XXXIV settimana T. Ordinario
Avvenne il 30 novembre…
1786 – Il Granducato di Toscana è il primo paese al mondo ad abolire la pena di morte.
1872 – A Glasgow si gioca la prima partita internazionale di calcio.
1939 – L’URSS inizia una guerra di aggressione contro la Finlandia.
1943 – Franklin Delano Roosevelt, Winston Churchill e Iosif Stalin si accordano sull’invasione dell’Europa nel giugno 1944.
1981 – I rappresentanti di USA e URSS iniziano i negoziati per la riduzione delle armi nucleari a medio raggio in Europa.
Aforisma di Gilbert K. Chesterton
Il culto del successo è l’unico di tutti i possibili culti di cui si possa dire che i suoi seguaci sono condannati a diventare schiavi e codardi.
Preghiera
Umilmente ti invochiamo, o Signore il santo apostolo Andrea, che fu annunciatore del Vangelo e guida per la tua Chiesa, sia presso di te nostro perenne intercessore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Andrea, nato a Bethsaida, era fratello di Simon Pietro. Giovanni 1 ce lo mostra con un amico che, vedendo passare Gesù esclama: “Ecco l’agnello di Dio!”. Parole che spingono Andrea e l’amico verso Gesù: gli parlano e Andrea corre poi a informare il fratello: “Abbiamo trovato il Messia!”.
Poco dopo anche Simone è davanti a Gesù che gli disse: “Tu sei Simone, figlio di Giovanni: ti chiamerai Cefa”. I due fratelli sono al lavoro di pescatori: ma lasciano tutto quando arriva Gesù e dice: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini” (Matteo 4,18-20). Dopo la risurrezione non si dice altro di lui, mentre ne parlano alcuni testi apocrifi. Uno di questi, del II sec. afferma che Andrea ha incoraggiato Giovanni a scrivere il Vangelo.
Eusebio di Cesarea (ca. 265-340) scrive che Andrea predicò il Vangelo in Asia Minore e nel sud della Russia. Poi, passato in Grecia, subì il martirio per crocifissione: appeso con funi a testa in giù, morì verso l’anno 60, i 30 novembre.
Parola di Dio del giorno Matteo 4,18-22
Mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Riflessione Decalogo della parola
1. Prima di parlare controlla che il cervello sia inserito.
2. Non parlare di te: lascia che siano gli altri a scoprirlo.
3. Regala parole buone: la scienza sta ancora cercando e non ha ancora trovato una medicina più efficace delle parole buone.
4. Non dire tutto ciò che pensi, ma pensa a tutto ciò che dici.
5. Adopera ragioni forti con parole dolci.
6. Quando parli, pensa all’insalata: è buona se ha più olio che aceto.
7. Non basta parlare: bisogna comunicare. Chi parla difficile non comunica.
8. Ascolta! Ascoltare è la forma più raffinata di parlare.
9. Quando senti altrui mancamenti, serra la lingua tra i denti.
10. Parla per ultimo: sarai ricordato per primo.
Intenzione di preghiera
Per i cristiani che vivono in terre dilaniate dalla guerra e sono vittime di violenza e di odio: la fede in Gesù Re dell’universo li sostenga nella lotta per la libertà e la dignità umana e cristiana.
Don’t Forget! Divina commedia
Dante Alighieri inferno II Canto
97-99 Questa chiese Lucia in suo dimando e disse: – Or ha bisogno il tuo fedele di te, e io a te lo raccomando –.
100-102 Lucia, nimica di ciascun crudele, si mosse, e venne al loco dov’i’ era, che mi sedea con l’antica Rachele
103-105 Disse: – Beatrice, loda di Dio vera, ché non soccorri quei che t’amò tanto, ch’uscì per te de la volgare schiera?
106-108 non odi tu la pieta del suo pianto? non vedi tu la morte che ‘l combatte su la fiumana ove ‘l mar non ha vanto?
109-111 Al mondo non fur mai persone ratte a far lor pro o a fuggir lor danno, com’io, dopo cotai parole fatte,
112-114 venni qua giù del mio beato scanno, fidandomi del tuo parlare onesto, ch’onora te e quei ch’udito l’hanno”.
115-117 Poscia che m’ebbe ragionato questo, li occhi lucenti lagrimando volse; per che mi fece del venir più presto;
118-120 e venni a te così com’ella volse; d’inanzi a quella fiera ti levai che del bel monte il corto andar ti tolse.
100-102 Lucia, nemica di ogni crudeltà, si mosse e venne nel luogo dove mi trovavo seduta con l’antica Rachele.
103-105 Disse:» Beatrice, lode vera di Dio, perché non soccorri colui che ti ha tanto amato e che a causa tua si è distinto dalla gente volgare?».
106-108 Non senti lo strazio del suo pianto? Non vedi la morte contro cui combatte presso il fiume che il mare non può vincere?
109-111 Al mondo non ci son mai state persone rapide nel fare i loro interessi e nel fuggire il loro danno come fui io dopo che furono pronunciate queste parole
112-114 (quando) venni quaggiù dalla sede mia celeste, fidandomi del tuo parlare nobile, che fa onore a te e a chi lo ascolta».
115-117 Dopo avermi detto ciò, si girò con gli occhi pieni di lacrime, il che mi fece più rapido nel venire.
118-120 E venni da te così come lei volle e ti liberai da quella belva che ti aveva impedito di salir sul bel monte per la via più breve.
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