Martedì 29 marzo 2022

     

    4.a Settimana di Quaresima

     

    Aforisma del giorno di Gandhi

    Prima ti ignorano. Poi ridono di te. Poi ti combattono. Poi vinci.

     

    Preghiera del giorno

    Troppe volte ci capita, Gesù, di vivere pensando di mettere in pratica la Tua Parola. Troppe volte però corriamo il rischio, talora inconsapevolmente, di vivere “interpretando” la Tua Parola nel modo in cui ci sembra più giusto o conveniente. Ti conosciamo davvero poco, Signore! Dacci forza di non smettere mai di cercare la Verità nella nostra vita e, con i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni, rendici testimoni del Vangelo. Amen.

     

    Santo del giorno

    Beato Bertoldo

    Nativo della Lombardia, fu intorno al 1230 il 2° priore generale dei Carmelitani. Sul Monte Carmelo infatti era arrivato Bertoldo che fu ammesso tra i fratelli che professavano la vita religiosa in quella montagna, e venne eletto priore istruendo la comunità alla devozione della Madre di Dio (1188 d.C.).

    In una visione avrebbe visto portare in cielo dagli angeli le anime di molti carmelitani uccisi dai saraceni. Bertoldo guidò la comunità per 45 anni e sembra sia rimasto lì fino al momento della sua morte, avvenuta intorno al 1195. Fu un priore molto attento a guidare la comunità più con l’esempio che con le parole.

    Manifestò sempre un culto particolare per la B. V. Maria della quale invocava l’intercessione per la protezione dei carmelitani. Infatti era preoccupato per il futuro dei cristiani in Terrasanta, sempre in lotta fra di loro.

     

    Parola di Dio del giorno Giovanni 5,1-16

    Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme, dove presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Si trovava lì un uomo che da 38 anni era malato.

    Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Alzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.

    Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.

    Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

     

    Riflessione del giorno frammenti di vita

    Ogni tanto qualcuno degli ospiti africani sparisce per riapparire dopo qualche mese: “Dove sei stato?”. “In Africa a visitare i miei” risponde. Una volta infatti ottenuto il permesso di soggiorno e trovato un contratto di lavoro indeterminato, tornano al paese dalla loro famiglia.

    Ma non sempre si tratta di un viaggio piacevole, anche se a lungo desiderato: “Sono andato a mettere al sicuro la mia famiglia in Costa d’Avorio perché in Burkina la situazione è pericolosa” fa uno. E un altro gli fa eco: “I miei sono fuggiti dal Mali e hanno riparato in Senegal…”. O ancora: “Ho portato moglie e figli nel sud Nigeria, perché al nord c’è Boko Haram…”.

    Che l’Ucraina non sia l’unico posto al mondo dove la gente è a rischio della vita, gli africani lo sanno bene, ma a differenza di noi essi sanno fare i conti con i fatti concreti che affrontano con realismo sorprendente. In questo, pur non conoscendo la Bibbia, danno ragione a Giobbe quando afferma che: “militia est vita hominis super terram” (la vita dell’uomo sulla terra è un servizio militare).

    Come noi però in questo difficile momento sentono gli ucraini come fratelli e accettano senza problemi né recriminazioni l’invito a pregare, a digiunare e a esercitare la solidarietà nei loro confronti.    

         

    Intenzione di Preghiera per il giorno

    Per i paesi dell’Africa e del mondo dove le guerre creano milioni di profughi e popolazioni in fuga.

     

    Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo

    JOHN SET COTMAN: GRETA BRIDGE

    1806 – acquarello – 23 x 33 cm – British Museum – Londra

    JOHN SET COTMAN (1782-1842) è ricordato come un maestro dell’incisione e della pittura inglese di paesaggio, tra i massimi rappresentanti della scuola di Norwich. Dopo aver studiato a Londra, dal 1806 Cotman si stabilì in questa cittadina, aprendo una scuola di pittura. Di carattere malinconico, ritrae da buon romantico antichità inglesi e, successivamente, francesi.

    Il suo “Liber Studiorum” (1838) è un eccellente lavoro nel quale raccoglie i suoi studi. Negli ultimi anni della sua vita fu maestro di disegno al King’s College di Londra. Poco apprezzato ai suoi tempi, oggi invece è molto conosciuto per i suoi acquerelli e disegni tra cui il famoso “Greta Bridge” (il nostro quadro). La rivalutazione si estende anche ai suoi dipinti a olio presenti in numerose gallerie inglesi.

    Nel disegno ad acquarello che oggi presentiamo Cotman dimostra di avere un forte “senso del luogo”: lo afferra direttamente dalla campagna ubertosa inondata di luce, che circonda uno specchio d’acqua nel quale si abbeverano le mucche al pascolo. Un ambiente silente nel quale il pittore traduce con eccellenti risultati il suo senso di un’armonia piena e fiduciosa.

     

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