sabato 30 marzo ’19

    3a settimana di Quaresima

     

    nell’immagine un quadro di Aert de Gelder

     

     

    Pensiero del giorno (Nicolás Gómez Dávila)

    Non c’è sciocchezza a cui l’uomo moderno non sia disposto a credere, per evitare di credere in Gesù.

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (preghiera di quaresima)

    Donaci luce, Signore, affinché possiamo vedere le nostre colpe nascoste e concedici la forza del tuo Spirito, affinché possiamo camminare sulla via della conversione. Crea in noi, Signore, il silenzio per ascoltare la tua voce, penetra nei nostri cuori con la spada della tua Parola, perché alla luce della sapienza, impariamo a valutare le cose terrene ed eterne e diventare liberi e poveri per il tuo regno, testimoniando al mondo che sei in mezzo a noi fonte di fraternità, di giustizia e di pace.

     

    La Parola di Dio del giorno

    Gesù disse questa parabola per alcuni che avevano la presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    L’umiltà non ha niente a che vedere con un qualsiasi complesso di colpa o con un qualsiasi senso di inferiorità. È una disposizione d’amore; essa suppone che sappiamo già per esperienza che il nostro stato di peccatori attira l’amore misericordioso del Padre, poiché “chi si umilia sarà esaltato”.

     

    Riflessione Per Il Giorno (La preghiera della rana di P. Coelho)

    C’era un rabbino che viveva in un villaggio della steppa russa. Tutte le mattine, da vent’anni, egli attraversava la piazza del villaggio per andare a pregare nella sinagoga e ogni volta veniva attentamente sorvegliato da un poliziotto che odiava gli ebrei. Finalmente una mattina il poliziotto si avvicinò al rabbino e gli chiese dove stesse andando. «Non lo so», rispose il rabbino. «Come sarebbe a dire “non lo so”? –disse il poliziotto- Sono vent’anni che ti vedo andare nella sinagoga attraversando la piazza e ora tu mi vieni a dire che non sai? Te la do io una bella lezione!» Afferrò quindi il vecchio per la barba e lo trascinò in prigione. Mentre stava chiudendo a chiave la cella, il rabbino lo guardò con aria sorniona e gli disse: «Vedi che cosa intendevo dire quando ti ho risposto che non sapevo?».

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per la pace nei tribolati paesi del Medio Oriente.

     

    La foto della settimana UNA DELLE 14 FOTO FINALISTE DEL CONCORSO DELLO SMITHSONIAN

    Il padre di uno sposo prima del matrimonio del figlio, settembre 2018, Nashville, Tennessee
    © JANGWOOK KIM.

     

     

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