nell’immagine un dipinto di Abbott Mcneill Whistler
1° giorno della Novena di Natale
O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo, arrivi ai confini della terra con forza e tutto disponi con dolcezza: vieni ad insegnarci la via della prudenza.
Iniziamo la Giornata Pregando (preghiera colletta)
O Dio, fonte della vita e della gioia, rinnovaci con la potenza del tuo Spirito, perché corriamo sulla via dei tuoi comandamenti, e portiamo a tutti gli uomini il lieto annunzio del Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen
ADELAIDE IMPERATRICE
Nata nel 931 da Rodolfo, re di Borgogna e da Berta, figlia del duca di Svevia, a sei anni rimane orfana di padre e a 16 sposa Lotario, re d’Italia. Rimasta vedova, viene perseguitata e messa in prigione da Berengario II: liberata da Ottone I, lo sposerà e ne avrà tre figli. Nel 962 il papa la incorona col marito Ottone I alla cui morte esercita la tutela del minorenne nipote, reggendo l’impero. Attenta agli ultimi e indigenti, è in stretti rapporti con Cluny. Costruisce chiese e monasteri e in quello di Strasburgo, si ritira fino alla morte (999)
Ascoltiamo la Parola di Dio (Lc 7, 19-23)
In quel tempo, Giovanni chiamati due dei suoi discepoli li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”». In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Riflessione del Giorno (S. Efrem il Siro)
“Questa è notte di riconciliazione, non vi sia chi è adirato o rabbuiato. In questa notte, che tutto acquieta, non vi sia chi minaccia o strepita. Questa è la notte del Mite, nessuno sia amaro o duro. In questa notte dell’Umile non vi sia altezzoso o borioso. In questo giorno di perdono non vendichiamo le offese. In questo giorno di gioie non distribuiamo dolori. In questo giorno mite non siamo violenti. In questo giorno quieto non siamo irritabili. In questo giorno della venuta di Dio presso i peccatori, non si esalti, nella propria mente, il giusto sul peccatore. In questo giorno della venuta del Signore dell’universo presso i servi, anche i signori si chinino amorevolmente verso i propri servi. In questo giorno, nel quale si è fatto povero per noi il Ricco anche il ricco renda partecipe il povero della sua tavola. Oggi si è impressa La divinità nell’umanità, affiché anche l’umanità fosse intagliata nel sigillo della divinità”
Intenzione del giorno
Preghiamo perché non perdiamo mai la gioia della salvezza che Gesù ha portato nel mondo
Don’t Forget! Santi e beati della carità Beata Francesca Schervier 1819-1876 |
Francesca Schervier nacque ad Aquisgrana in Germania, il 3-1-1819, era figlioccia dell’imperatore Francesco II, quindi di condizione nobile. A 13 anni rimase orfana della madre Eloisa Migeon; da signorina prese a dedicarsi al soccorso dei poveri, insegnando loro il catechismo; man mano che proseguiva in quest’opera, in un ambiente spesso indifferente, a volta ostile, Francesca Schervier non si risparmiava alcuna fatica, senza cedere a nessun timore, trovò aiuto nella sua impresa apostolica e assistenziale, nel vicario della sua parrocchia padre Istas. Dopo aver fatto un ritiro a Liegi in Belgio, il 3-10-1845, con cinque compagne formò ad Aquisgrana, un gruppo assistenziale, che subito ebbe l’occasione di rendersi utile, perché un’epidemia di colera e di vaiolo infuriò nella città. Si rese necessario dare una forma canonica alla nascente istituzione, per questo scrisse una regola che si affiliava alla spiritualità francescana, sotto la protezione di s. Francesco con lo scopo primario della carità, povertà e opere di pietà verso i poveri. La nuova Congregazione, a cui diede il nome di ‘Suore dei poveri di s. Francesco’, fu approvata da papa s. Pio X nel 1908; intanto il 12 ottobre 1850, Maria Francesca e le consorelle, emettevano i voti religiosi; l’Istituzione ebbe subito una rapida diffusione, già nel 1858 fu fondata una casa nello Stato dell’Ohio U.S.A., nel mentre altri campi di assistenza videro impegnate le suore; durante le guerre del 1864, 1866 e 1870 si dedicarono all’assistenza sanitaria dei militari negli ospedali e poi al recupero della gioventù traviata. Madre Maria Francesca Schervier morì il 14-12-1876 ad Aquisgrana, a circa 58 anni; la sua reputazione e fama di santità, spinse il clero della città ad avviare la causa per la beatificazione e negli anni ‘70 la congregazione contava 121 Case in Germania e Stati Uniti con circa 1700 suore; madre Schervier è stata beatificata nel 1974 da papa Paolo VI. “Riconosco il mio Divino Salvatore così chiaramente come se lo vedessi con gli occhi del corpo” È il carisma e la missione della B. Francesca Schervier e delle Francescane dei Poveri oggi: vedere e curare Cristo nell’umanità povera e sofferente.
Nessun commento
È possibile postare il commento di prima risposta.