Mercoledì 2 febbraio 2022

     

    4.a settimana Tempo Ordinario

    Presentazione di Gesù al tempio – candelora

     

    Aforisma del giorno di Seneca

    Tutti sanno fare il timoniere col mare calmo.

     

    Preghiera del giorno

    Ti benedico, o Padre, all’inizio di questo nuovo giorno. Accogli la mia lode e il mio grazie per il dono della vita e della fede. Con la forza del tuo spirito guida i miei progetti e le mie azioni: fa’ che siano secondo la tua volontà.

    Liberami dallo scoraggiamento davanti alle difficoltà, e da ogni male. Rendimi attento alle esigenze degli altri. Proteggi col tuo amore la mia famiglia. Amen.

     

    Presentazione del Signore

    Nella Presentazione di Gesù al Tempio le diverse generazioni s’incontrano e tutto esprime la grandezza del messaggio portato dal Figlio di Dio tra gli uomini.

    Un gesto storico che trascende la storia e illumina il cuore del tempo umano. In questo frammento di Vangelo scorgiamo la vetta a cui è chiamato ogni battezzato e comprendiamo il senso della santità cristiana: saper condurre e offrire a Dio il mondo.

    E, proprio come fu per la Presentazione del Signore, la via della santità è fatta d’impegno, di ossequio alla tradizione ma anche di novità e stravolgimento dell’esistenza.

    Vivere così significa esprimere la trascendenza e diventare testimoni capaci di affascinare e “convertire”: perché il Vangelo non è solo “mito” è eroicità vissuta nel quotidiano.

     

    La Parola di Dio del giorno

    Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

    Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.

    Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».

    Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser.

    Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

     

    Riflessione del giorno

    Il vecchio Simeone, certo della promessa ricevuta, riconosce Gesù e la salvezza di cui il Cristo è portatore e accetta il compiersi della sua esistenza.

    Anche Anna, questa profetessa ormai avanti negli anni, che aveva però passato quasi tutta la sua vita in preghiera e penitenza riconosce Gesù e sa parlare di lui a quanti lo attendono.

    Anna e Simeone, a differenza di molti altri, capiscono che quel bimbo è il Messia perché i loro occhi sono puri, la loro fede è semplice e perché, vivendo nella preghiera e nell’adesione alla volontà del Padre, hanno conquistato la capacità di riconoscere la ricchezza dei tempi nuovi.

    Prima ancora di Simeone e Anna è la fede di Maria che permette all’amore di Dio per noi di tramutarsi nel dono offertoci in Cristo Gesù. Giovanni Paolo II ci ricorda che “quello di Simeone appare come un secondo annuncio a Maria, poiché le indica la concreta dimensione storica nella quale il Figlio compirà la sua missione, cioè nell’incomprensione e nel dolore”.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo per tutti i religiosi/e del mondo perché siano Luce peri popoli e con la loro testimonianza di vita diano gloria a Dio.

     

    Don’t Forget! 26.A GIORNATA MONDIALE DELLA VITA CONSACRATA

    Questa giornata ricorre ogni anno, ma è bello che la nostra Chiesa locale accompagni nel ricordo e nella preghiera le comunità religiose maschili e femminili (tante!) presenti nella Diocesi di Bergamo.

    Esse sono, come Simeone e Anna, profezia del Signore che viene, sentinelle che accolgono Dio e il prossimo, mani alzate in preghiera e servizio concreto per le necessità degli uomini e delle donne del nostro tempo.

    Quest’anno 2022 la giornata si inserisce nel cammino intrapreso dalla Chiesa, un percorso che la condurrà nell’ottobre 2023, per volere di Papa Francesco, a celebrare il Sinodo dei Vescovi dal titolo: Per una Chiesa sinodale in vera comunione, partecipazione e missione.

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