sabato 21 settembre ’19

     

    Preghiera del giorno (Salmo 145)

    O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre. Grande è il Signore e degno di ogni lode, la sua grandezza non si può misurare. Una generazione narra all’altra le tue opere, annunzia le tue meraviglie. Proclamano lo splendore della tua gloria e narrano i tuoi prodigi. Dicono la stupenda tua potenza e parlano della tua grandezza. Diffondono il ricordo della tua bontà immensa, acclamano la tua giustizia. Paziente e misericordioso è il Signore, lento all’ira e ricco di grazia. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. Amen

     

    Matteo

    chiamato anche Levi, viveva a Cafarnao ed era pubblicano, cioè esattore delle tasse. Seguì Gesù, liberandosi dei beni terreni. Scrisse il suo vangelo, rivolto agli Ebrei, per supplire alla sua assenza quando si recò presso le genti. Probabilmente la sua morte fu naturale, anche se alcune fonti lo vogliono martire di Etiopia

     

    La Parola di Dio del giorno Matteo 9,9-13

    Gesù passando, vide uno seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi». Egli si alzò e lo seguì.  Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e con i discepoli.  Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».  Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

     

    Riflessione Del Giorno (Lev Tolstoj)

    Una lepre disse al riccio: “Saresti anche bello, se non fosse per le zampe storte che s’impigliano l’una nell’altra”. Il riccio furioso rispose: “Le mie zampe storte corrono più in fretta delle tue diritte. Lascia solo che io prima passi da casa mia, e poi vedremo chi corre di più”. Il riccio andò a casa e disse alla moglie: “Ho litigato con la lepre: vogliamo fare una gara di corsa!”. Rispose la moglie: “Devi essere impazzito! Lei ha le zampe svelte e tu le hai storte e pesanti”. Ribatté il riccio: “Se lei ha svelte le gambe, io ho svelto il cervello. Tu fa solo quello che ti dirò io. Andiamo nel campo”. Giunsero nel campo arato dove attendeva la lepre. Disse il riccio alla moglie: “Nasconditi all’estremità di questo solco; io e la lepre partiremo dall’altra estremità; quando lei avrà preso a correre, io tornerò indietro e quando arriverà da te, salta fuori e dille: «E’ da un po’ che t’aspetto!» Lei ti scambierà con me”. La moglie del riccio si nascose nel solco, e il riccio e la lepre iniziarono la corsa dall’altro estremo. Quando la lepre si lanciò nella corsa, il riccio si nascose nel solco. Giunta all’altra estremità, la moglie del riccio disse alla lepre: “E’ un po’ che ti aspetto!” La lepre pensò: «Come avrà fatto a passarmi davanti?» e soggiunse: “facciamo un’altra corsa”. La lepre tornò indietro e…il riccio era già là. Prova e riprova la lepre corse da un’estremità all’altra del solco sino a che le mancarono le forze. Alla fine si arrese e giurò che per l’innanzi non avrebbe mai più fatto scommesse. 

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché nel mondo cresca la pace e si fomenti l’amicizia tra i singoli e i popoli

     

    Don’t forget! – La foto della settimana

    UĞUR GALLENKUŞ è graphic designer di Istanbul, Turchia, che crea emozionanti fotomontaggi per mostrare il contrasto tra le diverse parti del mondo e le gravi ingiustizie di cui molte persone sono vittime. “Ho iniziato il mio primo lavoro sugli universi paralleli prendendo spunto da una notizia. Ho iniziato a vedere la paura e la disperazione negli occhi dei bambini rifugiati che cercavano di andare in Europa”, spiega Uğur. “Molte persone non sanno nulla di guerra, carestia, ecc. Oggi puoi vivere in modo tranquillo, ma queste tragedie continuano ad esistere”. Secondo Gallenkuş, l’arte è la maestra di tutti i linguaggi e aiuta a creare consapevolezza. Per creare le sue combinazioni di foto, Uğur usa le immagini dei fotoreporter che documentano condizioni estreme in tutto il mondo. Qui sotto un altro bell’esempio dei suoi lavori…non c’è bisogno di commentare. Il fotomontaggio è una combinazione tra la foto di “Bambini soldato” di Andreea Campeanu e una foto di un giovane giocatore di basket.

     

     

    nell’immagine un quadro di Edouard Leon Kortes

     

     

     

     

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