sabato 7 luglio ’18

    XIII Settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine una fotografia di Oliviero Toscani

     

     

    Proverbio del giorno

    “Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo, il saggio alla fine lo sa calmare” (Prov. 29,11)

     

    Iniziamo la giornata Pregando (Dag Hammarskjold)

    Tu che sei al di sopra di noi, che sei uno di noi, che sei anche in noi, che tutti ti vedano anche in me, fa’ che io ti prepari la strada, che ti possa rendere grazie per tutto ciò che mi accadrà. Che io non dimentichi i bisogni degli altri. Conservami nel tuo amore come vuoi che tutti dimorino nel mio. Possa tutto il mio essere volgersi a tua gloria e possa io non disperare mai. Perché io sono sotto la tua mano e in te è ogni forza e bontà. Donami un cuore puro che possa vederti, un cuore umile che possa sentirti, un cuore amante che possa servirti e un cuore di fede che possa dimorare in te. Amen.

     

    Il Santo del giorno  MARCO JI TIANXIANG

    medico e padre di famiglia, a causa della dipendenza da oppio, che aveva iniziato ad assumere per motivi curativi, si vide estromesso dall’Eucaristia. Con umiltà e spirito di pentimento, cercò di liberarsi dalla dipendenza. Catturato insieme ai suoi familiari durante la rivolta dei Boxer, morì per decapitazione il 7 luglio 1900, a 61 anni. Canonizzato nel 2000.

     

    La Parola di Dio del giorno (Matteo 9,14-17)

    Si accostarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore. Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano». 

     

    BREVE COMMENTO AL VANGELO

    Il digiuno era una forma di penitenza per giungere alla conversione. Mediante la pratica del digiuno, i cristiani imitavano Gesù che digiunò quaranta giorni. Il digiuno tende a raggiungere la libertà di mente, il controllo di sé, una visione critica della realtà. E’ uno strumento per mantenere libera la mente e per non lasciarsi trasportare da qualsiasi vento. Grazie al digiuno, aumenta la chiarezza di mente. Ed è un mezzo che aiuta a curare meglio la salute. Il digiuno può essere una forma di identificazione con i poveri che sono obbligati al digiuno tutto l’anno e raramente mangiano la carne. Ci sono anche coloro che digiunano per protestare. Ma –sottolinea Gesù- non è il digiuno a contare, bensì la finalità per cui il digiuno viene compiuto…

     

    Riflessione Per Il Giorno (P. David Maria Turoldo)

    “Ama, saluta la gente, dona, perdona, ama ancora e saluta. Dai la mano, aiuta, comprendi, dimentica e ricorda solo il bene. E del bene degli altri godi e fai godere. Godi del nulla che hai del poco che basta, giorno dopo giorno: e pure quel poco – se necessario – dividi. E vai, vai leggero, dietro il vento e il sole e canta. Vai di paese in paese e saluta, saluta tutti il nero, l’olivastro e perfino il bianco. Canta il sogno del mondo: che tutti i paesi si contendano di averti generato”.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché la pace e la riconciliazione fra i popoli del vicino oriente

     

    Don’t Forget! – Fotografia della settimana

    ODED BALITY: VOLONTÀ È POTENZA, 2007

    Quest’immagine è valsa a Oded Bality il premio Pulitzer. Mostra una signora che cerca di difendere la sua popolazione contro le truppe di sicurezza israeliane che stavano espellendo una serie di coloni illegali da un villaggio “abusivo” in Cisgiordania.

    Balilty, che è nato a Gerusalemme e ha imparato a fotografare nell’esercito israeliano, ha lavorato per un giornale e un’agenzia di stampa prima di entrare all’Associated Press.

    Balilty ha anche fatto parte della squadra di fotografi dell’Associated Press che realizzò il fotoreportage della battaglia tra Israele e Hezbollah in Libano classificandosi secondo al Premio Pulitzer del 2007.

     

     

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