I.a Settimana di Quaresima

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    S. LUIGI ORIONE

    nacque in diocesi di Tortona nel 1872. Lavorò nei campi e a 13 anni entrò fra i Frati Minori, ma si ammalò e dovette tornare in famiglia. Ristabilitosi, nel 1886 entrò nell’oratorio di don Bosco: vi rimase tre anni e l’esperienza non si cancellò più dal suo animo. Nel 1892 inaugurò il primo oratorio e, ordinato prete, ne riunì altri che formarono il nucleo della futura congregazione. Si impegnò in varie attività: visite ai poveri e malati, diffusione della buona stampa, frequenti predicazioni, cura dei ragazzi. Fondò la “Piccola Opera della Divina Provvidenza” e aprì case in tutto il mondo. Sempre in moto conduceva vita penitente e povera. Morì nel 1940

    La Parola di Dio del giorno (Luca 11,29-32)

    Mentre le folle si accalcavano, Gesù disse: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona. Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.  La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c’è qui.  Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c’è qui”.

    Riflessione Per Il Giorno – Atteggiamenti interiori tipici della quaresima: la PENITENZA

    «La penitenza interiore è radicale riordinamento di tutta la vita, è ritorno, è conversione a Dio con tutto il cuore, rottura con il peccato, avversione per il male e insieme riprovazione nei confronti delle cattive azioni che abbiamo commesse. Nello stesso tempo, essa comporta il desiderio e la risoluzione di cambiare vita con la speranza della misericordia di Dio e la fiducia nell’aiuto della sua grazia» (Catechismo, 1431). Tra le forme di penitenza, sono da evidenziare quelle incluse nella celebrazione dell’Eucaristia e della Confessione, istituita da Gesù Cristo per farci uscire vittoriosi nella lotta contro il peccato. Il cristiano ha però anche altri modi per mettere in pratica la penitenza. «La Scrittura e i Padri insistono su tre: digiuno, preghiera, elemosina, che esprimono la conversione in rapporto a se stessi, a Dio e agli altri» (Cat. 1434).

    Preghiera del giorno – SALMO 6

    “Signore, non punirmi nel tuo sdegno, non castigarmi nel tuo furore. Pietà di me, Signore, vengo meno; guariscimi, Signore: tremano le mie ossa. L’anima mia è tutta sconvolta. Ma tu, Signore, fino a quando? Volgiti Signore, a liberarmi, salvami per la tua misericordia. Sono stremato dai lunghi lamenti, ogni notte inondo di pianto il mio giaciglio, irroro di lacrime il mio letto. I miei occhi si consumano nel dolore, invecchio fra tanti miei oppressori. Via da me, voi tutti che fate il male: il Signore ascolta la voce del mio pianto. Il Signore ascolta la mia supplica, il Signore accoglie la mia preghiera. arrossiscano e tremino, i miei nemici, confusi indietreggino all’istante”.

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per gli affamati e assetati di giustizia che si impegnano a realizzarla a favore degli ultimi

    Don’t forget! …Ricorda!

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    *1930: Gandhi guida la marcia al mare (300 Km) in protesta contro il monopolio britannico sul sale 

    STORIA dell’UCRAINA: Intorno alla fine del XV sec vi fu un’imponente ondata immigratoria da parte di esuli e rifugiati ortodossi, genericamente definiti kozak, cosacchi (che in turco significava nomade, o libero) che si riunirono in un gruppo di tribù seminomadi lungo i fiumi Don e Dniepr. In questo periodo il territorio è ripartito fra Granducato di Lituania, Confederazione Polacca e Impero Russo. Ma è il periodo di espansione dell’Impero Ottomano (detto anche Sublime Porta) che dal sec XIV al XIX domina i paesi del mediterraneo orientale fino all’Ucraina, la quale per la sua posizione geografica, ha sempre giocato un ruolo importante nelle guerre fra l’est-Europa e i Turchi

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