martedì 20 novembre ’18

    XXXIII Settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine una fotografia di Eve Arnold

     

    Proverbio del giorno

    «Riscalda un serpente infreddolito e ti morderà (Armenia)»

     

    Iniziamo la giornata Pregando

    Signore, ciò che io sono, che possiedo, l’ho ricevuto da te. Tu mi hai trasmesso doni, qualità e carismi, perché me ne serva e mi realizzi in questa vita. Desidero sviluppare le mie qualità di cuore e di spirito perché non siano sterili come il talento sotterrato. Quando il tuo Cristo tornerà, dovrò rendergli conto di tutto e sarò giudicato non sulla quantità dei talenti ricevuti, ma sulla fedeltà e lo sforzo messo in atto. Per questo ti chiedo di aiutarmi oggi a compiere le opere che hai predisposto per me

     

    SANTO DEL GIORNO: S. Ambrogio Traversari

    Nato in Romagna nel 1386, a 14 anni entrò tra i camaldolesi a Firenze. Ebbe come amico beato Angelico e confratello il pittore Lorenzo Monaco. La sua cella divenne luogo di ritrovo di chi credeva possibile l’incontro tra l’eredità classica e la tradizione cristiana. Ebbe una carriera brillante fino a diventare superiore generale e svolse missioni al servizio della S. Sede. Morì nel 1439

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio Luca 19,1-10.

    Gesù entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E’ andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    “Cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura”… Finché era in mezzo alla folla Zaccheo non vede Cristo, ma si è alzato sopra la folla ed ha visto… E Gesù ha visto Zaccheo in alto, poiché la crescita della sua fede lo faceva ormai emergere tra i frutti di opere nuove, come in cima a un albero fecondo. (S. Agostino)

     

    Riflessione del Giorno (Uccisa la tigre Avni)

    In un Paese come l’India, dove si combatte con piaghe nazionali come stupro, omicidio delle mogli senza dote, aborto selettivo (femminile), discriminazione dei fuori casta e povertà di larghe fasce di popolazione, gli animalisti hanno fatto il diavolo a quattro per l’abbattimento di una tigre che in due anni ha ucciso 13 persone e ferito una ventina. E’ che gli esseri umani sono troppi, più di sette miliardi, mentre gli animali in via di estinzione sono pochi. Ed è inutile cercare di ragionare, perché, come si sa, con le ideologie non si ragiona. Viene in mente il caso di una conferenza amazzonica di anni fa, quando sul palco, insieme ai Vip dell’ecologismo globale, si presentò il capo degli indios yanomani paludato con pelle di giaguaro. Scandalo, orrore. Lui, serenamente, replicò: signori miei, se incontro un giaguaro nella foresta ditemi voi che cosa dovrei fare. Poi lanciò il suo j’accuse: voi vorreste che noi indios vivessimo come nell’età della pietra, per il sollazzo dei turisti, ma anche noi vogliamo case comode, auto e, data la vastità dell’Amazzonia, elicotteri per raggiungere l’ospedale più vicino.

     

    Intenzione di Preghiera del giorno

    Preghiamo per l’Africa, per le sue popolazioni perché conoscano un futuro di giustizia e dignità

     

    Don’t forget!

    20-11-1990: muore don Serafino Doneda prete del PSV

     

    Il quadro della settimana – 243° quadro de “I mille quadri più belli del mondo”

    SALOMON VAN RUISDAEL: PAESAGGIO FLUVIALE CON TRAGHETTO 1649 – Olio su tela – 101.5 x 134.8 cm. – National Gallery of Art – Washington, USA

     

    Salomon van Ruysdael (1600–1670) –che in realtà si chiamava Salomon de Goyer, ma cambiò il cognome in van Ruysdael in omaggio a un castello nei pressi della città natale del padre- è tra i principali animatori del secolo d’oro nelle arti pittoriche in Olanda. L’artista percorre l’Olanda, ma trascorre gran parte della vita ad Haarlem, dove è a capo della gilda dei pittori di S. Luca dal 1648. In quel periodo Haarlem conosceva una fioritura economica e culturale grazie all’industria tessile, alla coltivazione dei tulipani e alla produzione della birra che producevano entrate tali da consentire alla popolazione in forte crescita di avere denaro a disposizione per l’acquisto di beni di lusso, fra cui i quadri appunto. A differenza di altri paesaggisti dello stesso periodo, van Ruysdael generalmente dipinge paesaggi reali di località come Arnhem, Dordrecht e Utrecht, a volte combinando motivi presi da luoghi diversi in una sola immagine. E’ a partire dal 1645 che il pittore dà il meglio di sé con opere dove la scena è dominata da grandi alberi posti a lato della composizione, con viste lontane che attirano l’occhio e ampie distese di cielo e nuvole, il tutto con un utilizzo più brillante del colore.

     

     

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