mercoledì 4 dicembre ’19

     

     

    Proverbio del giorno

    Dove non si crede né all’inferno né al paradiso, il diavolo intasca tutte le entrate. (Italia)

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera Liturgica)

    Dio dei viventi, suscita in noi il desiderio di una conversione, perché rinnovati dal tuo Santo Spirito sappiamo attuare in ogni rapporto umano la giustizia, la mitezza e la pace, che l’incarnazione del tuo Verbo ha fatto germogliare sulla terra. Per il nostro Signore Gesù Cristo…Amen

     

    GIOVANNI DAMASCENO. SACERDOTE E DOTTORE DELLA CHIESA 

    Nato nel 676 circa da famiglia araba di fede cristiana, assunse importanti responsabilità amministrative sotto il governo del Califfo di Damasco. Caduto in disgrazia, si ritirò nel monastero di San Saba in Palestina dove diventò vescovo: predicò molto, scrisse importanti opere teologiche, combatté l’iconoclastia, compose una serie di inni ancora in uso nelle chiese orientali. Morì nel suo monastero verso il 749.

     

    La Parola di Dio del giorno (Mt 15,29-37)

    Gesù venne presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là. Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì. E la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele. Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: «Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada». E i discepoli gli dissero: «Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Ma Gesù domandò: «Quanti pani avete?». Risposero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, Gesù prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, li dava ai discepoli, e i discepoli li distribuivano

     

    La Riflessione del Giorno (frammenti di vita)

    Il ragazzo (12-13 anni) entra baldanzoso nel bar dell’oratorio seguito dalla mamma che arranca per il peso di uno di quei borsoni sportivi così enormi che ti viene da pensare che contengano non solo il necessario per il calcio, ma anche parte del campo sportivo. Il ragazzo afferra la borsa senza un grazie (trattar bene sua madre lo sminuirebbe davanti agli amici), l’appoggia pesantemente al tavolo e dopo aver frugato all’interno tira fuori la tuta per la partita: “Ma non capisci proprio niente –si rivolge quasi gridando alla povera donna- ti avevo detto di lavare la tuta della squadra, non questa: che figura ci faccio adesso io con il mister e gli altri giocatori?” e rimarca la sua indignazione con una bestemmia. La reazione della donna è sorprendente: vergognosa per la figuraccia pubblica riesce solo a balbettare “Ho fatto confusione…un’altra volta starò più attenta. Scusami e cerca di stare calmo: dirò io al tuo allenatore che è colpa mia”. Quando avevo l’età del ragazzino, se mi fossi permesso di trattare così mia madre, il minimo che mi poteva capitare è che chiudesse me nel borsone…Sono passati tanti anni da allora, è vero. Ma è purtroppo vero che oggi quanto a educazione, “mala tempora currunt”!     

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché viviamo in tempo di Avvento in spirito di attesa e vigilanza operosa

     

    Don’t forget! Santi e beati della carità

    GIACOMO DELLA MARCA (1393-1476)

    Già dal XIV secolo i francescani si erano resi conto dell’impossibilità per le famiglie meno abbienti di avere accesso al credito a un equo tasso di interesse ed erano testimoni del dramma di tante famiglie precipitate in miseria perché strangolate da usurai — ebrei e cristiani — senza scrupoli. Sta proprio qui la ragione principale della creazione dei MONTI DI PIETÀ: istituzioni concepite come mezzo di “cura” della povertà, di lotta all’usura e di sviluppo economico e sociale. Fu frate Barnaba Manassei da Terni a fondare a Perugia il 13-4-1462 il primo Monte di pietà «che si formò con i proventi di donazioni e di elemosine. Faceva prestiti a mercanti e artigiani ed escludeva prestiti per spese di lusso. Il tasso di interesse non superava il 6%». In sistema creditizio moderno avrebbe molto da imparare da questi pionieri di una finanza attenta non solo alla crescita economica, ma anche allo sviluppo umano dei meno abbienti.

    Nato a Monteprandone (Ascoli Piceno), a 22 anni prese il saio dalle mani di S. Bernardino da Siena. La sua vita fu di estrema penitenza: si sottoponeva a 7 quaresime l’anno e gli altri giorni i pasti consistevano in una scodella di fave cotte. Malato, ricevette 6 volte l’Olio Santo, ma una cosa sola temeva: che il dolore fisico lo distraesse dalla preghiera. Dalla catechesi di San Bernardino mutua le tecniche vocali e gestuali, i contenuti e la struttura del sermone, prediligendo trattare temi etico-politici, facendo uso di exempla in forma drammatizzata; utilizzando per lo più il volgare; impegnandosi nella diffusione della devozione al nome di Gesù e insistendo sulla necessità di sconfiggere pratiche superstiziose come lusso, gioco, bestemmia, ma soprattutto usura la piaga di quei tempi. Le classi più povere dovevano ricorrere a prestiti, fatti da usurai chiamati da S. Bernardino ” succhiatori del sangue di Cristo “. Per combatterli fra’ Giacomo ideò i Monti di Pietà, dove i miseri potevano impegnare le loro cose, non più all’esoso tasso preteso dai privati usurai ma a un interesse minimo. S. Bernardino da Feltre, ne sarebbe diventato poi il più efficace propagatore. S. Giacomo della Marca è un frate fuori dal comune che sa conciliare carità e giudizio di Dio; è teologo e inquisitore severo, ma pietoso. Nel 1432 è inviato in Europa orientale, predica dalla Bosnia all’Ungheria contro l’eresia hussita. L’appoggio di Imperatore e Papa non bastano a garantirgli l’immunità e il clero locale tenta di ucciderlo più volte. E’ proposto Arcivescovo di Milano, ma rifiuta l’incarico. Costituisce la biblioteca del convento di S. Maria delle Grazie di Monteprandone, nella quale riuscì a radunare circa duecento codici che costituivano una vera e propria officina del predicatore. Ai confratelli chiedeva spesso perdono per il cattivo esempio che aveva dato. Morì a Napoli, nel 1476 dicendo: ” Gesù, Maria. Benedetta la Passione di Gesù “.

     

     

    nell’immagine un dipinto di Anita Rée

     

     

     

     

     

     

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