mercoledì 10 marzo ’21

     

     

     

    nell’immagine un dipinto di  Louise Adéone Drölling

     

    III.a Settimana di Quaresima

     

    Proverbio del giorno

    Si guarisce una malattia, ma non si guarisce mai una cattiva abitudine.

     

    Preghiera del giorno (S. Colombano)

    O Signore Dio, sradicate, estirpate dalla mia anima tutto ciò che il nemico vi ha piantato. Togliete dal mio cuore e dalle mie labbra tutta l’iniquità, datemi l’intelligenza e l’abitudine del bene, affinché in opere e verità io non serva che Voi solo. Io sappia compiere i precetti del Cristo e cercare Voi, o mio Dio! Accordatemi la memoria, la carità, la fede. Signore operate in me il bene e donatemi ciò che Voi giudicate utile. Amen

     

    MATEO ELÍAS NIEVES DEL CASTILLO

    nacque da famiglia di modesti contadini a S. Pedro de Yuriria, Guanajuato in Messico, il 21-9-1882. Rimasto orfano di padre, dovette lavorare duramente per aiutare la famiglia. Nel 1903 poté entrare nel seminario agostiniano, assumendo il nome di Elia del Soccorso, in onore della Madonna del Soccorso. Venne ordinato sacerdote il 19 aprile 1916. Fu nominato parroco de La Cañada. Quando il governo, per combattere la Chiesa, ordinò ai sacerdoti di abbandonare le zone rurali e ritirarsi nelle città, padre Elia rimase nascosto in una grotta, per non abbandonare i fedeli, aiutandoli spiritualmente e materialmente. Scoperto dai soldati governativi, venne fucilato in località La Cañada de Caracheo, nei pressi di Cortázar, il 10-3-1928, dopo aver benedetto il plotone e distribuito ai soldati le cose personali. È stato beatificato il 12 ottobre 1997.

     

    La Parola di Dio del Giorno

    Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
    Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

     

     

    Riflessione del giorno – Frammenti di vita

    Settimane fa sfogliando la nuova guida della diocesi di Bergamo, non ho potuto fare a meno di cercare i nomi e i volti dei tanti preti morti nel 2020, ma l’unica traccia era una paginetta che si limitava ad elencare il loro nome, cognome e data di morte: tanti anni di vita, di ministero, di bene cancellati in un istante! Giorni fa nel cimitero del mio paese, dopo aver fatto il giro tra le tombe ho scoperto che persino in questo luogo tutto dedicato alla memoria, tanti volti noti erano scomparsi: “Che vuoi farci–mi spiegano- esaurita tutta la trafila, i resti del morto vengono messi nella fossa comune per lasciare spazio ad altre sepolture”. Tutto ciò è normale, anzi logico, eppure è difficile rassegnarsi alle regole spietate della morte che elimina tutti e del tempo che cancella tutto.  Rimangano i ricordi è vero, ma noi gente di oggi, distratti da troppe cose, siamo come imprigionati nel presente e manteniamo a fatica i legami col passato. Così anche i ricordi rischiano di sbiadire…a meno che si continui a esercitare il dovere della memoria e della gratitudine verso chi ha attraversato la nostra vita illuminandola e a non dimenticare che tutto (i nostri morti compresi) ci sarà restituito. E che lo saremo pure noi a noi stessi.

     

    Intenzione di preghiera del giorno

    Preghiamo affinché viviamo il sacramento della confessione con rinnovata profondità, per gustare l’infinita misericordia di Dio.

     

    Santi e beati della carità

    BEATO MARIE JEAN JOSEPH LATASTE 

    1832-1869

    FONDATORE

    Nasce a Cadillac-sur-Garonne (Francia) nel 1832, da famiglia agiata: papà è un libero pensatore, ma non impedisce alla moglie di educare cristianamente i figli. Così entra a nove anni nel seminario di Bordeaux, ma i formatori lo ritengono inadatto al sacerdozio e lo mandano a casa. Lui si allontana da Dio, studia, si diploma e trova lavoro all’ufficio imposte. È la carità a fargli ritrovare la strada di Dio, a contatto con i poveri. Trova anche l’amore per la giovane Cecile: ma la storia d’amore è stroncata da papà, che briga perché il figlio venga trasferito d’ufficio. Nel 1855 tre prove dolorose: muoiono la sua balia, la sorella suora e Cecile, portata via dal tifo. Questi lutti, insieme alla predicazione di due domenicani, risvegliano la vocazione e nel 1857 entra dai domenicani, diventando prete l’8 febbraio 1863. Nel 1864, per ordine del superiore, va nel carcere femminile di Cadillac, per predicare un ritiro a 400 detenute. Entrato lì “con un gran stringimento di cuore pensando che sarebbe stato tutto inutile’, non immagina cosa la grazia di Dio opera in quelle anime assetate di tenerezza e di speranza. A loro spiega che “qualunque sia il vostro passato, non consideratevi più come detenute, ma, anche voi, come anime votate a Dio”. Nascono così le Domenicane di Betania, congregazione aperta sia a donne con una vita segnata dal disordine morale, sia a donne con un passato ordinario. Idea rivoluzionaria 150 anni fa e anche oggi: per questo incontra opposizioni, contestazioni e critiche, sia da parte delle suore che dei confratelli. Non ha tuttavia tempo a soffrire di questi contrasti, perché una pleurite lo porta via il 10 marzo 1869, a 36 anni. Il seme da lui gettato ha continuato a germinare in Francia, Svizzera, Belgio. E anche in Italia: “Gesù ha tanta bontà tanto perdono per chi si sente colpevole. Ha del balsamo per tutte le ferite, dell’acqua per tutti i peccati”.

     

     

     

     

    Condividi questa!

    Informazioni sull'autore

    Potrebbe piacerti anche

    Nessun commento

    È possibile postare il commento di prima risposta.

    Lascia un commento

    Please enter your name. Please enter an valid email address. Please enter a message.

    WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com