martedì 23 aprile ’19

    Ottava di Pasqua

     

    nell’immagine un dipinto di William Merritt Chase

     

     

    Proverbio del Giorno (Georges Bernard Shaw)

    Non sa niente, e crede di saper tutto. Questo fa chiaramente prevedere una carriera politica.

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera Pasquale)

    Donaci, o Signore, di cominciare una vita nuova nel segno della risurrezione del tuo Figlio. Fa’ che non ascoltiamo noi stessi, i nostri sentimenti, le nostre abitudini, le nostre paure, ma che ci lasciamo invadere da quella pienezza di Spirito, dono della Pasqua, che diffondi nella risurrezione del tuo Figlio, nel battesimo, nell’eucaristia e nel sacramento della riconciliazione. Siamo certi del tuo amore; crediamo la tua salvezza. Amen.

     

    IL SANTO DEL GIORNO – San Giorgio

    Giorgio Martire Originario di Lydda (Lod) presso Tel Aviv in Israele dove si trova il suo sepolcro, Giorgio venne onorato, almeno dal IV secolo, come martire di Cristo in ogni parte della Chiesa. La tradizione popolare lo raffigura come il cavaliere che affronta il drago, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno.

     

    La Parola di Dio del giorno (Giovanni 20,11-18)

    Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Magdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

     

    Riflessione del Giorno (Racconti)

    Un uomo osservava due bambini davanti alla scuola. Uno mangiava pane e carne, l´altro aveva solo pane secco. Il secondo bimbo chiese un po’ di carne al primo, poiché non ne mangiava da tanto tempo. Il bambino più ricco gli rispose: “Ti darò la carne solo se accetterai di essere il mio cane!”. Il bambino povero accettò, ed il compagno gli passò una corda al collo facendolo correre ed abbaiare. Lo picchiò anche con violenza, lasciandolo in lacrime. In cambio questo ebbe il suo pezzetto di carne. L´uomo, che aveva osservato tutta la scena, si avvicinò e gli disse: “Se fossi stato furbo ti saresti risparmiato questi maltrattamenti. A volte bisogna rinunciare alla carne per non essere trattati da cani!”.

     

    Intenzione del giorno

    Perché i nostri dubbi di fede siano occasione per la ricerca e l’approfondimento della stessa

     

    Don’t forget! – LE 7 PIÙ BELLE IMMAGINI DELLA RISURREZIONE NELLA STORIA DELL’ARTE

     

     

    RESURREZIONE di MATHIS GRÜNEWALD: Opera di Grünewald (1475 – 1528), questa tavola di 143 x 269 cm fa parte del politico detto di Isenheim che il pittore tedesco aveva dipinto (a olio) per il convento dei frati Antoniti di Isehheim dal 1514 al 1516 e che attualmente si trova nella città francese di Colmar (Alsazia) nel Musée di Unterlinden. Rappresenta la Resurrezione, secondo lo schema “classico” ma con effetti coloristici ed emotivi sorprendenti. Gesù s’innalza dal sepolcro vuoto come trascinato da una travolgente forza che lo spinge verso l’alto. Allarga le braccia e mostra i segni lasciati dai chiodi, ma la postura non ha nulla di tragico o doloroso, anzi, assume le sembianze di un dolce saluto di pace, di un invitante abbraccio. Anche il viso mostra la luminosità della rinascita, dopo il buio della morte. Il pittore ha reso così radiante Gesù, che i lineamenti del volto si distinguono a malapena e si confondono nello straordinario alone di colore e luce che lo circonda. I soldati incaricati di sorvegliare il sepolcro, sono travolti dalla stessa esplosione di potenza che investe Gesù. Impauriti ed impotenti, si ritraggono e rannicchiano, cercando di proteggersi dall’incomprensibile forza. La grande pietra dietro il Risorto sembra anch’essa sollevarsi, come se avesse perso peso e consistenza e allude alla morte sconfitta dalla risurrezione di Gesù.

     

     

     

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