XXVI settimana T. Ordinario
Avvenne il 1° ottobre…
31 a.C. – Alessandro Magno sconfigge Dario III di Persia nella battaglia di Gaugamela (o Arbela).
1800 – La Spagna, con il trattato di S. Ildefonso, cede la Louisiana alla Francia.
1818 – Comincia il Congresso di Aquisgrana.
1898 – Lo zar Nicola II espelle gli ebrei dalle principali città russe.
1946 – I principali esponenti del Nazismo vengono condannati al Processo di Norimberga.
1949 – Mao Zedong dichiara la Costituzione della Repubblica Popolare Cinese.
aforisma di Albert Einstein
«La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi».
Preghiera
O Dio, che apri le porte del tuo regno agli umili e ai piccoli, fa’ che seguiamo con fiducia la via tracciata da Santa Teresa di Gesù Bambino, perché, per sua intercessione, ci sia rivelata la tua gloria eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Teresa nacque nel 1873 da famiglia molto credente (nel 2015 anche i suoi genitori sono stati dichiarati santi) e ricevette, dunque, un’educazione che la indusse a scegliere la vita religiosa presso il Carmelo di Lisieux. Qui si affida progressivamente a Dio e su suggerimento della superiora tiene un diario sul quale annota le tappe della sua vita interiore.
All’amore di Dio Teresa risponde con tutte le forze e l’entusiasmo giovanile. Non sa, però, che l’amore la condurrà attraverso la via della privazione e della tenebra. L’anno successivo, il 1896, si manifestano i primi segni della tubercolosi che la porterà alla morte. Vi è, però, un’ultima tappa, dove apprende che a lei è affidata la conoscenza della piccola via, la via dell’abbandono alla volontà di Dio.
La vita diviene per Teresa un abbandono completo alla volontà di Dio che vigila e prende tra le sue braccia chi a Lui si affida. Muore il 30-9-1897 a soli 24 anni. Papa Pio XI la beatificò il 29-4-1923 e la canonizzò il 17-5-1925. Giovanni Paolo II il 19-10-1997 l’ha dichiarata Dottore della Chiesa.
Parola di Dio del giorno Luca 9,51-56
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino a Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso.
Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio».
Riflessione dagli scritti di S. Teresa di Gesù Bambino
La fede rivela a Santa Teresa la paternità di Dio ed il suo amore misericordioso: «Sempre il Signore è stato per me compassionevole e pieno di tenerezza… lento a punire e abbondante nella misericordia –scriverà verso la fine della sua vita-. Mi ha dato la sua Misericordia infinita, ed è attraverso essa che contemplo le altre perfezioni divine!… Allora, tutte mi appaiono sfavillanti d’amore, la giustizia stessa (e forse ancor più di qualsiasi altra), mi sembra aureolata d’amore».
Essa ha capito che la debolezza, l’impotenza, il peccato stesso, purché ci se ne penta, lungi dall’ostacolare la misericordia di Dio, la suscitano e la attirano: «Sì, lo sento, anche se avessi sulla coscienza tutti i peccati che si possono commettere, andrei, con il cuore spezzato dal pentimento, a buttarmi fra le braccia di Gesù, perché so quanto teneramente Egli ama il figliol prodigo che torna da lui…Sento che questa moltitudine di offese sarebbe come una goccia d’acqua gettata in un braciere ardente».
E quando le prove della vita rischiano di toglierle la serenità dell’abbandono fiducioso nelle mani di Dio, Teresa si ricorda delle parole di Gesù: Non mettetevi in pena per il domani: il domani avrà cura di se stesso; a ciascun giorno basta il suo affanno (Matt. 6, 34), e, portando giorno per giorno la sua croce, canta:
«Se penso al domani, temo la mia incostanza, sento nascermi in cuore la tristezza e la noia. Ma accetto, Dio mio, la prova, la sofferenza Solo per oggi».
Intenzione di Preghiera Mensile
Il mese di ottobre è legato alla recita quotidiana del S. Rosario e alle Missioni di cui S. Teresa di Lisieux è patrona insieme a S. Francesco Saverio: è quanto ci impegniamo a fare a partire da oggi.
Don’t Forget! Ottobre: Mese del S. Rosario e delle Missioni
S. FRANCESCO SAVERIO E S. TERESA DI LISIEUX
PATRONI DELLE MISSIONI CATTOLICHE NEL MONDO
San Francesco Saverio, nasce in Spagna nel 1506. Incontra a Parigi durante i suoi studi presso l’Università della Sorbona S. Ignazio che lo convince a entrare a far parte della Compagnia di Gesù. A Roma nel 1537 viene ordinato sacerdote dedicandosi ad opere di carità. Nel 1541 parte per l’Oriente ed evangelizza per dieci anni l’India e il Giappone convertendo molti alla fede cristiana. Muore nel 1552 nell’isola cinese di San-cian mentre sogna di portare il Vangelo anche in quella immensa nazione, assetata di verità.
Così scrive in una lettera: “Non c’è nessuno che celebri le sacre funzioni, nessuno che insegni loro il Credo, il Padre Nostro, l’Ave e i Comandamenti della Legge divina. Da quando dunque arrivai qui non mi sono fermato un istante; percorro con assiduità i villaggi, amministro il battesimo ai bambini che non l’hanno ancora ricevuto. Così ho salvato un gran numero di bambini, i quali, come si dice non sapevano distinguere la destra dalla sinistra“.
Di S. Teresa del Bambin Gesù abbiamo già parlato sopra: è dichiarata dalla Chiesa patrona delle missioni, perché nel corso della sua vita ha praticato in modo particolare l’umiltà, e la parola di Dio con l’esempio. Scrive in una sua autobiografia: “Compresi che la Chiesa ha un cuore bruciato dall’amore. Capii che solo l’amore spinge all’azione le membra della Chiesa… Allora ecco con somma gioia ed estasi dell’animo gridai: O Gesù, mio amore, ho trovato finalmente la mia vocazione. La mia vocazione è l’amore!”
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