venerdì 15 marzo 2024

     

    IV Settimana di Quaresima

     

    Avvenne il 15 marzo…

    44 a.C. – Giulio Cesare è assassinato da un gruppo di senatori romani.

    1493 – A Palos de la Frontera, Cristoforo Colombo ritorna dal suo primo viaggio nelle Americhe

    1815 – Il re di Napoli Gioacchino Murat dichiara guerra all’Impero austriaco.

    1990 – Michail Gorbačëv viene eletto primo presidente esecutivo dell’Unione Sovietica.

    2011 – In Siria inizia la guerra civile

     

    Aforisma dal libro dei proverbi

    Chi scava una fossa vi cadrà dentro e chi rotola una pietra, gli ricadrà addosso.

     

    Preghiera

    O Dio, che per la nostra fragilità hai preparato aiuti efficaci, fa’ che, accogliendone con gioia la forza rinnovatrice, la manifestiamo in una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Artemide Zatti nasce a Boretto, Reggio Emilia, il 12-10-1880. Nel 1897 emigra con la famiglia in Argentina e a Bahia Blanca frequenta la parrocchia salesiana e s’innamora di don Bosco. Entra nella casa di formazione di Bernal; ma curando un malato di tubercolosi resta contagiato e viene mandato a Viedma, avamposto dell’evangelizzazione della Patagonia.

    Emette la sua prima professione nel 1908 e quella perpetua nel 1911, come Salesiano Coadiutore (ossia religioso non sacerdote). A Viedma inizia a dedicarsi ai malati, assumendo la guida dell’ospedale avviato dai salesiani e si diploma farmacista e infermiere.

    Muore a causa di un tumore da lui stesso diagnosticato, il 15-3-1951. È stato beatificato dal Papa Giovanni Paolo II il 14 aprile 2002: il 9-10-2022 papa Francesco ha celebrato la sua canonizzazione. I resti mortali sono venerati nella chiesa di S. Giovanni Bosco a Viedma.

     

    Parola di Dio del giorno Giovanni 7,1-2.10.25-30

    In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.

    Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».

    Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

     

    Riflessione

    Un uomo non può permettersi di avere delle idee che potrebbero compromettere il modo in cui si guadagna il pane. Se vuole prosperare deve seguire la maggioranza. Altrimenti subirà danni alla sua posizione sociale e ai guadagni negli affari” Conformarci è nella nostra natura. È una forza alla quale pochi riescono a resistere” Solo ai morti è permesso dire la verità. La sua ironia era tagliente e spesso amara e le righe che abbiamo proposto ne sono una prova folgorante.

    Come lo è questo suo terribile aforisma: «I giornalisti onesti ci sono. Solo che costano di più». Il pessimismo dello scrittore americano ottocentesco Mark Twain, l’autore delle Avventure di Tom Sawyer, è comunque una sferzata benefica contro la sonnolenza dei luoghi comuni, contro la deriva dell’opinione dominante, contro la banalità di un’esistenza comoda e superficiale, contro l’adulazione servile per interesse personale.

    Ecco, infatti, nel passo sopra citato la denuncia di quel conformismo a cui si piega il capo per non avere fastidi e soprattutto per ottenere vantaggi egoistici. Vorrei lasciare ancora la parola a Twain: «Non facciamo altro che sentire, e l’abbiamo confuso col pensare. E da questo nasce un risultato che consideriamo una benedizione: il suo nome è Opinione Pubblica. Risolve tutto. Alcuni credono che sia la voce di Dio».

    Lo scrittore non conosceva ovviamente la televisione e internet e si accaniva contro la stampa, ma se fosse qui oggi aggiornerebbe certe sue staffilate contro gli attuali comunicatori di massa. C’è, al riguardo, un’altra sua frase implacabile, ma sacrosanta, soprattutto nell’odierno circo mediatico: «Esistono leggi per proteggere la libertà di stampa, ma nessuna che faccia qualcosa per proteggere le persone dalla stampa». E continuava: «Una bugia detta bene è immortale».

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché almeno la chiesa non rinunci a dire la verità e non ceda al linguaggio neutro dove si dice tutto e niente.

     

    Don’t Forget!

    MARTEDÌ 12 MARZO – SRINAGAR, INDIA – Persone musulmane in preghiera durante il Ramadan AP PHOTO / MUKHTAR KHAN

     

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