giuseppe Vavassori, mettano la loro intera esistenza al servizio dei giovani e dei poveri.

     

    Don’t Forget!

    Oggi alle 10,30 nella chiesa del Conventino i preti del Patronato S. Vincenzo rinnovano le promesse con le quali manifestano la loro volontà di appartenere alla comunità del P.S.V. Fu lo stesso don Bepo a stabilire che il rinnovamento delle promesse fosse celebrato il 25 marzo festa dell’Annunciazione dell’Angelo Gabriele alla SS. Vergine Maria. Quest’anno la celebrazione è stata spostata all’8 aprile perché il 25-3 cadeva nella settimana santa.

     

    Avvenne l’8 di aprile…

    1271 – Siria: il sultano Baybars conquista presso Homs il castello dei Cavalieri dell’Ospedale di S. Giovanni di Gerusalemme, oggi noto come Krak dei Cavalieri

    1341 – Roma: Francesco Petrarca viene incoronato d’alloro come “poeta” sul Campidoglio

    1866 – Italia e Prussia, in previsione della 3.a guerra di indipendenza, alleate contro l’Austria.

    1904 – Francia e Gran Bretagna sottoscrivono la cosiddetta entente cordiale.

    2005 – Funerale di papa Giovanni Paolo II, cui partecipano più di 200 delegazioni ufficiali

    2013 – Muore a Londra l’ex primo ministro britannico Margaret Thatcher a 88 anni

     

     

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