martedì 20 luglio ’21

     

    16a Settimana del tempo ordinario

     

    Proverbio del giorno (sapienza orientale)

    L’Ego dice: Quando ogni cosa andrà a posto troverò la pace.
    Lo Spirito dice: Trova la pace ed ogni cosa andrà a posto.

     

    Preghiera del giorno (Canti liturgici)

    Ti esalto, Dio mio Re, canterò in eterno a Te! Io voglio lodarti Signor e benedirti, alleluia! Il Signore è degno di ogni lode. Non si può misurar la sua grandezza.

    Ogni vivente proclama la sua gloria, la sua opera è giustizia e verità. Il Signore protegge chi lo teme, ma disperde i superbi di cuore. Egli ascolta il grido del suo servo, ogni lingua benedica il suo nome. Amen

     

    Santo del giorno

    SANTA LUCIA WANG WANGZHI Madre di famiglia, martire (1869-1900 Cina) madre di Andrea di 9 anni e di una bimba di 5, è una dei martiri del villaggio cinese di Majiazhuang, nella provincia dello Hebei.

    Obbligata a scegliere tra l’aver salva la vita e la fede, scelse la seconda, anche per i suoi figli.

    Dopo essersi opposta al salvataggio di Andrea, perché temeva che venisse educato da pagano, assistette alla sua decapitazione, poi lei e la figlia subirono la stessa sorte.

    Insieme ai figli, fa parte del gruppo dei 120 martiri cinesi che furono canonizzati a Roma il 1 ottobre 2000.

     

    La parola di Dio del giorno – Matteo 12,46-50

    Mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.

    Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».

    Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!

    Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

     

    Riflessione del giorno

    Lo scrittore conservatore Douglas Murray crede che la Cristianità sia essenziale perché i secolaristi sono stati finora incapaci di creare un’etica dell’uguaglianza che sia all’altezza del concetto che tutti gli esseri umani sono creati a immagine di Dio.

    In un suo articolo, egli nota che la società post-cristiana ha tre possibilità. La prima è abbandonare l’idea che ogni vita umana sia preziosa.

    “Un’altra è lavorare furiosamente per definire con precisione una versione atea della sacralità dell’individuo.”

    E se non funziona? “Allora c’è solo un altro posto dove andare. Che è ritornare alla fede, ci piaccia o no.”

    “Per anni, Holland – un agnostico – ha scritto saggi storici sugli antichi Greci e Romani, ma osserva che quelle società erano colme di crudeltà socialmente accettata verso il debole, stupri e abusi sessuali sull’enorme massa degli schiavi come indiscusso modo di vivere, e che lo sterminio di massa dei nemici era un fatto ovvio.

    E’ stato il cristianesimo che ha cambiato tutto con una rivoluzione così completa che persino i critici del cristianesimo devono prendere in prestito concetti dal cristianesimo per criticarlo.

    La sopravvivenza del cristianesimo è essenziale per la sopravvivenza dell’Occidente. La cattiva notizia è che ci si accorge di questo quando il giorno è quasi finito.

    “La cristianità ha avuto una serie di rivoluzioni e in ognuna di esse il cristianesimo è morto”, ha scritto G.K. Chesterton.

    “Ma il Cristianesimo è morto molte volte e risorto ogni volta: perché esso ha un Dio che conosce la strada per uscire dalla tomba”.

     

    Intenzione di preghiera del giorno

    Preghiamo perché le genti d’Europa riscoprano le loro radici cristiane.

     

    Don’t forget! 1000 quadri più belli del mondo

    GIACOMO FRANCESCO CIPPER detto il TODESCHINI: SCENA CAMPESTRE

    Inizi 1700 – Olio su tela –  cm. 105 x 172 – proprietà privata

    Giacomo Francesco Cipper, detto il Todeschini (1664-1736), austriaco di nascita, si trasferisce in Italia e nel 1696 risulta residente a Milano, dove mette su famiglia e lavora: ma è attivo anche a Bergamo e a Brescia e diventa lombardo d’adozione.

    Il Cipper rinnova la tradizione seicentesca dei Bamboccianti e rilegge in chiave personale gli esempi di Monsù Bernardo e del Magnasco.

    Dalle sue opere traspare l’ambizione di trasmettere le sue idee, dedicandosi a una realistica definizione degli oggetti di uso quotidiano, dei cibi e delle suppellettili, giungendo sino alle massime conseguenze della tradizione comica e grottesca, che in area lombarda trova la sua massima espressione con il naturalismo caravaggesco.

    La scena del quadro è caratterizzata da dinamismo, vivacità e vitalità delle figure, accese da rapidi e vibranti colpi di luce: il pastorello suona il flauto, mentre la giovane fanciulla suona uno scacciapensieri che tiene tra le labbra; la capra e l’agnello sono come ammansiti dalle note del giovane; ancora la donna che piega il panno sul gradino e il pastorello che si abbevera dal secchio sono i punti cardine del realismo che pervade la scena.

    L’opera viene citata come Scena campestre e posta in relazione al pendant di tele nella collezione dei marchesi Zaccaria di Bordolano di Cremona.

    In questo quadro il pittore ha ormai raggiunto la padronanza assoluta dei mezzi espressivi, come è evidente dai personaggi, che si ripetono in molte sue opere ed è evidente la capacità del Cipper di amalgamare il rappresentato, proponendo un mondo agreste sereno, tratteggiato con semplicità espressiva e padronanza del pennello.

     

     

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