martedì 10 luglio ’18

    XIV Settimana del tempo ordinario

     

    nella foto un opera di Alberto Burri

     

     

    Proverbio del giorno (Arabia)

    Fate con i complimenti che ricevete come si fa con i profumi: odorateli ma non inghiottiteli.

     

    Iniziamo la giornata Pregando

     

    Spirito Santo, presenza della chiesa che mi attraversi da parte a parte, tu, mia ispirazione, mio fuoco interiore, mio refrigerio e mio respiro. Tu che sei dolce come una sorgente, e bruci come il fuoco. O unione di tutti i contrari, radunaci, fa’ l’unità in noi e attorno a noi! Amen.

     

    Rufina e Seconda

    Le informazioni sul loro martirio sono concordi. Condannate dal prefetto Giunio Donato, furono martirizzate a Roma al decimo miglio della via Cornelia. La tradizione le vuole sorelle che, fidanzate a due giovani cristiani divenuti apostati, si votarono alla verginità. Non essendo riusciti a indurle all’apostasia e al matrimonio, i giovani le denunciarono. Col loro esempio ci ricordano che in una società multi-religiosa come quella verso cui ci stiamo incamminando, le ragioni della fede sono superiori a quelle del cuore.

     

    La Parola di Dio del giorno

    Presentarono a Gesù un muto indemoniato. Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demoni per opera del principe dei demoni». Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!». 

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    Tutti i lavori del coltivatore hanno per fine la messe: come Cristo ha potuto chiamare messe un’opera che era soltanto agli inizi? Ma il Signore dice: “Tutto è pronto, tutte le disposizioni sono state prese. Vi mando a raccogliere le spighe mature; potete seminare e mietere nello stesso giorno”. Quando il coltivatore esce da casa per andare a mietere, il suo cuore trabocca di gioia e il suo viso risplende di felicità. Non considera né le fatiche, né le difficoltà che potrà incontrare…

     

    La riflessione del giorno (Frammenti di vita)

    Quando alle 18,30 apre la mensa, il grande cortile interno del Patronato si popola di centinaia di persone (300-350), molte delle quali si fermano per assistere ai mondiali. Ma quando verso le 22,00 la partita finisce, inizia per gli incaricati il compito più sgradevole della giornata: convincere i non ospiti a uscire. Il problema non sono bighelloni e tiratardi che non mancano mai, ma i tanti (sempre di più) che ogni sera ripetono come un drammatico mantra: “Sono per strada: posso rimanere qui a dormire?”. E’ assurdo che a una richiesta così ragionevole, la risposta il più delle volte sia: “Non c’è un solo posto libero: ritenta fra un mese”. La nostra casa accoglie solo chi non è coperto da finanziamento pubblico e non chiede all’ospite altri contributi al di fuori del rispetto delle regole e del prossimo. “Non potete risolvere i problemi di tutti” dicono le persone ragionevoli ed è vero. Ma vedere tutta quella gente che ogni sera prende su lo zaino e, senza dire una parola, scompare nella notte, stringe il cuore. “E se fosse mio figlio?” ci si chiede…e non c’è risposta.  

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per le migliaia di ragazzi che partecipano ai Cre e per i loro educatori.

     

     

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