sabato 16 giugno ’18

    X Settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine in dipinto di Giovanni Bellini

     

     

    Proverbio del giorno

    In visita dagli altri, apri gli occhi, non la bocca. (Congo)

     

    Iniziamo la giornata Pregando con Juan Ramon Jimenez

    Io non sono l’io di cui ho coscienza, io sono un presenza che cammina accanto a me senza che io la veda. Colui con cui a volte riesco a mettermi in contatto e che altre volte dimentico, io sono colui che rimane in silenzio quando parlo, colui che perdona, dolce, quando odio, colui che passeggia là dove non sono colui che rimarrà vivo, quando io muoio.

     

    DOMENICO NGUYÊN E COMPAGNI MARTIRI

    Nella città di Lăng Cốc (ora Viet Nam), Domenico Nguyên, medico e Domenico Nhi, Domenico Mạo, Vincenzo e Andrea Tường, contadini, furono arrestati per la loro fede e a lungo torturati in carcere e infine decapitati sotto l’imperatore Tự Đức.

     

    La Parola di Dio del Giorno (Matteo 5,33-37).

    Gesù disse ai discepoli: «Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno». 

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    “La Legge diceva: non commettere adulterio; ma io vi dico: non avere cattivi desideri. La Legge diceva: Non uccidere; ma io vi dico: non adirarti”. Poiché, se hai cattivi desideri, anche se adesso non commetti adulterio, quei desideri non smetteranno di spingerti interiormente finché non passi all’atto. Se ti irriti e ti ecciti contro il fratello, arriverà il momento in cui dirai male di lui, poi gli tenderai insidie, finché a poco a poco arriverai a ucciderlo.

     

    Riflessione Per Il Giorno (Clive Staple Lewis)

    Le prove non sono esperimenti che Dio fa sulla mia fede o sul mio amore per saggiarne la qualità. Lui, questa, già la conosce; ero io che non la conoscevo. E’ piuttosto una chiamata in giudizio, dove Dio fa di noi gli imputati e al tempo stesso i testimoni e i giudici. Lui l’ha sempre saputo che il mio tempio era un castello di carte. L’unico modo per far sì che lo capissi anch’io era di buttarlo giù. Comprendo che proprio in questi momenti opera grandemente l’Amore di Dio: attraverso di essi Egli compie quel lavoro paziente e misericordioso, fatto talvolta di picconate ben assestate e spesso di fini movimenti di cesello che ha l’unico scopo di portare alla luce la mia autenticità, la mia qualità. E allora ringrazio per tutti i sentieri di ritorno che ho percorso finora.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per i testimoni coraggiosi della fede e della carità cristiana in tutto il mondo

     

    Don’t forget! La foto della settimana

     

    Mondiali di calcio Russia 2018

    Tifosi russi esultano per il gol di Iury Gazinsky durante la partita di apertura dei Mondiali di calcio tra Russia e Arabia Saudita, Mosca, 14 giugno 2018. Clive Rose/Getty Images

     

     

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