venerdì 18 agosto ’17

    XIX settimana del tempo ordinario

     

    nell’immagine un quadro di Jozef Israels

     

    Proverbio del giorno – Proverbio africano

    Quando la memoria va a raccogliere i rami secchi, torna con il fascio di legna che preferisce. 

     

    Iniziamo la giornata Pregando (Madeleine Delbrel)

    Signore aiutami ad amare, a essere come il filo di un vestito. Esso tiene insieme i vari pezzi e nessuno lo vede se non il sarto che ce l’ha messo. Tu Signore mio sarto, sarto della comunità, rendimi capace di essere nel mondo servendo con umiltà, perché se il filo si vede tutto è riuscito male. Rendimi amore in questa tua Chiesa, perché è l’amore che tiene insieme i vari pezzi.

     

    Elena

    Di famiglia plebea, Elena fu ripudiata dal marito Costanzo Cloro, ma quando il figlio Costantino divenne imperatore, ebbe il titolo di Augusta, il più alto cui una donna potesse aspirare. Fu l’inizio di un’epoca nuova per i cristiani: l’imperatore Costantino concesse loro libertà di culto. Un ruolo fondamentale ebbe Elena: contribuì alla conversione del figlio; compì opere di bene e fece costruire basiliche sui luoghi santi. Ritrovò la tomba e la croce del Signore. Morì intorno al 330

     

    La Parola di Dio del giorno

    Si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «E’ lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi». Gli obiettarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e mandarla via?». Rispose loro Gesù: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un’altra commette adulterio». Gli dissero i discepoli: «Se questa è la condizione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi». Egli rispose loro: «Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca». 

     

    Riflessione Per Il Giorno (Dal Libro: La Preghiera della Rana)

    Una sera un pescatore entrò di soppiatto nella proprietà di un uomo ricco e gettò la rete in un lago pieno di pesci. Il proprietario lo sentì e mandò le sue guardie a cercarlo. Quando vide tutta quella gente che lo cercava alla luce delle torce, il pescatore si affrettò a cospargersi il corpo di cenere e si sedette sotto un albero, come fanno i santoni in India. Il padrone e le sue guardie non riuscirono a scovare il pescatore di frodo, pur avendolo cercato a lungo. Trovarono soltanto un santone coperto di cenere, che stava seduto sotto un albero assorto in meditazione. Il giorno seguente si sparse la voce che un grande saggio aveva deciso di porre la sua dimora nei terreni dell’uomo ricco. La gente si radunò con fiori, frutta e anche molto denaro in segno di omaggio, poiché, secondo la loro credenza religiosa, i doni fatti a un santo procurano al donatore la benedizione di Dio. Il pescatore trasformato in saggio era esterrefatto di fronte alla fortuna che gli era capitata. “È più facile vivere della fede di queste persone che non del sudore della fronte”, disse fra sé. E così continuò a meditare e non tornò mai più al suo lavoro.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per chi è in vacanza, perché possa ritemprarsi nel corpo e nello spirito

     

    186° QUADRO DELLA SERIE: I 1000 QUADRI PIÙ BELLI DEL MONDO

    BARTOLOMEO SUARDI detto il BRAMANTINO: MADONNA DELLE TORRI 1505-1519 TEMPERA E OLIO SU TAVOLA 122 X 157 CM PINACOTECA AMBROSIANA MILANO

     

     

    L’immagine è monumentale, ma di grande impatto emotivo. La Vergine molto solida, è seduta su un seggio marmoreo coperto da un drappo rosso, conferisce con solennità una palma o forse una penna a S. Ambrogio (il quale effettivamente non era martire, ma teologo). Il santo è inginocchiato a sinistra, ripreso di profilo, in pendant con Michele Arcangelo, a destra, che affida l’anima (“animula”) del committente al Bambino, in grembo della Vergine e pronto ad accoglierla con le braccia aperte. L’Immagine è costruita su un sistema di equilibri e simmetrie: ogni figura trova corrispondenza in un’altra, come in un gioco di specchi. Ecco allora i due angeli dietro il seggio, complementari come le torri alle loro spalle; la trama gestuale della Vergine che offre e del Bambino che riceve. I due simboli del male, ripresi di scorcio, alla base del dipinto: l’uomo morto sotto Ambrogio, identificato con l’eretico Ario (1), idealmente sconfitto dalla fede del santo, e l’orribile rospo posto sotto S. Michele, immagine del male assoluto cioè il demonio. Dal punto di vista dei contenuti il dipinto trasmette una forte presa di posizione contro l’eresia e l’evidenza della sconfitta del male per mezzo della fede non lascia dubbi in proposito. Non solo: l’immagine propone l’incondizionato affidamento dell’anima a Cristo. L’attribuzione dell’opera a Bramantino è fuori discussione: Bartolomeo Suardi -che volle chiamarsi così in omaggio al maestro Bramante, oltre tutto così diverso da lui- fu un artista bizzarro, inconfondibile e delicato come un fiore e metallico e acuminato come una spada.  Dalla prima all’ultima delle sue opere afferma una potente originalità e manifesta una natura contemplativa, che però esprime con grande coraggio e anticonformismo personale.

    1. Ario visse fra il 256 e il 336 d. C. Era di origine libica e fu sacerdote e teologo: la corrente teologica sorta attorno alle sue dottrine religiose fu condannata come eretica nel primo Concilio di Nicea, e venne in seguito indicata con il nome di arianesimo. Si diffuse prevalentemente tra i popoli germanici

     

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