martedì 5 novembre ’19

     

    Proverbio di Oggi

    Chi t’accarezza più dell’usato, o t’inganna o ti ha già ingannato.

     

    Preghiera del giorno

    O Dio, creatore e Padre di tutti, donaci la luce del tuo Spirito, perché nessuno di noi ardisca usurpare la tua gloria, ma riconoscendo in ogni uomo la dignità dei tuoi figli, non solo a parole, ma con le opere, ci dimostriamo discepoli dell’unico Maestro che si è fatto uomo per amore, Gesù Cristo nostro Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo Amen.

     

    Zaccaria ed Elisabetta

    genitori di Giovanni Battista. Elisabetta (che significa: Dio è mio giuramento) accoglie Maria, piena di Spirito Santo e la saluta come benedetta tra tutte le donne. Zaccaria (che significa: memoria di Dio), marito e sacerdote, pieno di spirito profetico, alla nascita del figlio, loda Dio e predice il prossimo avvento di Cristo, che verrà dall’alto come sole che sorge.

     

    La Parola di Dio del giorno (Luca 14,12-14)

    Uno dei commensali disse a Gesù: «Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio!». Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. Ma tutti, all’unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto. Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia. Perché vi dico: Nessuno di quelli che erano stati invitati assaggerà la mia cena».

     

    Riflessione Per Il Giorno (M. Teresa di Calcutta)

    Il povero non ha fame solo di pane, ha fame terribile di dignità umana e quando noi non solo neghiamo ai poveri il pane, ma li consideriamo nullità e li abbandoniamo sulla strada, neghiamo loro la dignità di figli di Dio. Il mondo ha fame di essere desiderato, amato; la gente ha fame di sentire la presenza di Cristo. In ogni paese ci sono i poveri, ma in alcuni paesi la povertà è più spirituale che materiale, una povertà fatta di solitudine, scoraggiamento, mancanza di senso. Ho visto anche in Europa o in America, gente in miseria dormire su cartoni per strada: Parigi, Londra, Roma conoscono questo tipo di povertà.  E se è facile parlare o preoccuparsi dei poveri lontani, più difficile è far attenzione al povero che vive a due passi da noi. Il pane che do all’affamato sazieranno la sua fame. Ma per chi vive nell’esclusione, mancanza d’amore e paura, quanto sarà difficile colmare quella fame. Voi dell’occidente, conoscete la povertà spirituale più che la povertà materiale, e per questo i vostri poveri sono più poveri. Tra i ricchi ci sono spesso persone spiritualmente poverissime. Io penso che è facile nutrire un affamato o dare un letto a un senzatetto, ma consolare, cancellare la desolazione, la pena e l’isolamento che vengono dalla povertà spirituale, ciò richiede molto più tempo.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché non cediamo mai all’ipocrisia e alla finzione e viviamo nella verità.

     

    Don’t forget! I “1.000 quadri più belli del mondo”

    L’artista spagnolo Bartolomé Esteban Murillo nacque nel 1618, ultimo di 14 fratelli. Alla morte dei genitori venne cresciuto dalla sorella maggiore, Ana e si formò nella bottega di Juan Castillo dove conobbe la pittura fiamminga, grazie ai contatti di Siviglia con i mercanti del Nord Europa. Le prime opere furono influenzate da ZurbaránRibera e Alonso Cano: opere di grande realismo, con uno stile che col tempo subì notevole evoluzione. I suoi quadri acquisirono importanza coincidendo col gusto borghese e aristocratico specie nelle tematiche religiose.

    BARTOLOMÉ ESTEBAN MURILLO: SACRA FAMIGLIA DELL’UCCELLINO 1650 circa olio su tela – 144 x 188 cm. – Madrid, Museo del Prado

     

    Il quadro di oggi è proprio una interpretazione popolare di un tema religioso e rappresenta una Sacra Famiglia dal carattere domestico: Maria, Gesù e Giuseppe sembrano infatti una qualsiasi famiglia del popolo. Non vi sono i tradizionali simboli che identificano i personaggi religiosi come aureole o luci divine. Gesù Bambino come tutti i bambini si appoggia alle gambe del padre, Giuseppe e gioca con il cane; in mano stringe un uccellino mentre tenta di compiere i primi incerti passi. Indossa una veste in tessuto leggero e un panno assicurato con una sciarpa intorno alla vita. Giuseppe è rappresentato come un uomo vigoroso di mezza età, interpretazione non tradizionale, dato che è di solito ritratto più anziano. Maria fila e osserva amorevolmente la scena. L’ambiente è descritto da pochi e semplici elementi come il cesto con i panni a sinistra e il massiccio tavolo da falegname a destra, cesto e tavolo che caratterizzano i personaggi nelle loro funzioni. La scena è soffusa di serenità e dolcezza, anche grazie al tono dei colori che variano dall’ocra chiaro al marrone scuro e al nero del fondo. La composizione è organizzata secondo le diagonali del dipinto che si incrociano proprio nel Bambino che ancora stabilmente il gruppo centrale. Gli storici hanno individuato in Guido Reni e Van Dyck i modelli ispiratori. Le figure sono descritte in modo accurato sfumando attentamente l’impasto dei colori a olio. La luce cade dall’alto e illumina in particolare Gesù. Lo spazio interno è evidenziato dalle parti illuminate del tavolo e del cesto. La scena si presta a molte interpretazioni simboliche, ma il cuore del quadro sta nella naturalezza del racconto, in quella dimensione di quotidianità piena di sentimento e di affettuosità. In questo suo capolavoro, Murillo non fa altro che metterci davanti, con semplicità e senza nessuna presunzione, la vita di famiglia di Gesù.

     

     

    nell’immagine un dipinto di Romaine Brooks

     

     

     

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