Nato a Bergamo nel 1924 e rimasto presto orfano di padre entra come alunno al Patronato S. Vincenzo nella casa di S. Paolo d’Argon nel 1936 per passare alla casa di Bergamo nel 1939. Nel 1941 parte per la guerra come soldato, ma quando in Italia il governo rompe l’alleanza col Reich, viene internato in un campo di lavoro, obbligato a lavorare come autiere al servizio delle comunicazioni aeree tedesche a Brandemburg vicino a Berlino. A guerra finita nel 1945 torna al Patronato dove, con l’amico Gallenga, riprende il suo servizio di assistente dei ragazzi delle medie a fianco di don Bepo. Nel settembre 1955 sposa Edvige Gualberti di Clusone e la coppia prende casa in un appartamento del Patronato in via Conventino. Dal matrimonio nascono 4 figli: Tarcisio nel 1957, Carmen nel 1959, Emanuela nel 1963, Elisabetta nel 1968. Don Bepo nel frattempo gli conferisce l’incarico di magazziniere a servizio della scuola e di tutto il Patronato, incarico che Plebani svolgerà con scrupolo e passione fin ben oltre l’età della pensione (in pratica smette solo a 86 anni, quando le forze vengono meno e la moglie si ammala). Uomo generoso, semplice, cordiale, mette la sua vita, la sua fede e le sue doti umane e cristiane al servizio dell’opera di don Bepo e alla morte di lui, diventerà stretto collaboratore e amico di don Capelli. Si fa benvolere da tutti, preti, collaboratori, amici e sostenitori, ma soprattutto dalle migliaia di ragazzi e giovani che nei novant’anni della sua storia sono passati nelle case del Patronato. Dopo un viaggio in Bolivia agli inizi degli anni ‘80, il suo entusiasmo per la Ciudad de los Niños di don Antonio Berta va alle stelle e fa di lui il più ricercato, sicuro solerte punto di riferimento nella spedizione di decine di conteiners verso il paese andino. Nella settimana di don Bosco – don Bepo (31 gennaio – 05 febbraio) e nella giornata degli ex allievi la 4.a di settembre, è lui che pensa agli addobbi e a tutto il necessario. Nell’ottobre del 2015 muore l’amata Edvige, compagna della vita che lo rimproverava benevolmente: “Tu non hai sposato me, ma il Patronato”. E se la sua vita poco a poco si svuota delle attività, si riempie di ricordi e affetti. I figli non lo lasciano solo neanche per un momento e la sua fede semplice e genuina, lo accompagna fino alla fine che arriva alle 2,00 di martedì 27 febbraio 2018. I funerali saranno celebrati giovedì 01 marzo alle 14,30 presso la Chiesa grande in casa centrale via Gavazzeni 3. |
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